mercoledì, settembre 09, 2009

BOLLETTINO SINDACALE DEL 09 SETTEMBRE 2009

Dal notiziario Confsal n.107/09

 

ATTIVITA' DEL GOVERNO

 

1)                Sicurezza pubblica, la legge in vigore dall' 8 agosto

Entrerà in vigore il prossimo 8 agosto la legge n. 94, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 luglio 2009, che contiene importanti norme in materia di immigrazione clandestina, criminalità diffusa e organizzata, sicurezza stradale e decoro urbano. Fra le novità più rilevanti: - l'introduzione del reato di ingresso e permanenza clandestina nel Paese; - il prolungamento fino a 180 giorni dei termini di trattenimento nei centri di identificazione ed espulsione; - le associazioni di volontari per il presidio sul territorio (le cosiddette ronde); - restituzione più rapida alla collettività dei beni sottratti alla mafia; - la corresponsabilità dei dipendenti pubblici collusi; - l'obbligo di denuncia dei tentativi di estorsione da parte delle imprese, pena l'esclusione dalle gare di appalti pubblici; - regime carcerario più duro per i sottoposti al 41 bis; - l'inasprimento delle sanzioni per i guidatori in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti; - lo stop ai matrimoni di convenienza. La legge, approvata definitivamente dal Senato il 2 luglio scorso, si propone di rendere più incisiva ed efficace l'azione di prevenzione e di contrasto dello Stato nei confronti della macro e microcriminalità.

2)                Una riforma per il Servizio civile nazionale

Approvato dal Consiglio dei Ministri del 3 settembre uno schema di disegno di legge che delega il Governo alla redazione di un testo unico in materia di Servizio civile nazionale. Obiettivo: riorganizzare ed aggiornare l'attuale normativa in armonia con il chiarimento della Corte Costituzionale che, nel 2004, ha individuato nel principio costituzionale di difesa della Patria anche le attività di impegno sociale non armato. La normativa prevede dunque la definizione di interventi che consentano di superare un'interpretazione non più attuale del Servizio civile e soprattutto di prendere atto delle nuove esigenze: ripartire adeguatamente la materia fra i livelli di governo statale, regionale e provinciale; delineare lo status del giovane impegnato nel servizio; rivedere l'orario, articolandone la durata. Non solo il valore di un impegno in attività sociali e civili, ma anche un'occasione preziosa per i giovani che, proprio nel Servizio civile, possono capitalizzare: 'Un'esperienza capace di rafforzare la coesione sociale', ha dichiarato il Sottosegretario Giovanardi, sottolineando, in particolare, l'importanza di stimolare la domanda di accesso anche nelle aree del Paese dove è minore la diffusione di questo Servizio. La distribuzione territoriale del Servizio civile, infatti, risulta più carente al Nord rispetto al Centro e, soprattutto, al Sud d'Italia, ed è per questo che la riforma propone la mobilità interregionale. Nel disegno di legge, anche il miglioramento del sistema di accreditamento degli enti e di valutazione dei progetti: verranno individuati infatti criteri di priorità a favore di quei progetti finalizzati all'assistenza a categorie di persone particolarmente svantaggiate.

3)                In Italia per formazione professionale e tirocini formativi

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 3 settembre 2009, il decreto del 29 luglio sul Contingente per l'anno 2009 relativo all'ingresso di cittadini stranieri per corsi di formazione professionale e tirocini formativi. Per l'anno 2009 sono autorizzati, in via transitoria, gli ingressi in Italia degli stranieri in possesso dei requisiti previsti per il rilascio del visto di studio, in: a) 5.000 unità per la frequenza a corsi di formazione professionale; b) 5.000 unità per lo svolgimento di tirocini di formazione e d'orientamento quale completamento di un percorso di formazione professionale. Le quote di ingressi per svolgere tirocini di formazione e di orientamento per lavori extracomunitari sono così ripartite tra le regioni e le province autonome: 70 Abruzzo; 30 Basilicata; 50 Calabria; 70 Campania ; 600 Emilia Romagna; 400 Friuli Venezia Giulia ; 500 Lazio ; 100 Liguria; 700 Lombardia ; 400 Marche; 30 Molise; 400 Piemonte; 100 Puglia ; 50 Sardegna; 70 Sicilia; 600 Toscana; 100 Umbria; 30 Valle d'Aosta; 600 Veneto; 50 Provincia autonoma di Bolzano; 50 Provincia autonoma di Trento. (fonte: Governo Italiano – Newsletter)

CIRCOLARI INPS

 

1)                 CIRCOLARE N° 97 DEL 06–08-2009

 

Contenuto: art. 56, comma 2, della legge 18 giugno 2009, n. 69. Limite alla presentazione di nuove domande volte a ottenere il riconoscimento del diritto a pensioni, assegni e indennità comunque denominati spettanti agli invalidi civili nei procedimenti in materia di invalidità civile, cecità civile e sordomutismo.

