Si riporta qui di seguito la mozione conclusiva approvata dal Consiglio Generale della Federazione Confsal-Unsa riunitosi nella sede sociale in data odierna.
CONSIGLIO GENERALE - ROMA 03 luglio 2008
MOZIONE CONCLUSIVA:
«Il Consiglio Generale della Federazione Confsal-Unsa, riunito in Roma il giorno 03 luglio 2008, presso la sede sociale Via Napoli, 51
APPROVA,
all'unanimità, dopo approfondito dibattito, la relazione del Segretario Generale che ha illustrato;
- il successo dell'operazione, difficile e rischiosa, della riorganizzazione della Federazione Confsal-Unsa a seguito delle modifiche introdotte dall'art.6 dell'intesa di modifica del CCNQ del 7 agosto 1998, che ha sostituito l'art.19 del citato CCNQ, sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonché della altre prerogative sindacali. Un successo che viene da lontano, da oltre 50 anni di storia;
- la pesante situazione determinatasi con i provvedimenti emessi dai Ministri Tremonti e Brunetta ed in particolare a seguito della entrata in vigore del decreto legge 112/2008 che ha stravolto gli assetti costitutivi ed organizzativi della P.A., così come diffusamente riportato nel comunicato n.129 del 2 luglio 2008 della Federazione, con grave pregiudizio delle funzioni e dei compiti delle oo.ss.
In particolare il Consiglio :
APPROVA
dopo l'approfondito esame il bilancio consuntivo 2007; il Bilancio consuntivo rateo 1 gennaio 2008 24 giugno 2008 ed il Bilancio Preventivo 2008 variazioni al bilancio;
ESPRIME
soddisfazione per il risultato conseguito nella determinazione del grado di rappresentatività recentemente rilevato dall'ARAN che vede
AVVERTE
la necessità di rilanciare la concertazione, correttamente espressa con tutte le parti sociali effettivamente rappresentative, continuando a sensibilizzare la parte politica ed amministrativa sul coinvolgimento ai tavoli decisionali, nonché tutte le altre forme di partecipazioni comprese nelle relazioni sindacali;
IMPEGNA
CHIEDE
SUL PIANO GENERALE
La modifica del decreto legge 112/2007
- Insostenibile per i tagli alla spesa dei servizi primari (pubblica amministrazione, scuola, sanità);
- Omissiva in materia di:
o rivalutazione delle pensioni, che hanno perso negli ultimi 15 anni circa il 33% del loro potere di acquisto e la necessità di ricollegarle alla dinamica salariale;
o previdenza integrativa, ancora inattuata nel pubblico impiego;
o governo delle tariffe e dei prezzi pubblici sempre più insostenibili nel bilancio quotidiano delle famiglie.
SUL PIANO PARTICOLARE
- la prioritaria apertura del tavolo delle trattative dei:
o CCNL biennio economico 2008-2009, per il personale della qualifiche funzionali dei due comparti di competenza (Ministeri e Presidenza del Consiglio dei Ministri);
o CCNL delle aree dirigenziali I^ - VII^ - Dirigenza Penitenziaria e della Vice Dirigenza;
- le improcrastinabili soluzioni, delle rivendicazioni ancora pendenti, riguardanti:
§ le progressioni di carriera, con particolare riguardo ai Corsi di riqualificazione del personale del Ministero della Giustizia;
§ il riordino dei Ministeri che sono stati oggetto di ripacchettamento (trasporti infrastrutture sviluppo economico università e ricerca commercio internazionale solidarietà sociale) quale doverosa attenzione alla mobilità dei dipendenti interessati e rispetto delle professionalità e delle funzioni svolte dal personale;
§ il riconoscimento di un mansionismo diversificato presente nel personale civile del Ministero della Difesa che non trova riscontro in altri ministeri;
§ il riconoscimento di pari dignità giuridica e retributiva a tutto il personale a contratto del Ministero degli Affari Esteri.
RECLAMA
- L'adeguamento delle retribuzioni ai trattamenti dei dipendenti pubblici europei;
- La stabilizzazione di tutti i precari del pubblico impiego;
- Il riconoscimento delle professionalità interne all'Amministrazione, senza il ricorso alle esternalizzazioni;
- La tutela della disciplina per le progressioni di carriera, con particolare riferimento al lavoro femminile e dei giovani.
INVOCA
una reazione forte, d'intesa con
Cordialità e saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE
Renato Plaja
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