mercoledì, gennaio 31, 2007

LAVORATORI E DIGNITA’

Ho parlato recentemente dei “fannulloni della Pubblica amministrazione”, prendendone le dovute difese.
Ho precisato che certi luoghi comuni sono duri a morire e, ogni qualvolta un governo è in crisi, tornano a galla.
Con un’abile regia, sono poi spacciati come verità assolute, perdendo tempo e soldi a discutere di un problema che è spacciato come tale, ma, in realtà, non è un problema così grave da giustificare un libro, numerosi articoli su quotidiani e periodici nonché l'istituzione di “organi indipendenti di valutazione”.
A me, sinceramente, sembrano più 'fannulloni' loro, i politici, che ci rubano i progetti, i posti di lavoro, le carriere, il futuro dei figli.
Dobbiamo renderci conto che tutta questa "Manovra lavoro", partita da lontano con il TFR, proseguirà inesorabilmente il suo percorso e diverrà inarrestabile se tutti i lavoratori, non solo i dipendenti pubblici, non si sveglieranno per tempo, cominciando a capire a cosa stanno andando incontro e dove li porteranno i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) in concertazione con questo governo.
L’ obbiettivo è ben chiaro: si vuole smantellare la pubblica amministrazione portandola a misura di impresa invece che al servizio del cittadino.
Si tratta di una “campagna di odio” ben concertata e chiaramente strumentale, finalizzata alla trasformazione della pubblica amministrazione in senso privatistico.
Già da tempo i pubblici dipendenti hanno un contratto di lavoro di tipo privatistico, pur lavorando alle dipendenze dello Stato.
Il risultato è una situazione ibrida che rende la posizione giuridica ed economica del pubblico dipendente sempre nebulosa e, quindi, più manovrabile.
E’ ora di finirla con queste ipocrisie! Diamo la giusta dignità ai servitori dello Stato e, soprattutto, diamo più dignità ai loro stipendi.