 

2)                 CIRCOLARE N° 100 DEL 07–08-2009

 

Contenuto: Indennità una tantum in favore dei lavoratori somministrati. Accordo del 13 maggio 2009. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.

 

3)                 CIRCOLARE N° 101 DEL 10–08-2009

Contenuto:          Art. 1-ter, della legge 3 agosto 2009, n. 102. Disposizioni in materia di legalizzazione del lavoro irregolare per attività di assistenza e di sostegno alle famiglie (badanti e colf) di cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione Europea, ovvero cittadini extracomunitari.

 

E' possibile consultare o "scaricare" il testo delle circolari in questione sul sito www.inps.it/Circolari.  

 

COMITATI REGIONALI INPS

 

LAZIO

Il Prof. Luciano Isceri, segretario regionale della Confsal Lazio, è stato riconfermato nel Comitato dell'Istituto Nazionale della Previdenza SocialeINPS -  per la Regione Lazio.

Il Decreto Interministeriale (Lavoro, Salute, Politiche Sociali ed Economia e Finanze) è del 12 agosto 2009.

 

LIGURIA

Il Dr. Domenico Daniele Geria, segretario regionale della Confsal Liguria, è stato nominato componente del Comitato dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale INPS - per la Regione Liguria.

Il Decreto Interministeriale (Lavoro, Salute, Politiche Sociali ed Economia e Finanze) è del 12 agosto 2009.

 

 

CONVOCAZIONI: MINISTERO DEL LAVORO

 

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, On.le Maurizio Sacconi, ha convocato la Confsal, congiuntamente alle altre parti sociali, giovedì 10 settembre p.v. ad una riunione con lo "scopo di avviare un confronto diretto tra di esse per la produzione di un avviso comune sulle modalità di regolazione delle forme partecipative dei lavoratori secondo decisioni libere e responsabili delle parti aziendali".

 

Il Segretario Generale: Prof.Marco Paolo Nigi

martedì, luglio 21, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 23 GIUGNO 2009

FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA, – CLAUDIO PEDI  NUOVO SEGRETARIO NAZIONALE DEL COORDINAMENTO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.

 

Con verbale della riunione del 18 giugno u.s., a seguito delle dimissioni irrevocabili del Segretario Nazionale Roberto Reali, si è proceduto alla elezione dei nuovi vertici del Coordinamento Nazionale della Presidenza  del Consiglio dei Ministri.

Sono stati eletti:

                    CLAUDIO PEDI – SEGRETARIO NAZIONALE

                    LIVIA PADELLARO – VICE SEGRETARIO NAZIONALE

                    ROBERTO REALI -  PRESIDENTE.

 

Formuliamo i più vivi ringraziamenti a Roberto Reali per l'attività, svolta da diversi anni di Segretario nazionale e per il sicuro impegno che darà nel nuovo incarico assunto.

A Claudio Pedi, da tempo impegnato nell'attività sindacale del Coordinamento, l'augurio migliore per l'impulso e lo sviluppo che saprà dare per una maggiore presenza della Federazione nel Comparto PCM. – Forza Claudio!

Siamo altresì convinti del valido ed efficace contributo collaborativo del Vice Segretario Nazionale Livia Padellaro, alla quale giungano i più sentiti auguri di buon lavoro.   

 

NOTIZIE DALLE SEGRETERIE PROVINCIALI

 

Il Segretario provinciale Confsal-Unsa di Reggio Calabria, Alfredo Lutri, ha comunicato che il Consiglio Provinciale,  riunitosi il 12 Giugno u.s., ha eletto la nuova segreteria provinciale nelle persone di  Riccardo Saraceno del Coordinamento Trasporti e Angela Lucani del Coordinamento Giustizia.

Il Consiglio ha poi eletto, quale responsabile del Dipartimento Pari opportunità, Anna Maria Italiano del Coordinamento Giustizia. Il Dipartimento si occuperà delle problematiche che, sul posto di lavoro, affrontano le donne ed i lavoratori svantaggiati per handicap personale o di componenti del nucleo familiare.

