mercoledì, gennaio 14, 2009

POVERTA' - SEMPRE PIU' IN CRESCITA

La povertà continuerà a crescere sino a quando cresceranno le disuguaglianze fra i cittadini presenti in un contesto sociale.

La disuguaglianza è causa di crisi finanziarie che colpiscono l'economia reale di un paese procurando dissesti per le imprese che chiudono, disoccupazione per i lavoratori che perdono il posto di lavoro, retribuzioni che perdono potere di acquisto, famiglie che non riescono a soddisfare i bisogni economici primari nell'ultima parte del mese.

La disuguaglianza se non viene combattuta produce crisi economica sino a diventare depressione economica allorquando:

      - i mercati diventano espressione eclatante di concentrazioni di ricchezza;

      - i super ricchi privilegiano investimenti speculativi, anziché produttivi;

      - gli operai ed i ceti medi si impoveriscono perdendo potere di acquisto;

      - i consumi calano e la produzione si riduce.

In 20 anni (fonte Banca d'Italia) il 10% delle famiglie più ricche ha visto crescere la propria ricchezza  dal 44% al 48% di tutta la ricchezza prodotta.  La società italiana è costituita da 1/3 di ricchi e 2/3 di poveri.

Si tenga conto che l'11.1%, (pari a 2.653.000 persone) delle famiglie in Italia ha vissuto nel 2007 in relativo stato di povertà. Un dato impressionante che dovrebbe far riflettere. 

Causa di questa iniquità è la disuguaglianza fra i cittadini che avvertono una povertà  sempre più in crescita.

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