martedì, luglio 31, 2007

RICEVO E PUBBLICO

Signor Ministro e Signori Sottosegretari di Stato,

le "illogicità e le anomalie" contenute nella prima come nella seconda versione (correttiva) del bando di concorso a 40 posti di dirigente varie qualifiche, sono un'ulteriore dimostrazione della cattiva gestione della cosa ('res') pubblica.

Noi, come tutti i cittadini che pagano le tasse, siamo stanchi di vederci calpestati e lesi nei nostri legittimi diritti individuali e collettivi (tra i quali rientra anche il diritto ad una buona gestione della 'cosa pubblica' che dovrebbe essere impeccabile, almeno sul piano giuridico) come nel caso in questione dove la tutela dei Beni culturali, Architettonici e Paesaggistici del Paese, rischia una sempre peggiore amministrazione.

Confidavamo che Voi foste in grado di discernere più di altri e che avreste optato di non utilizzare più il "servo sciocco", ma che avreste puntato al rinnovamento della classe dirigente attraverso un corretto reclutamento che garantisse trasparenza, attenta valutazione dei concorrenti, serietà nella selezione al fine di disporre di un nuovo gruppo dirigente, preparato e consapevole della propria missione e delle proprie responsabilità al servizio del nostro Paese, delle sue leggi, della sua cultura, ma di nessun altro.

Signor Ministro, di fronte a tale modo di procedere, La invitiamo, insieme ad i suoi Sottosegretari di Stato a voler scindere la Vostra posizione politica da quella operativa messa in atto dalla "gerarchia ministeriale" (seppur da Voi scelta e confermata), dando un forte segnale di discontinuità emanando, in regime di autotutela, un provvedimento di annullamento dei bandi di concorso in questione, anche per risanare la grave ferita inferta a tutti i professionisti e funzionari tecnico scientifici del Ministero, già umiliati dalle recenti procedure di riqualificazione (che hanno equiparato giuridicamente ed economicamente ogni titolo di studio e professionale).

L'organizzazione sindacale scrivente infatti, è determinata a far valere non solo i diritti degli iscritti o dei diretti interessati alla questione in causa, ma altresì a difendere i valori etici, culturali, economici, che risultano (o risultassero) negati o negletti a danno dei cittadini e dei lavoratori, attraverso le frequenti "anomalie e peculiarità" riscontrate nell'attività provvedimentale di questa Pubblica Amministrazione.

Signor Ministro e Signori Sottosegretari, intervenite per amore della cosa pubblica, valutate attentamente e accogliete le nostre segnalazioni come le altre, già da più parti pervenute, evitando la prosecuzione di una manifesta ingiustizia per la quale siamo stati costretti a ricorrere all'azione legale a difesa anche degli interessi legittimi e collettivi

Auspichiamo i migliori auguri per la Vostra determinata e innovativa azione politica a favore del bene collettivo.

Arch. Danilo De Girolamo

Segretario Nazionale

Roma, 27 luglio 2007

martedì, luglio 24, 2007

RIFORMA PENSIONI: LA CONFSAL A PALAZZO CHIGI

La Confsal, come è noto, ha partecipato alla concertazione, a Palazzo Chigi, relativa alla Riforma del sistema pensionistico italiano.

Lunedì 23 luglio, alle ore 12,00 è previsto un ulteriore incontro tecnico sempre sullo stesso tema e alle ore 18,00 dello stesso giorno la sottoscrizione dell'accordo alla presenza del Presidente del Consiglio, On. Prodi, del Sottosegretario, On. Letta, nonché del Ministro del Lavoro, On. Damiano e dell'Economia, Dr. Padoa Schioppa.

Lo "scalone" verrà rimodulato col seguente percorso:

 

     

 

Ipotesi di revisione del cosiddetto "scalone"

 

Requisito minimo per l'accesso al pensionamento con 35 anni di contributi versati

 

 

                                            Lavoratori dipendenti                                  Lavoratori autonomi

 

      DATA                     ANNI                            QUOTA                                 ANNI                  QUOTA

 

01 gennaio 2008                58                                                                    59

01  luglio   2009                          59                                    95                              60                96

01 gennaio 2011                60                                 96                              61              97

01 gennaio 2013                61                                 97                              62                98

 

 

Resta ferma l'uscita dal servizio a 60 anni per le donne e a 65 anni per gli uomini.

Coloro che raggiungono i 40 anni di contributi potranno lasciare il servizio indipendentemente dall'età anagrafica.

Non sono previsti incentivi, per chi vuole, oltre i limiti di età, proseguire l'attività lavorativa.