 

                         IL SEGRETARIO GENERALE Renato Plaja

 

BOLLETTINO SINDACALE del 13 luglio 2009

IL BOLLETTINO SINDACALE

del 13 luglio 2009

 

 

Il capo prepotente paga e il mobbing può avere anche una rilevanza penale

 

La notizia è stata data da tutti i telegiornali. La Corte di Cassazione, IV Sezione Penale, con la sentenza n. 23923 emessa ieri, ha condannato un capo "prepotente" al risarcimento dei danni in favore di una dipendente e solo la prescrizione lo ha salvato dalla condanna alla reclusione per lesioni colpose.

Due sono gli aspetti da sottolineare in questa sentenza:

 1) il primo: si tratta di un caso di mobbing avvenuto in un ufficio giudiziario. Il capo, definito  "prepotente", non azionando i propri "poteri inibitori" per tenere a bada le proprie "intemperanze", manteneva un "atteggiamento quotidiano violento, aggressivo, alimentato da intemperanze, gesti di violenza e prevaricazione" nei confronti di una impiegata dell' ufficio, spesso apostrofata con un "lei è una falsa, non finisce qui, gliela farò pagare, è una irresponsabile".

Tale atteggiamento, definito dalla Suprema Corte "condotta imprudente", aveva provocato nella dipendente "uno stato ansioso depressivo con tachicardia in stress emotivo".

2) il secondo: l'episodio di mobbing non ha comportato solo un risarcimento danni per la dipendente, ma è sfociato in un procedimento penale con la condanna, in primo grado e in  appello, a 20 giorni di reclusione per lesione colpose.

La Suprema Corte non ha confermato la condanna penale solo perché, come già detto, era intervenuta la prescrizione del reato. Il mobbing, quindi, pur non avendo – a differenza dello stalking – una specifica disciplina, è stato configurato, in relazione alla patologia verificatasi, come reato per lesioni colpose e fonte di risarcimento.

Di fronte al mobbing il Giudice si è pronunciato, quindi, sia sotto l'aspetto civile (risarcimento danni), sia sotto l'aspetto penale, configurando il reato di lesione colpose.

Una disciplina specifica sarebbe però preferibile e, a questo punto, forse anche non differibile. Infatti, è vero che le norme del nostro ordinamento consentono di tutelare la vittima del mobbing, ma è altrettanto vero che chi lo subisce ha anche il diritto di sapere esattamente che tipo di tutela può invocare.

E chi lo provoca ha anch'egli il diritto di conoscere preventivamente a cosa va incontro.

 

a cura degli Avvocati Anna Marino, Stefano Beretta e Luca D'Arco

 

Proclamazione stato di agitazione del personale del Ministero degli Affari Esteri e richiesta esperimento procedura di conciliazione

 

Si riporta, di seguito, la nota n. 212 della data odierna, con la quale la Federazione Confsal-Unsa ha proclamato lo stato di agitazione del personale del Ministero degli Affari Esteri per i motivi sotto indicati.

 

«Prot. n. 212

Raccomandata A.R. e Fax

                                                        Roma, 11.06.2009

                                                       

                                                        Al Presidente del Consiglio dei Ministri

 

                                                        Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ministero per la Pubblica Amministrazione e  l'Innovazione

                           

                                                        Al Ministro degli Affari Esteri

 

Al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

         Settore Lavoro 

Direzione generale tutela condizioni di lavoro

                                                       

                                                        Al Presidente dell'Aran

 

Alla Commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

 

         Alla Confsal – Confederazione sindacati autonomi dei lavoratori

 

Al Coordinamento Nazionale Confsal-Unsa Esteri

                                               LORO SEDI

 

 

OGGETTO: proclamazione stato di agitazione del personale del Ministero degli Affari Esteri e richiesta esperimento procedura di conciliazione.

 

         La Federazione CONFSAL-UNSA, ai sensi dell'art. 2, comma 2 della Legge 146/90, come modificato dalla Legge 83/2000, proclama lo stato di agitazione del personale del Ministero degli Affari Esteri.

         La decisione dello stato di agitazione è motivata e fondata sulle seguenti circostanze in fatto ed in diritto:

1        In data 10 giugno u.s. durante una riunione fra OOSS ed Amministrazione all'interno del Ministero degli Affari Esteri  in materia di "razionalizzazione" delle rete diplomatico-consolare, è stata comunicata la volontà della PA di chiudere 19 sedi all'estero  e declassarne 4 giusto prospetto riepilogativo con le sedi coinvolte che veniva consegnato alle OOSS.

