martedì, ottobre 16, 2007

Beni culturali MINISTRO OSTAGGIO DEL SINDACATO

L'abbraccio pericoloso tra Cgil-Cisl e Rutelli

di RICCARDO PARADISI

«Il ministero dei Beni culturali è profondamente condizionato dalla Cgil e dalla Cisl. Che di fatto cogestiscono il ministero con il direttore generale». I sindacati autonomi tornano alla carica sull'endorsement che a loro avviso salderebbe l'asse tra il Direttore generale di via del Collegio romano Mario Turetta e Cgil e Cisl, ribadendo la tesi di un ministero ostaggio di una parte del sindacato e annunciando per questo il ricorso alla magistratura. Come L'Indipendente ha già raccontato la scintilla che ha fatto detonare il durissimo scontro interno ai Beni culturali è avvenuto la scorsa settimana durante una riunione per le rappresentanze sindacali. Riunione al calor bianco dove sarebbero volati insulti e minacce e al termine della quale il direttore generale Turetta, che ha presieduto l'assemblea, ha firmato l'accordo con Cgil e Cisl, malgrado lo scenario frammentato e soprattutto malgrado il fatto che la sola figura autorizzata a firmare un accordo sindacale all'interno del ministero può essere il sottosegretario Andrea Marcucci. Ad essere preoccupato e molto della situazione e più in generale della governabilità delle complesse dinamiche interne a via del Collegio romano è il segretario generale Giuseppe Proietti che ha ufficiosamente garantito una maggior correttezza procedurale per il futuro. Mentre manca ancora una presa di posizione del ministro Francesco Rutelli su una vicenda che rivela uno spaccato interno ai Beni culturali quanto meno problematico.

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