 

§         ACCORDO COLLETTIVO QUADRO DI INTEGRAZIONE DELL'ART. 3 – PARTE II – DELL'ACCORDO COLLETTIVO QUADRO PER LA COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PERSONALE DEI COMPARTI DELLE P.A. E PER LA DEFINIZIONE DEL RELATIVO REGOLAMENTO ELETTORALE

 

Oggi, 20 luglio 2007, all'Aran, si è tenuto il programmato incontro per discutere sulla integrazione dell'art. 3 (elettorato attivo e passivo) dell'Accordo Collettivo Quadro per la costituzione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) per il personale dei comparti delle Pubbliche Amministrazioni e per la definizione del relativo Regolamento Elettorale del 7/8/1998, con particolare riferimento ai dipendenti con rapporto di lavoro temporaneo.

La discussione ha riguardato l'elettorato attivo e passivo dei dipendenti dei comparti di contrattazione in servizio, con contratto di lavoro a tempo determinato il cui rapporto di lavoro è prorogato per gli effetti di Legge e/o inserito nelle procedure di stabilizzazione a seguito di atto formale dell'Amministrazione.

La Confsal ha colto l'occasione per far presente alla Parte Pubblica ed alle altre Organizzazioni Sindacali rappresentative presenti alcune situazioni riguardanti l'esclusione di categorie di lavoratori dall'accesso al godimento dell'elettorato attivo e passivo.

In chiusura dell'incontro l'Aran si è riservata di fare le sue valutazioni sulle proposte avanzate dalla Confsal e da altre Organizzazioni Sindacali e conseguentemente si è impegnata a presentare una bozza finale di ipotesi di accordo (per la sottoscrizione) per il prossimo incontro fissato per lunedì, 23 luglio 2007, alle ore 13,45.

Vi terremo informati sugli sviluppi della trattativa. ( Il Segretario Generale: Prof.Marco Paolo Nigi)

 

giovedì, luglio 19, 2007

TAVOLO PER LA SEMPLIFICAZIONE

Martedì 17 luglio 2007, alle ore 18.00, presso il Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Largo Chigi, Sala monumentale, si è tenuta la prima riunione del gruppo di lavoro del Tavolo per la Semplificazione sulla "riduzione degli oneri amministrativi", così come previsto dal DPCM 6 marzo 2007.
Per la CONF.SAL era presente il Vice Segretario Nazionale CONF.SAL-UNSA-Beni Culturali Stefano Innocentini.
Trattandosi del primo incontro, si è resa necessaria l’individuazione dei temi su cui concentrare l’attenzione nei prossimi mesi e che definisca le modalità da seguire per consentire la massima partecipazione di ciascuno dei soggetti che siedono al Tavolo per la semplificazione.
A questo fine sono state avanzate alcune proposte operative aperte a recepire le osservazioni e le eventuali richieste di integrazioni. Tra gli ambiti considerati all’interno del Piano d’azione per la semplificazione si è proposto di dedicare i primi approfondimenti alle seguenti azioni:
a)Riduzione degli oneri per le imprese:
comunicazione unica per la nascita dell’impresa;
abolizione e semplificazione degli adempimenti. amministrativi per i nuovi impianti produttivi; semplificazione certificazione antincendio, semplificazione dei controlli per le aziende certificate.
b)Riduzione oneri per i cittadini.
semplificazione e reingegnerizzazione dei processi per gli immigrati; semplificazione degli adempimenti connessi alla tutela della salute; comunicazione unica per il cittadino e semplificazione degli adempimenti anagrafici.
c) Piano di misurazione degli oneri.
Con riguardo al metodo di lavoro, la proposta è stata quella di acquisire e far circolare all’interno del gruppo di lavoro i documenti e gli schemi di atti normativi che via via saranno prodotti, con riferimento ai singoli temi considerati, raccogliendo e facendo circolare i contributi pervenuti dai componenti del tavolo.
In questa prima fase, la documentazione presa in esame è stata la seguente:
- D.d.l. Capezzone (AS 1532) “Modifiche alla normativa sullo sportello unico per le imprese e disciplina dell’avvio dell’attività di impresa”;
- Articolo 9 della legge
n. 40 del 2 aprile 2007 recante: "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese”;
- Schema di decreto modello di comunicazione unica;
- Allegato A: specifiche tecniche per il modello di comunicazione unica.
- Schema di decreto regole tecniche per la comunicazione unica dell’avvio dell’impresa;

mercoledì, luglio 18, 2007

CONFSAL/UNSA-SALT - ELEZIONI CASSA SOVVENZIONI DEL MINISTERO - AFFERMAZIONE SALT

In data 12 luglio u.s. si sono concluse le operazioni di scrutinio delle votazioni per l'elezione degli organi Statutari della Cassa Sovvenzioni del Ministero.