2        Tale decisione è unilaterale e non ha visto coinvolto in alcun modo le OOSS.

3        Lo smantellamento di sedi consolari non è previsto assolutamente da alcun provvedimento normativo.

4        Tale volontà della PA prevede chiusure nette di sedi proprio laddove risiede il maggior numero di connazionali.

5        La logica di tale determinazione dell'Amministrazione prescinde da criteri razionali quali la lotta agli sprechi, la densità della popolazione italiana residente, la distanza fra le sedi, gli interessi economico/commerciali , la presenza di sedi demaniali, le relazioni internazionali, ecc. , per applicare linee che fanno capo a meri  "poli" geografici a prescindere dai gravissimi danni e pregiudizi per i dipendenti e le loro famiglie: la volontà della PA se attuata  condurrà allo sradicamento dal posto di lavoro e dal territorio di centinaia di impiegati a contratto e al congelamento di 50 posti degli impiegati di ruolo.

6        Le chiusure preannunciate sono di entità ben più grave rispetto alle chiusure effettuate negli ultimi anni a seguito delle fasi di ristrutturazione ed, infatti, colpiscono sedi importanti, anche a livello di Consolati Generali, nonché interi Paesi esteri, prevedendo più chiusure contemporaneamente - ben 4 in Belgio e altrettante in Germania - . Vi sono poi Paesi, come la Svizzera, la Francia e il Regno Unito, già colpiti da chiusure recentissime, che dovranno subire questo ulteriore accanimento. Inoltre, la struttura ricevente il personale e la circoscrizione della sede soppressa, dista, in non pochi casi,  migliaia di chilometri, come ad esempio in Australia, Stati Uniti e Sud Africa.

Questa OS  in proprio e in ragione delle prerogative spettanti violate nonché a tutela di tutti i propri iscritti direttamente e/o indirettamente interessati dalla volontà della PA di cui sopra

FA PROPRIO E TUTELA

il profondo stato di sconforto e di disagio causato ai lavoratori dalla volontà della PA di soppressione e/o declassamento delle sedi di cui sopra con gravi ripercussioni per i dipendenti sui loro posti di lavoro , sull'ambiente socio familiare e sui servizi alla collettività

e,  con la presente,

ha l'obiettivo della formale proclamazione dello stato di agitazione e della richiesta della procedura conciliativa al fine di:

-          ottenere  il riconoscimento e la tutela dei lavoratori per i danni derivanti da tale volontà della PA di soppressione delle sedi e degli evidenti pregiudizi agli stessi ed alle loro famiglie

-          ottenere  riconoscimento e la tutela  dei diritti ed alle prerogative sindacali ingiustamente negate e conculcate con la volontà unilaterale della PA in elusione del ruolo del sindacato

ciò e/o al fine di promuovere la rimozione e/o modifica della volontà della PA in merito a tali soppressioni di sedi e declassamento delle stesse.

 

In caso di esito negativo del tentativo di conciliazione o di mancata convocazione, si preannuncia fin d'ora la proclamazione di azioni di sciopero del personale sopra indicato.

Con la presente si richiede, pertanto, l'esperimento della procedura conciliativa prevista dalla citata Legge.»

 

                                                     IL SEGRETARIO GENERALE Renato Plaja

 

Dal notiziario Confsal n. 77-2009:

 

« LA CONFSAL IN CONFINDUSTRIA

 

Si riporta, di seguito, il Comunicato Stampa diramato, oggi, dalla Segreteria Generale dopo l'incontro in Confindustria:

 

COMUNICATO STAMPA

 

RIFORMA CONTRATTI: CONFSAL FIRMA ACCORDO CON CONFINDUSTRIA PER IL PRIVATO IMPIEGO

 

Nigi: Sì a regole precise per i rinnovi contrattuali

 

Roma, 11 giugno.   La Confsal, la maggiore confederazione dei sindacati autonomi dei lavoratori italiani, ha sottoscritto, oggi, in Confindustria, l'accordo del 15 aprile 2009 per l'attuazione dell'intesa sulla riforma degli assetti contrattuali per il privato impiego.

 

L'Intesa fa seguito all'accordo quadro generale sottoscritto a Palazzo Chigi il 22 gennaio e a quello siglato il 30 aprile con il ministro Brunetta per il pubblico impiego.

 

La durata del nuovo contratto è triennale sia per la parte normativa sia per quella economica. L'aumento salariale si misurerà sulla base dell'inflazione previsionale effettuata dall'ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica) incaricata di stimare ogni triennio l'IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato, per l'Italia, in ambito europeo), depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati.

