"L'ULTIMO REGALO DI RUTELLI.
MUSEI CHIUSI IL PRIMO MAGGIO MA NON PER COLPA DEI LAVORATORI.
GRAVI DANNI ECONOMICI E D'IMMAGINE PER IL NOSTRO PAESE".
"Così facendo il nostro Paese subirà un danno economico e d'immagine- tuona il Segretario Generale della Confsal-Unsa Beniculturali, Giuseppe Urbino trovo assurdo che i dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali vogliono aprire i musei nella festività del primo maggio mentre il dicastero non si impegna a trovare i fondi necessari alla relativa copertura economica".
"In merito alle aperture straordinarie, sono perplesso continua Urbino - circa la fattibilità delle succitate aperture per i giorni primo maggio, 2 giugno, etc, poiché da un sondaggio effettuato risulterebbe che a causa di mancanza di fondi, ben pochi luoghi della cultura potrebbero aderire, in quanto il budget assegnato a ciascun istituto risulterebbe già impegnato in altri progetti precedentemente contrattati con le organizzazioni sindacali a livello locale.
A questo proposito dice ancora il sindacalista - al fine di evitare una scarsa partecipazione alle iniziative proposte dal Mibac e assicurare nel contempo, un effettivo funzionamento dei luoghi d'arte e di cultura, ciò anche per stabilizzare la buona immagine dell'amministrazione, nonché mantenere la tradizionale apertura nei giorni su indicati, e' stato chiesto alla competente direzione generale che vengano assegnati ulteriori fondi aggiuntivi da destinare alla contrattazione locale con debita verifica dei progetti presentati. Alla vigilia del primo maggio nessuna risposta è pervenuta. Musei quindi chiusi per il primo maggio, non era mai accaduto negli ultimi anni, segno questo che vi è stata poca attenzione verso la promozione di quello che dovrebbe essere considerato uno degli argomenti primari della nostra Nazione, la "cultura".
Un monito ai nostri amministratori conclude Urbino è arrivato persino dalla Confindustria Toscana, che attraverso il suo vicepresidente, Riccardo Zucconi, ha fatto sapere che è inaccettabile la chiusura dei musei di Firenze, considerato anche che i fondi per rimanere aperti vi sono".
Roma, 30 aprile 2008
Tel. 06 67232348
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