"BONDI CENSURA IL CONSIGLIO SUPERIORE DEI BENI CULTURALI?
chiesti ad aprile 2008 i verbali delle riunioni ma nessuna risposta fino ad oggi".
"Chiedere dei verbali pubblici, quelli delle riunioni del Consiglio Superiore per i Beni culturali, in questo Paese è come chiedere dei documenti sottoposti a "segreto di Stato" ? E' un interrogativo che mi pongo ogni giorno, sin dal 9 aprile 2008 - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal Unsa Beni Culturali quando chiedemmo detta documentazione motivandola da esigenze di paritaria informazione in relazione alla presenza dei Rappresentati del personale del Ministero. Ma nessuno fino ad oggi (data in cui abbiamo reiterato la richiesta per la seconda volta, specie per i verbali della seduta del 4 dicembre, seduta in cui si è discusso della riforma del Ministero) si è degnato di darci una risposta, né tantomeno di farci pervenire copia dei verbali che a questo punto oserei definire "segretissimi".
Detto questo prosegue il sindacalista - mi piacerebbe conoscere in proposito il pensiero del Presidente del Consiglio Superiore, Prof. Salvatore Settis o del Prof. Giuseppe Proietti, Segretario Generale del Mibac, come è possibile non tenere conto di una richiesta avanzata da un'organizzazione sindacale regolarmente rappresentata all'interno del Ministero ? Quali sono i motivi che non hanno permesso di ottemperare ad una legittima richiesta in tutti questi mesi?
Oggi dice Urbino ci abbiamo riprovato con una seconda istanza, domani chiederemo l'accesso agli atti secondo la Legge sulla trasparenza (L.241) e denunceremo questa singolare procedura".
Da qui e da altre sostenute buone motivazioni conclude il Segretario _Nazionale Confsal- Unsa Beni Culturali che il coordinamento Nazionale della Confsal-Unsa Beni culturali ha deciso, come per le precedenti tornate elettorali per il rinnovo dei rappresentanti sindacali del Consiglio Superiore del Mibac(che si terranno dal 15 e 16 febbraio prossimo) di non presentare alcuna lista e di praticare l'astensionismo strategico contro tutte le logiche dello strapotere interno che maschera la falsa democrazia istituzionale".
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