 

Al termine dell'incontro con la Confindustria il segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ha dichiarato: "Si tratta di un buon accordo che supera quello del '93 e consente di allineare, specie con la contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale), i salari italiani alla media di quelli attualmente in vigore nei Paesi più avanzati dell'UE".

 

NOTIZIE DALLE FEDERAZIONI

 

CONFSAL VIGILI DEL FUOCO

 

Si riportano, di seguito, i Comunicati Stampa diramati dalla Segreteria Generale della Confsal-Vigili del Fuoco sulla proclamazione dello sciopero nazionale e la manifestazione a L'Aquila per il prossimo 30 giugno:

 

 

SCIOPERO VIGILI DEL FUOCO

GIANCARLO (CONFSAL VVF):  30  GIUGNO  MANIFESTAZIONE  NAZIONALE

A  L'AQUILA.

 "La Federazione Nazionale Confsal Vigili del Fuoco, sindacato maggioritario della Categoria sul piano nazionale, ha indetto lo sciopero nazionale della Categoria per il prossimo 30 giugno. In quella occasione si terrà anche una manifestazione nazionale a L'Aquila, con la partecipazione di tutti i colleghi d'Italia, per richiamare l'attenzione delle Istituzioni su un Corpo Nazionale ricordato solamente in occasione delle  emergenze nazionali, ma dimenticato in sede legislativa da maggioranza ed opposizione." ha dichiarato Franco Giancarlo, Segretario Nazionale della Federazione Nazionale Confsal Vigili del Fuoco.

"La decisione di spostare la manifestazione a L'Aquila è maturata dopo il ritiro degli emendamenti in favore del Corpo presentati dal Governo e dalla convinzione della solidarietà che riceveremo da tutta la cittadinanza abruzzese colpita dal sisma a cui chiederemo di unirsi a noi. Gradiremmo anche che le massime Istituzioni politiche spesso presenti all'Aquila, in primis il Presidente del Consiglio, i Presidenti di Senato e Camera, si uniscano ai Vigili del Fuoco dimostrando, oltre che con le parole e le attestazioni di stima, la volontà concreta di dare una risposta ai Vigili del Fuoco per risolvere i gravi problemi di carenza d'organico, di mancanza di risorse economiche, di adeguamento di mezzi, attrezzature e dispositivi di protezione individuale, del pagamento delle competenze accessorie e straordinarie maturate da oltre 1 anno dai Vigili del Fuoco." Ha proseguito Giancarlo.

"I Vigili del Fuoco sono amati, stimati, coraggiosi, meritevoli e, soprattutto ricordati da tutti per le innumerevoli operazioni di salvataggio e per la sicurezza che compiono tutti i giorni, e il recente sisma in Abruzzo ne è chiara testimonianza, ma diventano "invisibili" e dimenticati repentinamente da tutti, specialmente dai politici, quando bisogna dare una risposta ai loro problemi", ha concluso Giancarlo.

Roma, 5 giugno 2009

 

Sciopero nazionale Confsal VV.F.  del 30 giugno 2009 – modalità svolgimento.

 

Si fa seguito alla nota del 25 maggio 2009 per comunicare le modalità con le quali sarà effettuato lo sciopero della categoria di cui all'oggetto:

·         il personale operativo che svolge l'attività in turni effettua lo sciopero dalle ore 10.00 alle ore 14.00;

·         il restante personale, in servizio presso le sedi aeroportuali, a servizio giornaliero, tecnico amministrativo è esentato dalla protesta.

Per tutta la giornata saranno inoltre  garantite le attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione come previsto dal vigente accordo sui servizi minimi essenziali.

Si conferma infine, nella medesima giornata, la manifestazione nazionale a L'Aquila a sostegno della vertenza.

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi

 

 

giovedì, maggio 28, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 28 maggio

COORDINAMENTO ESTERI: DIRITTI SINDACALI AL PERSONALE A CONTRATTO A LEGGE LOCALE – PRIMO SUCCESSO.

 

Trasmettiamo il notiziario del 27.05.2009 del Coordinamento Nazionale Esteri:

«E' con immenso piacere che la CONFSAL UNSA Esteri condivide con i propri iscritti e simpatizzanti una notizia attesa da lungo tempo. La proposta di legge 717 sull'estensione dei diritti sindacali al personale a contratto a legge locale del Ministero degli Affari Esteri, ha superato il vaglio della Commissione Lavoro.