I risultati hanno visto trionfare la lista "Autonomia e Democrazia" dell'UNSA che ha raggiunto la maggioranza relativa dei suffragi (39,84%) conquistando due seggi su cinque (uno a testa ad alcune delle altre OO.SS.) nel Consiglio di Amministrazione ed un seggio su tre nel Collegio dei revisori.

Va sottolineata la circostanza che non partecipavano alla consultazione la CGIL e la UIL e che per la prima volta votavano i colleghi dell'Amministrazione Centrale, neo iscritti alla Cassa.

Anche considerando tutto ciò il successo è stato ampio e luminoso che ha fatto registrare, in ambito provinciale, punte del 49% di consensi alla Confsal/Unsa-Salt.[…]

Non possiamo non accogliere con grande soddisfazione ed orgoglio i risultati delle elezioni sia perché dimostrano, con il largo consenso andato alla nostra lista, la condivisione da parte dei colleghi della politica sindacale portata avanti dal nostro sindacato sia perché confermano la storica leadership sindacale della Confsal/Unsa-Salt nella Cassa Sovvenzioni del nostro Ministero.

Si riportano qui di seguito i dati dello scrutinio:

 

VOTANTI 3.306; SCHEDE VALIDE 2.912; SCHEDE NULLE 349; SCHEDE BIANCHE 45

_______________________________________________________________________________

 

  LISTE             VOTI            %           SEGGI CONSIGLIO                  SEGGI

                                                           AMMINISTRAZIONE   COLLEGIO REVISORI  

  UNSA             1.160          39,84                   2                                             1                      

  CISL                  557          19,13                    1                                             1

  RDB                  420          14,42                    1                                             1

  DIRSTAT         336           11,54                    1                                             1

  FLP                  199            6,83                     =                                             =

  INDIPENDENTE 127           4,36                      =                                             =

  INTESA          113            3,88                     =                                             =

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

                        2.912        100,00                     5                                             3

[…]

Il successo conseguito costituisce un incoraggiamento alla Segreteria Nazionale e nello stesso tempo un impegno a sviluppare, attraverso i consiglieri eletti, e quelli che saranno nominati da parte sindacale, il programma per rilanciare la Cassa Sovvenzioni e realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere nel senso di vedere trasformata la Cassa in Fondo di Previdenza integrativa.(Il Segretario Nazionale, Giuseppe Conti)»

CCNL COMPARTO MINISTERI: PRIME RIFLESSIONI

Sabato scorso, 14 luglio, è stata siglata l'ipotesi di accordo del CCNL, comparto ministeri, parte normativa 2006 / 2009, parte economica 2006 / 2007.

Ai fini della valorizzazione del personale, ed al rafforzamento della qualità dei servizi resi dallo Stato, si è ideato un nuovo sistema di classificazione.

Veniamo alla descrizione dei punti salienti.

Come già detto in precedenti comunicati, detto nuovo sistema di classificazione si articola, ai sensi dell'art. 6, in tre aree:

·              Prima Area (ex posizioni A1 – A1 S)

·              Seconda Area (ex posizioni B1 - B2 – B3 e B3 S)

·              Terza Area (ex posizioni C1, C1 S, C2, C3 e C3 S).

Per ciascun profilo, collocato all'interno di ogni singola area, è prevista la possibilità di progressione economica, attuabile mediante l'attribuzione di successive fasce retributive (tre per la prima area, sei per la seconda e sette per la terza).

All'interno di ciascuna delle aree, inoltre, con riferimento alle mansioni, sono stati ulteriormente accentuati i criteri di flessibilità.

Sempre in tema di nuovo ordinamento professionale, all'art. 8 vengono fissati i criteri per la definizione dei profili professionali, che saranno distinti per settori di attività e potranno accorpare le mansioni precedentemente articolate sulle diverse posizioni economiche di ciascuna area.

In sede di contrattazione integrativa di amministrazione, per la definizione dei profili professionali [ co. 2, lettera a) ] si dovrà tener conto di una serie di criteri, fra i quali il superamento dell'eccessiva parcellizzazione del sistema previgente, con la costituzione di profili che comprendano, al loro interno, attività fra loro simili e la impossibilità [ co. 2, lett. b) ] di costituire uno stesso profilo articolato su due aree diverse.

Accesso dall'esterno (art. 11):

In relazione alle vacanze organiche, le Amministrazioni sono tenute a riservare all'accesso dall'esterno una quota pari al 50% dei posti disponibili per ciascun profilo.

Progressioni (artt. 12, 13, 14):

Le Amministrazioni dovranno preventivamente individuare le procedure relative alle modalità di svolgimento delle selezioni per i passaggi tra le aree.

