venerdì, dicembre 29, 2006

Il calendario 2007 con gli eroi e i martiri d'Italia.

Chiunque può stamparlo liberamente o inviarlo a un amico. Non se ne può fare, ovviamente, uso di lucro. Può essere che tra le tante vittime qualcuna non sia stata citata. Inviate l'informazione e sarà aggiunta. Può essere che il calendario contenga qualche errore. Segnalatelo. Alcune volte le vittime erano più di una nella stessa data, ma solo una è stata citata. Leggendo i nomi dei caduti giorno dopo giorno l'Italia appare un teatro di guerra. Tra onesti e disonesti. Tra servitori dello Stato e criminali, terroristi e politici corrotti. Una guerra aperta a ogni soluzione. Una guerra in corso il cui esito non è scontato. Non è detto che vincano i nostri. Ed è anche difficile capire chi sono i nostri, chi i loro. E se questo Paese può ancora chiamarsi Stato di diritto.

(www.beppegrillo.it)

giovedì, dicembre 21, 2006

PROSEGUE L’ ATTACCO AGLI STATALI!

Come se tutti i guai del paese dipendessero dai lavoratori dello Stato.
I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica. Questo è il titolo dell’ultima “fatica” letteraria di un nemico giurato degli sprechi pubblici, ovvero, secondo la sua opinione, gli impiegati statali.
Ebbene si, ogni tanto tornano. Luoghi comuni duri a morire che, ogni qualvolta un governo è in crisi, tornano a galla e, con un’abile regia, sono spacciati come verità assolute, perdendo tempo e soldi a discutere di un problema che è spacciato come tale, ma, in realtà, non è un problema così grave da giustificare un libro, numerosi articoli su quotidiani e periodici nonché l'istituzione di organi indipendenti di valutazione. Il Prof. Pietro Ichino, per spiegare il suo libro, parte da questi presupposti:
"Perché, mentre si discute di tagli dolorosi alla spesa pubblica per risanare i conti dello Stato, nessuno propone di cominciare a tagliare l'odiosa rendita parassitaria dei nullafacenti?"
Già il 24 agosto 2006, dalle colonne del "Corriere della Sera", Pietro Ichino aveva reso pubblico il progetto dell'istituzione di organi indipendenti di valutazione (OIV) capaci di stimare l'efficienza degli uffici pubblici e dei loro addetti, per consentire il licenziamento nei casi più gravi.
Il Governo intende andare avanti su questa strada tanto è vero che, in data 14 dicembre 2006 è stato presentato un progetto di legge-delega per l’istituzione di un’autority sull’impiego pubblico.
Purtroppo dobbiamo constatare che lo sport preferito da alcuni continua ad essere quello di sparare sugli statali per nascondere i veri responsabili del dissesto della pubblica finanza. Comodo e qualunquistico. Davvero sconcertante per un docente universitario, ovvero un dipendente pubblico, appartenente ad una categoria notoriamente tra le più controverse, soprattutto per i troppi privilegi, e che non ha mai brillato in efficienza. Si potrebbe tranquillamente esclamare: “Da che pulpito viene la predica”.
L'unico effetto della campagna scatenata da questo libro è la caccia agli statali, streghe o moderni untori di manzoniana memoria ovvero e capri espiatori usati per nascondere la vera causa della malattia. Che poi tra gli statali ci sia qualche fannullone che, grazie alla incapacità gestionale della classe dirigente, la quale non riesce a motivare sufficientemente il lavoratore sia dal punto di vista economico-funzionale che dal punto di vista normo- amministrativo, è vero e condivisibile. Ma da qui a dire che questa è la strada per risanare la pubblica amministrazione c'è di mezzo il mare! Tanto più che gran parte dell'inefficienza della stessa dipende dall'organizzazione del lavoro e non dalla scarsa produttività del singolo.

sabato, dicembre 09, 2006

L’ ARTE VIOLATA: S. MARCELLO AL CORSO (ROMA)

S. Marcello al Corso è una chiesa di grande importanza, per la sua antichità e per le opere d’arte in essa conservate.
La tradizione vuole sia stata fondata intorno al 310 dall’omonimo pontefice, poi martirizzato sotto Massenzio. Fu ricostruita nel XII secolo, e, dopo un incendio, nuovamente a partire dal 1519, invertendo l’orientamento in origine opposto all’attuale, su progetto di Jacopo Sansovino, sostituito nel 1527 da Antonio da Sangallo il Giovane e Annibale Lippi, per essere completata nel 1592. La facciata fu invece eretta da Carlo Fontana nel 1682-86, mentre la decorazione interna proseguì nel Settecento.
L’ omonima Piazza sembra quasi abbracciare la facciata della Chiesa mettendo in maggior risalto la sua bellezza architettonica. Chi transita per Via del Corso, ha quasi l’ impressione di trovare una piccola ma stupenda oasi tra i tanti e immensi palazzi che la compongono. Purtroppo, anche questa Piazza sta vivendo un lento declino e, come spesso accade, è proprio per colpa dell’ incuranza e trascuratezza sia dei cittadini che delle Istituzioni chiamate a vigilare.Da tempo, all’ ingresso della Piazza, è stato apposto un cartello di segnaletica che indica la piazza come “area pedonale” e, nel contempo, autorizza il parcheggio ai portatori di handicap forniti di apposito permesso.In realtà c’è un equivoco in quanto i posti per portatori di handicap sono solo 4, come si può vedere dalla foto.
Tutte le altre vetture o hanno il contrassegno invalidi, ma non per questo hanno il diritto di parcheggiare, oppure non hanno alcun contrassegno. Il risultato finale lo possiamo ammirare nella fotografia a destra.
A questo punto sorge spontanea la domanda: perché nessuno interviene? Qualche volta si vedono i Vigili Urbani multare qualche macchina, ma ogni giorno il problema si ripresenta. Inoltre, molto spesso ci risulta che sono multate solo le macchine prive di contrassegno invalidi mentre, il parcheggio è vietato a tutte le vetture tranne le quattro che hanno il loro apposito spazio con tanto di cartello.
ATTENDIAMO FIDUCIOSI.
Stefano Innocentini: "Sindacato - Cultura - Lavoro" mensile dell' UNSA BENI CULTURALI Marzo 2006