Ricordiamo che il primo sottoscrivente del predetto progetto di legge è stato l'ON. Marco Fedi mentre l'On. Aldo Di Biagio, nella sua qualità di relatore del Pdl in Commissione, ha ben inquadrato la problematica dei diritti sindacali tramite l'inserimento di due emendamenti  che questa O.S. valuta positivamente.

Questa straordinaria azione bipartisan, condotta in Parlamento in prima persona dagli On.li Aldo Di Biagio (PDL) e Marco Fedi (PD), e sottoscritta anche dagli On.li Narducci, Bucchino, Razzi e Samperi, fortemente voluta e sostenuta dalla CONFSAL UNSA ESTERI, è mirata ad ottenere - lo ricordiamo - uguali diritti sindacali sul posto di lavoro a TUTTI i dipendenti del MAE, mettendo fine ad una annosa discriminazione.

La CONFSAL UNSA ESTERI ringrazia sentitamente tutti gli esponenti politici, in particolar modo gli On.li Aldo Di Biagio e Marco Fedi, che hanno reso possibile il raggiungimento di questa importantissima tappa, accogliendo all'unanimità la pdl 717 in Commissione Lavoro. (CONFSAL UNSA Coordinamento Nazionale ESTERI)»

IL SEGRETARIO GENERALE Renato Plaja

Dal notiziario Confsal 69/09:

 

«MERCATO DEL LAVORO

 

 

Il CNEL ha attivato on-line il "Notiziario sul Mercato del Lavoro", nuova serie.

Il Notiziario è consultabile e scaricabile in formato pdf dal portale del CNEL (www.cnel.it), nelle pagine relative al "Mercato del Lavoro", all'interno della sezione "Archivi e Banche dati", oppure direttamente al seguente indirizzo:

http://www.portalecnel.it/Portale/NotiziarioMercatoLavoro.nsf/0/F9043366E6C7FF60C12575240040A351/$File/CNEL NotizMerLav Apr2009.pdf

 

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi

 

 

Dal notiziario Confsal 70/09:

 

« EDITORIALE – SEGRETARIO GENERALE – SETTIMANALE CONFSAL

 

Si riporta, di seguito, l'editoriale del Segretario Generale che verrà pubblicato sul numero 21 del 30 maggio 2009 del settimanale "Confsal – Società, Cultura, Lavoro".

 

POTERE D'ACQUISTO

La Confsal per una nuova ed equa politica fiscale

Le risorse vanno ricercate in una dura lotta all'evasione fiscale

di Marco Paolo Nigi

 

Il Consiglio Generale della Confsal di aprile 2009 fra le questioni centrali individuò quella prioritaria di un serio intervento governativo "compensativo" della accertata riduzione del potere di acquisto dei redditi da lavoro dipendente e da pensione e della evidente iniquità del fisco in relazione alle diverse categorie dei lavoratori.

Sulla progressiva perdita del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti hanno inciso due fattori negativi:

Ø      il modello contrattuale, obsoleto in relazione alla evoluzione della economia globale e della organizzazione del lavoro, che non garantiva spazi negoziali per un'equa distribuzione della ricchezza aziendale prodotta;

Ø      l'iniquità del sistema fiscale sbilanciato sul forte prelievo alla fonte dai redditi di lavoro dipendente e da pensione, aggravato dall'alta pressione fiscale.

Conseguentemente avevamo rilanciato una richiesta prioritaria articolata su:

Ø      la legalizzazione universale dell'economia reale e della finanza pubblica attraverso l'emersione dell'impresa e del lavoro sommersi ed una seria lotta all'evasione fiscale e contributiva;

Ø      le riforme strutturali per la riduzione dei costi della politica e degli sprechi delle pubbliche amministrazioni;

Ø      la diminuzione della pressione fiscale raccordata con la defiscalizzazione dei redditi da lavoro dipendente, almeno in alcune componenti della retribuzione accessoria, e da pensione.

La proposta riguardava, tra l'altro, la possibile revisione della tassazione del lavoro autonomo, con particolare riferimento alla rivisitazione degli studi di settore, legata a doppio filo ad una vera ed organica lotta all'evasione fiscale.

 

In sintesi, la Confsal si è espressa a favore di una nuova ed equa politica fiscale che obbligatoriamente deve riguardare un consistente recupero di risorse per effetto di un rapido processo di normalizzazione e legalizzazione dell'entrata fiscale ed una progressiva riduzione dell'imposizione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, oltreché, a certe condizioni, da lavoro autonomo.