Le progressioni da un'area all'altra immediatamente superiore si attuano previo superamento di una selezione interna aperta alla partecipazione dei dipendenti in possesso dei requisiti culturali e professionali previsti per l'accesso al profilo, ed avvengono nel rispetto dei seguenti principi:

a) in relazione ai posti disponibili in ciascun profilo, come detto sopra, dovrà essere garantito l'accesso dall'esterno nella misura del 50%.

b) ai fini della determinazione del punteggio finale della selezione, si dovrà fare riferimento all'esperienza professionale, al titolo di studio, agli altri titoli culturali e professionali, ai corsi di aggiornamento e di qualificazione professionale ed alle prove selettive finali.

Flessibilità tra i profili all'interno dell'area (art. 16):

All'interno delle aree (Prima, Seconda e Terza), ai dipendenti che volessero farne richiesta, è consentito il passaggio tra profili diversi, a parità di livello di accesso ed in presenza degli altri requisiti previsti per l'accesso medesimo e cioè:

·      rispetto del limite della percentuale di dotazione organica del profilo di destinazione riservata all'accesso dall'interno,

·       esigenze di servizio dell'amministrazione

·      verifica tesa ad accertare il possesso delle capacità professionali richieste da parte del dipendente

Sviluppo economico all'interno delle aree (art. 17):

All'interno di ciascuna area viene realizzato un articolato sviluppo economico che prevede, dopo il trattamento economico iniziale, successive fasce retributive:

1.   Tre nella Prima Area (F1, F2 e F3)

2.   Sei nella Seconda Area (F1, F2, F3, F4, F5 e F6)

3.   Sette nella Terza Area (F1, F2, F3, F4, F5, F6 e F7)

Esso si attua con la stipulazione del contratto integrativo di Amministrazione, nel limite delle risorse finanziarie esistenti e disponibili nel fondo.

Con riferimento alle procedure ed ai criteri di selezione per lo sviluppo economico all'interno dell'area (art. 18), si precisa che i passaggi da una fascia retributiva all'altra, immediatamente successiva, hanno decorrenza fissa 1° Gennaio, e le Amministrazioni dovranno programmarli tenendo conto delle risorse presenti nel fondo alla data del 31 Dicembre di ciascun anno precedente.

I passaggi stessi avvengono sulla base dei seguenti criteri e principi meritocratici:

a) esperienza professionale maturata;

b) titoli di studio, culturali e pubblicazioni, tutti coerenti con la attività del profilo di appartenenza, nonché ulteriori titoli culturali e professionali non altrimenti valutabili;

c) percorsi formativi, con esame finale, qualificati quanto alla durata ed ai contenuti che devono essere correlati all'attività lavorativa affidata. Ove le amministrazioni non garantiscano la formazione a tutto il personale interessato alla selezione, il presente criterio non può essere utilizzato.

Mobilità del personale:

Questa materia, disciplinata dall'art. 26 del nuovo contratto, è stata innovata abbastanza significativamente, con lo scopo dichiarato di contemperare le esigenze delle amministrazioni con carenza di personale con le richieste dei dipendenti intenzionati a cambiare collocazione. Per favorire detto processo ogni amministrazione si doterà di una banca dati ove confluiranno le vacanze organiche, distinte per sede di destinazione, area e profilo. Eventualmente saranno anche indicate relative funzioni e specifiche idoneità richieste.

Per garantire la più ampia diffusione delle informazioni sui posti che si rendono disponibili, i dati verranno comunicati anche alla Funzione Pubblica, affinché tutti i dipendenti pubblici interessati possano consultarli attraverso uno sportello unico della mobilità.

 

Norme disciplinari (Art. 27), relative alle modifiche al sistema disciplinare di cui al CCNL del 12.6.2003:

Si premette che nulla è cambiato per quanto attiene la eventuale compresenza di fatti che abbiano, oltre alla rilevanza disciplinare, anche rilevanza penale.

In simili frangenti, infatti, l'Amministrazione inizia il procedimento disciplinare ed inoltra la denuncia penale all'Autorità Giudiziaria.

Tuttavia, fino alla definitiva decisione della A.G., il procedimento disciplinare, di norma (salvo casi particolarissimi), rimane sospeso.

Significative novità, invece, per quanto attiene alle modifiche dell'art. 13, commi 3 e 4, del Codice Disciplinare suindicato.

A mero scopo esemplificativo ricordiamo, fra le altre cose, che si è estesa l'ipotesi della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio, con privazione della retribuzione, anche nei casi di fatti e comportamenti tesi ad eludere i sistemi di rilevamento elettronici della presenza e dell'orario o manomissione dei fogli di presenza.

 

Fondo unico di amministrazione (art. 32):

A partire dal 31 dicembre 2007, il FUA erogato ex art. 3 dell'Acc. 21.4.2006 (Contratto Integrativo del CCNL, biennio economico 2004-2005) è incrementato dello 0,11% del monte salari anno 2005.

Una quota non inferiore al 20% (che potrebbe essere, quindi, anche maggiore)  delle risorse di detto Fondo destinate alla produttività è riservata alla contrattazione decentrata sui posti di lavoro, ad eccezione, però, di quelle risorse espressamente finalizzate a specifici scopi da disposizioni di legge.

Appare di tutta evidenza come, con detta ultima norma, si sia rafforzata l'importanza dell'azione sindacale a livello di contrattazione locale, in quanto una rilevante quota del salario accessorio verrà gestita con il controllo del sindacato stesso.

Personale assunto a tempo determinato presso le sedi estere (art. 34)

Si sottolinea il parziale riconoscimento ottenuto con il comma 2 del citato articolo che riconosce, sulla base delle richieste contenute, su istanza della Confsal-Unsa/Sicis-Mae, nella nostra piattaforma rivendicativa, l'intera retribuzione per i primi 90 giorni di assenza, raddoppiando così i 45 giorni prima previsti dal precedente contratto.

 

***

Norme finali:

Con la disposizione transitoria di cui all'art. 36, viene demandata alla contrattazione integrativa la possibilità di promuovere iniziative di riqualificazione professionale per agevolare il personale in servizio all'entrata in vigore del contratto per il passaggio dalla Prima alla Seconda Area, sempre nel rispetto delle percentuali previste per l'accesso dall'esterno.

***

Questa Federazione, pur non ritenendosi sufficientemente soddisfatta in relazione a tutte le proposte contenute nella propria piattaforma rivendicativa, ha ritenuto opportuno siglare l'ipotesi di accordo, già inviata a tutte le strutture federate, le quali potranno discuterne e registrarne l'eventuale consenso al fine della sottoscrizione definitiva.

La CONFSAL-UNSA, comunque, si è riservata di riproporre la disciplina di alcuni istituti (quali ad esempio la destinazione in quota A dell'intera indennità di amministrazione, l'eliminazione della trattenuta di quota-parte dell'indennità di amministrazione in caso di malattia) all'inizio del prossimo anno, in occasione della coda contrattuale prevista dall'art. 35 dell'ipotesi di accordo.

Resta ferma la richiesta formulata dalla nostra Federazione in ordine all'attuazione della Legge n. 145/02 istitutiva della separata Area della Vicedirigenza, o, comunque, di dare la dovuta risposta all'attesa dei funzionari incaricati della direzione degli Uffici sedi dirigenziali.

ANZIANITA' DI SERVIZIO E COMPUTO DEL PERIODO DI FORMAZIONE E LAVORO

Cassazione civile , sez. lavoro, sentenza 12.06.2007 n. 13716

Il periodo di formazione e lavoro, per espressa e inderogabile previsione legislativa, va computato nell'anzianità di servizio sia in caso di trasformazione dello stesso in rapporto di lavoro a tempo indeterminato sia quando l'anzianità di servizio è presa in considerazione da discipline meramente contrattuali, come quella sugli scatti di anzianità e i passaggi automatici di classe stipendiale. Questa la decisione della Suprema Corte di Cassazione, sezione lavoro, nella sentenza 12 giugno 2007, n. 13716. La questione ha interessato un dipendente delle Ferrovie dello Stato, il quale, al fine di essere assegnato ad una classe stipendiale superiore, chiedeva il computo nell'anzianità di servizio dell'attività prestata durante il periodo di contratto di formazione e lavoro, poi trasformato in contratto a tempo indeterminato, previo annullamento di una clausola del contratto individuale di lavoro che invece escludeva il calcolo degli effetti economici derivanti dal periodo di formazione e lavoro. La Corte, ricordando le vigenti disposizioni di legge (art. 3, comma 5 e comma 12, del decreto legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito con modificazioni nella legge 19 dicembre 1984, n. 863) e richiamando conforme giurisprudenza (Cass. n. 10961 del 2000, Cass. n. 13309 del 2000, Cass. n. 10773 del 2001, Cass. n. 14112 del 2001, Cass. n. 3849 del 2003, Cass. n. 434 del 2004) ha affermato che in caso di trasformazione del periodo di formazione e lavoro in rapporto di lavoro a tempo indeterminato il periodo interessato deve essere computato inderogabilmente nell'anzianità di servizio,"anche quando questa è presa in considerazione da discipline meramente contrattuali, come quella sugli scatti di anzianità e i passaggi automatici di classe stipendiale, dato che la distinzione tra istituti di origine legale e trattamenti di fonte convenzionale non trova fondamento nel tassativo tenore del testo normativo, la cui portata non può ritenersi derogabile neanche mediante specifiche previsioni della contrattazione collettiva". Il Collegio conclude che le norme in questione sono poste a tutela di lavoratori particolarmente deboli sul piano contrattuale, e, come si evince anche dalla stessa formulazione, hanno natura imperativa ed inderogabile, in quanto manca ogni richiamo alle disposizioni della contrattazione collettiva ed individuale, diversamente, in caso di ammessa derogabilità le avrebbe fatte salve.(Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi)»

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DEI DIPENDENTI PUBBLICI

Garante Privacy , deliberazione 14.06.2007 n. 23

Emanate dal Garante per la protezione dei dati personali, con deliberazione n. 23 del 14 giugno 2007, le "linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di gestione del rapporto di lavoro in ambito pubblico."

Il provvedimento è diretto a fornire opportune indicazioni e raccomandazioni alle pubbliche amministrazioni nella gestione del trattamento dei dati personali e sensibili dei lavoratori pubblici, con l'obiettivo, altresì, di dare uniformità ai principi applicabili al rapporto di lavoro in alcune specificità che riguardano proprio i soggetti pubblici datori di lavoro.

Queste alcune prescrizioni nel testo delle linee guida:

·         Applicazione dei principi di liceità, pertinenza, trasparenza al datore di lavoro pubblico, il quale può lecitamente trattare dati personali dei lavoratori solo nella misura in cui ciò sia necessario per la corretta gestione del rapporto di lavoro, applicando le relative disposizioni;

·         Individuazione del titolare del trattamento dei dati facendo riferimento all'amministrazione o ente centrale o locale nel suo complesso, anziché a singole articolazioni interne o alle persone fisiche che l'amministrano o la rappresentano (ad esempio, il ministro, il direttore generale o il presidente);

·         Informazione alle organizzazioni sindacali riguardanti i lavoratori tramite la comunicazione di dati solo in forma anonima se non diversamente specificato dai contratti collettivi di riferimento;

·         Utilizzo di forme di comunicazione individualizzata con il lavoratore con modalità idonee a prevenire la conoscibilità ingiustificata di dati personali, in particolare sensibili, da parte di soggetti diversi dal destinatario, ancorché incaricati di talune operazioni di trattamento;

·         Pubblicazione di esiti di concorsi e selezioni pubbliche solo con i dati personali pertinenti e non eccedenti ai fini del corretto espletamento della procedura concorsuale;

·         Diffusione dei dati personali dei lavoratori attraverso siti internet per specifici obblighi normativi e cartellini identificativi nel limite del rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza dei dati in rapporto alle finalità perseguite.

·         Divieto di utilizzare in modo generalizzato sistemi di rilevazione automatica delle presenze dei dipendenti mediante la raccolta di dati biometrici, specie se ricavati dalle impronte digitali;

·         Produzione di certificazioni mediche comprovanti le assenze per malattia e visite mediche privi di diagnosi con la sola indicazione dell'inizio e della durata dell'infermità, con divieto di utilizzo delle informazioni contenute se il lavoratore produce documentazione in cui è presente anche la diagnosi.

lunedì, luglio 16, 2007

IPOTESI CCNL COMPARTO MINISTERI – DEFINITA LA TRATTATIVA

Come già riferito con il comunicato stampa di sabato 14  luglio delle ore 18, si è chiusa la lunga e tormentata trattativa per la definizione del CCNL Comparto Ministeri 2006-2009 e biennio economico 2006-2007.

La continua e costante presenza ai lavori dei componenti della delegazione della Federazione, rappresentata dal responsabile della contrattazione Massimo Battaglia, ha consentito di sostenere i diversi punti della nostra piattaforma rivendicativa, pur tenendo conto che ogni modifica della parte normativa, in cui direttamente od indirettamente poteva evidenziarsi una maggiore spesa erariale, era dall'Aran accantonata per la necessaria autorizzazione da parte del Governo.

Le risposte sono state quasi tutte negative per cui si è cercato di trovare le intese possibili per chiudere una ipotesi di accordo che consentisse, innanzi tutto, di rendere esigibile, nel più breve tempo, i pur esigui aumenti economici stanziati per gli anni 2006 e 2007 e dei maggiori stanziamenti che dovranno essere inseriti nella finanziaria di fine corrente anno, relativa, cioè, al 2008, ma che concorreranno a rimpinguare gli aumenti del biennio 2006 e 2007, così da raggiungere l'aumento complessivo lordo mensile di 101,00 €, come da intesa precedentemente raggiunta con il governo.

Sulla base di queste considerazioni non hanno avuto esito positivo alcune richieste quali quelle relative alla destinazione in quota "A" dell'intera indennità di amministrazione, l'eliminazione della trattenuta di quota-parte dell'indennità di amministrazione in caso di malattia  e la ricerca di una soluzione idonea a definire, per via contrattuale, i percorsi di riqualificazione per le Amministrazioni che ancora non vi hanno provveduto.

Un muro di gomma ha rimbalzato negativamente ogni richiesta relativa all'attuazione della legge sulla istituzione di una separata area per la vice dirigenza. Un fronte comune dei tre sindacati confederali e dell'amministrazione ha rifiutato l'accoglimento delle istanze, sostenute in particolare dalla nostra federazione, di dar corso al provvedimento legislativo. Occorre trovare una soluzione alternativa che coaguli le decisioni e riconosca le aspettative di tanti colleghi, bloccati ai vertici delle carriere, destinatari di compiti di responsabilità che hanno consentito da anni la direzione ed il  corretto funzionamento degli diversi uffici pubblici.

Comunque, queste richieste dovranno essere materia suscettibili di riconsiderazione nel prossimo mese di gennaio 2008 in occasione della coda contrattuale prevista dall'art. 35 della ipotesi di accordo in questione.

 

PARTE ECONOMICA – BIENNIO 2006-2007

Si premette che per finanziare i CCNL di tutti i dipendenti pubblici occorrono circa 7,2 miliardi di €, di cui 3,7 miliardi di € provenienti dalla finanziaria 2007 e 600 milioni per integrare la differenza di aumento tra gli originari 93 € previsti ed i successivi 101 € concordati. Il governo dovrà rispettare l'impegno di stanziare 3,5 miliardi di euro, per erogare gli arretrati dovuti, compreso quindi anche il contratto dei ministeriali in corso di definizione.

L'ipotesi di accordo avrà ora una "vacatio" di 40/55 giorni prima delle definitiva sottoscrizione, dopo cioè i controlli della Corte dei Conti ed i visti della Ragioneria Generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L'aumento lordo mensile, per 13 mensilità, a regime dal 2008 sarà di 91,01 €  per la qualifica B3, da sempre presa a riferimento per la determinazione degli incrementi stipendiali.

Si avrà, pertanto, ad esempio, che il C3Super percepirà un aumento lordo mensile di 124,80, il C3 117,28 €, il C2 € 106,78, il C1 97,67 -  il B3Super 94,94, il B2 84,62, il B1 80,46 e, infine, il  dipendente in A1Super percepirà 78,93 e in A1 76,19.

Si tenga conto che questi aumenti saranno riconosciuti a regime dopo la prossima finanziaria del 2008 per gli effetti ricadenti sul 2007, ma in concreto le risorse effettive stanziate ed esistenti in bilancio consentono di percepire per la qualifica di riferimento B3 solo 8,07 € , come prima trance, dal 11/1/2006 e 40,86 € (comprensivo dell'aumento di 8,07 del 2006), come seconda trance, a decorrere dal 1/1/2007, con l'ovvio diritto a percepire a parte gli arretrati per la quota relativa al 2006 e per quella del 2007 sino alla data,cioè, di erogazione degli aumenti in busta paga. Questi due aumenti potranno essere percepiti verso il mese di ottobre prossimo. La terza e ultima trance pari a 91,01 €, come prima riportato, comprensiva delle due precedenti rate pari a € 40,86, sarà percepita nel 2008, dopo,cioè, l'approvazione entro il 31 dicembre 2007 della legge finanziaria per il 2008, con decorrenza  febbraio 2007 , penalizzando il trattamento di un mese per restare entro il budget disponibile,

Il fondo della produttività sarà alimentato con due € a dicembre 2007 e ulteriori 8 € a febbraio 2008 per un totale di 10 € che rappresenta la quota del 10% dei 101,00 € di aumento a suo tempo concordati.

I criteri di attribuzione, nell' indirizzo previsto dall'intesa del 6 aprile 2007 in materia di  crescita dell'efficienza della P.A., prevedono che per il pagamento dei risultati legati alla produttività, siano individuati due forme di erogazione:

- il primo premio pari a 5 €, alimentato dal fondo produttività, oltre che dai fondi storici di ministero e dai risparmi di gestioni realizzati, sarà erogato per i risultati conseguiti collettivamente e sarà  collegato ai fini della distribuzione al grado di soddisfazione dei cittadini utenti. Una soluzione imposta dal versante politico che sarà di difficile applicazione, le cui modalità saranno da individuare successivamente.

- il secondo premio pari a 5 €, alimentato dal fondo di produttività oltre che dai fondi storici di ministero e dai risparmi di gestione realizzati, sarà erogato per i risultati conseguiti individualmente e sarà collegato al giudizio di attribuzione dei dirigenti, sulla base degli obiettivi assegnati a ciascun dipendente. Una soluzione fortemente politica, molto difficile da applicare e che in presenza di contestazione sarà sindacalmente appellabile.

Il chiarimento dei diversi passaggi presenti nella intesa di CCNL, con particolare riferimento alle nuove procedure di progressione di carriera, formerà oggetto dei successivi comunicati della Federazione.

In allegato riportiamo il prospetto completo degli aumenti contrattuali sopra descritti.

Il testo dell'ipotesi di CCNL – Comparto Ministeri è consultabile sul nostro site internet. www.unsaconfsal.it

L'impegno dovrà essere ora prioritariamente rivolto al rapido rinnovo del CCNL comparto Agenzie Fiscali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

 

 

COMUNICATO STAMPA DELLA FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA

Sottoscritto l'ipotesi di CCNL, comparto ministeri, quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007. 

 

Dopo una lunghissima ed estenuante trattativa, alle ore 18.00 odierne, presso l'ARAN, questa Federazione ha sottoscritto l'ipotesi di CCNL, comparto ministeri, quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007.

 

Si giudica positivamente l'impianto generale del nuovo contratto, che, comunque, risponde all'intesa tra Governo e parti sociali.

 

Con riferimento alla piattaforma a suo tempo presentata, questa Federazione Confsal-Unsa, rappresentata in detta sede dal responsabile per la contrattazione Massimo Battaglia, ne ha rivendicato con forza ogni punto ivi compreso.

 

Non tutti però sono stati accettati, ed in particolare:

-          La destinazione in quota A dell'intera indennità di amministrazione.

-          L'eliminazione della trattenuta di quota parte dell'indennità di amministrazione in caso di malattia.

-          La ricerca di una soluzione idonea a definire, per via contrattuale, i percorsi di riqualificazione per le Amministrazioni che ancora non vi hanno provveduto.

 

Come da dichiarazione a verbale, comunque, le suddette materie potranno essere riconsiderate nel mese di gennaio 2008, in occasione della coda contrattuale di cui all'art.35 della presente ipotesi di accordo

giovedì, luglio 05, 2007

PASSAGGI TRA LE AREE DA POSIZIONE A1 A B1

Per ciò che concerne i passaggi tra le aree da posizione A1 a B1, si segnalano le circolari di riferimento, reperibili nel sito intranet del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Per ogni eventuale ulteriore informazione, potete contattare la Segreteria Nazionale UNSA Beni Culturali via e-mail ( info@unsabeniculturali.it ) oppure ai numeri 0667232889 - 0667232348.

 

Circolare 129 del 8.6.2007

-Accordo del 31 maggio 2007

Viene definito il numero dei posti distinto per Regione e per profilo professionale; Vengono definiti i requisiti di

ammissione, le procedure e punteggi da attribuire ai titoli e modalità di valutazione, modalità formative e fasi

procedurali.

-Accordo del 7 giugno 2007

Viene definito ai sensi dell'art. 15 del CCIM:

a) percentuale, aggiuntiva rispetto ai posti messi a concorso, di ammissione dei candidati ai percorsi formativi;

b) modalità concorsuali e requisiti di ammissione;

c) punteggi attribuibili ai titoli di cui al comma 2 e relative modalità di valutazione;

d) linee generali dei percorsi formativi.

 

Circolare 143 del 20.6.2007

Vengono pubblicati i bandi per i passaggi dall'area A1 all'area B1 con allegate domande di partecipazione. Vengono

inoltre stabiliti i termini per la notifica ai dipendenti.

 

Circolare 153 del 26.6.2007

Si invitano i funzionari e i dipendenti dell'Amm.ne a dare la propria disponibilità alla formazione delle Commissioni

esaminatrici sia per l'area B1 che per l'area C1.

 

Circolare 156 del 27.6.2007

Vengono precisate alcune disposizioni in particolare:

- viene definito che possono produrre domanda di partecipazione alle selezioni i dipendenti del Ministero che

siano in possesso dei requisiti di ammissione alla data di scadenza di presentazione della domanda;

- la domanda dovrà essere prodotta entro e non oltre il trentesimo giorno dalla notifica del bando;

- che i titoli valutabili è richiesti devono essere posseduti alla data di scadenza dei termini di presentazione della

domanda;

- Termine ultimo per tutti è il 30 luglio 2007.