Ebbene, la Confsal, in considerazione del pesante debito pubblico che, tra l'altro, ha condizionato finora il "governo" della crisi recessiva, ritiene che la politica economica governativa sia giunta al "punto critico" di passaggio dalla governance  della crisi alla opportunità-azione dello sviluppo.

Il Governo, in altre parole, non può più essere inerte sulla questione centrale dell'equità sociale, quella fiscale, o, peggio, spinto da interessi corporativi non può intervenire soltanto sulla tassazione del lavoro autonomo, con la rivisitazione degli studi di settore, rendendo così il sistema fiscale italiano ancora più  iniquo ed insostenibile per lavoratori e pensionati

E' noto al mondo come la iposensibilità politica sulla perdita accertata del potere di acquisto di retribuzioni e pensioni da parte degli ultimi Governi della Repubblica abbia portato alla grave situazione del basso livello dei redditi netti e spendibili da parte dei lavoratori e pensionati. In merito i recenti dati comparati OCSE sono l'ultima "certificazione" di una grave situazione che si colloca da tempo fuori dai valori dell'Unione Europea.

Il mondo organizzato della produzione, lo Stato quale datore di lavoro e la maggioranza qualificata delle Organizzazioni Sindacali rappresentative hanno finalmente condiviso un importante strumento per uscire dalla situazione dei bassi salari italiani: il nuovo modello contrattuale che produrrà i suoi effetti a decorrere dal 1° gennaio 2010.

Il Governo, ora, progetti con il prossimo documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF 2010-2012) la progressiva defiscalizzazione dei redditi da lavoro e da pensione in un contesto equilibrato di moderne, trasparenti ed efficaci politiche fiscali.

Si tratterebbe dell'auspicato salto di qualità della politica economica e fiscale italiana, finalmente equa e funzionale alla ripresa della crescita economica.

Ed è proprio sulla questione dei tempi della ripresa economica in relazione all'incidenza dei fattori esogeni ed endogeni, tra cui la domanda interna, che la Confsal ha chiesto con forza al Governo l'apertura di una sessione del necessario tavolo multitematico di confronto politico-sindacale.

La ripresa della crescita economica in Italia e in Unione Europea non verrà certamente con i "venti caldi dell'estate", ma per effetto di una nuova ed incisiva azione politica da disegnare con urgenza e puntualità in occasione del prossimo documento di programmazione che, per noi della Confsal, costituisce l'appuntamento fondamentale della legislatura.

Infatti, il Governo non può esaurire la sua azione con il problematico contenimento degli effetti negativi della recessione economica! Al contrario, è tempo di rilanciare mirate politiche di sviluppo, puntando su una adeguata domanda interna e su investimenti di qualità nelle infrastrutture e nei servizi pubblici: è questa la via indicata dalla Confsal per recuperare rapidamente posizioni occupazionali, soprattutto nelle aree deboli del Paese, e di benessere reale e tassi di crescita da Paese fortemente industrializzato, oltreché una coesione sociale da Paese civile avanzato.

Il Governo, in conclusione, ha da svolgere un compito impegnativo, ma, a nostro parere, possibile: quello di cogliere l'opportunità della prevedibile ripresa della crescita dell'economia mondiale, mettendo in essere in Italia tutte le leve attive dell'auspicabile sviluppo.

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi 

venerdì, maggio 15, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 14 maggio

« IL MINISTRO BRUNETTA INCONTRA IL SEGRETARIO GENERALE NIGI

 

Dal notiziario Confsal n. 63 del 13 maggio 2009:

 

Oggi, 13 maggio 2009, alle ore 12.00, il Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, On. Renato Brunetta, ha incontrato il Segretario Generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, per una prima consultazione sui contenuti dello Schema di decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni.

La recente "forte" presa di posizione della Confsal in merito alla carenza di dialogo sociale del Ministero della Funzione Pubblica e soprattutto sui contenuti del decreto legislativo hanno portato alla odierna convocazione del Segretario Generale Nigi da parte del Ministro Brunetta.

Come è noto, venerdì 8 maggio u.s. il Consiglio dei Ministri aveva esaminato e valutato lo schema di decreto legislativo formulato "unilateralmente" dal Ministro Brunetta.

Successivamente la Confsal, come le altre OO.SS. rappresentative, ha visionato il testo dello schema di decreto legislativo ed ha rilevato importanti "criticità" e serie "contraddizioni" rispetto ai contenuti dell'Intesa fra Governo e OO. SS. del 30 aprile 2009 per l'applicazione dell'accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti ed aree contrattuali del settore pubblico.

Da qui la richiesta motivata, da parte della Confsal, di un incontro rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri, 12 maggio.

Intanto, in pari data, è intervenuta la convocazione da parte del Ministro Brunetta indirizzata al Segretario Generale Nigi.

Durante l'incontro il Ministro preliminarmente ha garantito i tempi necessari e utili affinché si realizzi un partecipato, democratico e proficuo iter procedurale del decreto legislativo.

Oltre alla prescritta ed indispensabile acquisizione dell'Intesa con la Conferenza Unificata, dei pareri del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) e delle Commissioni  Parlamentari, ha assicurato la tenuta di una sessione di consultazione con le OO.SS. rappresentative.

Il confronto odierno ha riguardato per linee generali "i titoli" del provvedimento: valutazione e trasparenza delle performance, sistema di premialità, class action (azione collettiva ), dirigenza pubblica, riforma della contrattazione collettiva ed integrativa, sistema sanzionatorio.

Il Segretario Generale Nigi, dopo aver preso atto dell'impegno del Ministro riguardo all'apertura di un tavolo di confronto con le OO.SS. rappresentative ed aver rilevato importanti criticità del testo del decreto, anche in relazione alla legge delega, e alcune contraddizioni con i contenuti dell'Intesa sul modello contrattuale del 30 aprile 2009, ha avuto modo di sottolineare in particolare:

Ø                             la questione centrale irrisolta del reperimento delle risorse aggiuntive per sostenere seriamente il sistema di premialità, che altrimenti rimarrebbe clamorosamente inapplicato;

Ø                             la rigidezza dei livelli di performance (art.19) in forte contrasto con le ragioni della duttilità utile propria della contrattazione;

Ø                             la forte riduzione della materia negoziale che rimarrebbe circoscritta fortemente mettendo in seria discussione lo stesso sistema privatistico;

Ø                             il limitato numero dei comparti e delle aree di contrattazione (art. 58) che mortificherebbe le specificità delle categorie dei lavoratori e delle stesse Pubbliche Amministrazioni e renderebbe oltremodo pesante e complessa la contrattazione, condizionata inevitabilmente da irrazionali maxi aggregazioni;

Ø                             le problematicità sulla rappresentatività e sulla rappresentanza delle OO.SS. in relazione alla riduzione dei comparti e delle aree di contrattazione (art. 74);

Ø                             la gravità della riduzione del ruolo del sindacato a tutti i livelli con le inevitabili conseguenze negative in termini di tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori pubblici.

 

A conclusione dell'incontro, il Ministro Brunetta ha riconosciuto il valore dell'apporto critico della Confsal e ha garantito la sua attenzione sulle questioni centrali sollevate dal Segretario Generale Nigi.

La nostra valutazione sugli esiti dell'incontro è ovviamente rinviata al momento in cui sarà definito e pubblicato il nuovo schema di decreto legislativo, fermo restando il nostro apporto critico e la conseguente nostra proposta emendativa in sede ministeriale e parlamentare.

 

 

INTITOLAZIONE EDIFICIO MINISTERO

DEL LAVORO A MARCO BIAGI

 

Oggi, 13 maggio 2009, alle ore 10.30 il Governo rappresentato dai Ministri Maurizio Sacconi, Roberto Maroni e Renato Brunetta, nonché dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, ha intitolato l'edificio di Via Vittorio Veneto 56, sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al prof. Marco Biagi.

Alla cerimonia la Confsal era rappresentata dal Segretario Generale Marco Paolo Nigi.

 

 

LUTTO IN CONFSAL

 

Martedì 12 maggio u.s., a Taranto, è venuto a mancare il Preside Aldo Mignolo, già Segretario Generale della Confsal dall'1/6/1995 all'1/6/2000.

Del Preside Aldo Mignolo ricordiamo la lunga militanza nel sindacato autonomo della scuola Snals di cui è stato, tra l'altro, fondatore e autorevole membro della segreteria nazionale, e gli anni di impegno e di lavoro e le battaglie sindacali intraprese in qualità di responsabile della Confsal, sempre improntate nell'interesse delle categorie rappresentate e per l'affermazione del movimento sindacale autonomo in Italia.

Ai familiari le più sentite condoglianze dei dirigenti e collaboratori della Confsal e delle Federazioni alla stessa aderenti.

 

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi