mercoledì, marzo 25, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 25 marzo 2009

NIENTE LICENZIAMENTO PER IL LAVORATORE CHE DICE AL CAPO CHI C... SEI

 

La risposta era costata il posto a un ausiliario addetto al servizio stoviglie

 

Per la Cassazione si tratta di una semplice ''reazione emotiva ed istintiva '' ai rimproveri ricevuti e non di ''una vera e propria insubordinazione''. Respinto il ricorso di un'azienda napoletana, l'Alma Mater, che si era opposta alla reintegrazione di un proprio dipendente

 

Roma, 20 mar. (Adnkronos) - Il lavoratore rimproverato dal capo può reagire con un ''Chi c... credi di essere'' senza incorrere nel licenziamento. Parola di Cassazione, secondo la quale l'espressione va inquadrata come semplice ''reazione emotiva ed istintiva del lavoratore ai rimproveri ricevuti'', escludendone quindi ''l'ascrivibilità ad un'ipotesi di vera e propria insubordinazione''. In questo modo la sezione lavoro (sentenza 6569) ha respinto il ricorso di un'azienda napoletana, l'Alma Mater che si era opposta alla reintegrazione di un proprio dipendente, un ausiliario addetto al servizio stoviglie, che rimproverato dall'amministratore della società per il lavoro che stava svolgendo, di tutta risposta gli aveva detto ''Chi c... ti credi di essere, se sei un uomo esci fuori, non ti faccio campare più tranquillo''. Una risposta che, insieme ad altre inottemperanze contestate dall'azienda, era costata al lavoratore Saverio M. il licenziamento intimato il 18 giugno del 2002. L'ausiliario addetto al servizio stoviglie era stato poi reintegrato dal giudice del lavoro di Napoli e dalla Corte d'Appello del capoluogo campano nel maggio 2005. Contro la riassunzione del dipendente che aveva osato rispondere al capo Fabrizio C., l'azienda ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo, tra l'altro, l'insubordinazione del lavoratore nei confronti del dirigente. Piazza Cavour ha respinto il reclamo dell'azienda e ha sottolineato che ''la Corte territoriale con apprezzamento incensurabile ha ritenuto che le espressioni irriguardose ma non minacciose rivolte da Saverio M. all'amministratore andavano valutate nel complessivo contesto in cui erano state pronunciate, caratterizzate da un alterco intervenuto fra i due e ritenendole, con plausibile valutazione, effetto di una reazione emotiva ed istintiva del lavoratore ai rimproveri ricevuti, escludendone l'ascrivibilità ad un'ipotesi di vera e propria insubordinazione e, comunque, la particolare gravità contrattualmente richiesta per potersi fare applicazione della sanzione espulsiva''. Ora il caso dovrà essere riconsiderato nuovamente dalla Corte d'Appello di Napoli che ovviamente non potrà licenziare il dipendente per quell'espressione se pur ''irriguardosa'', frutto di una reazione ''emotiva ed istintiva ai rimproveri'' ricevuti dal capo.

 

Lavoro: presentato il pacchetto per la tutela dei lavoratori e incentivi per la riassunzione

 

Il Ministro del Lavoro, lo scorso 13 marzo, ha presentato un pacchetto di norme in materia di ammortizzatori sociali aventi ad oggetto l'accelerazione nel pagamento degli assegni, il raddoppio dell'indennità per i co.co.pro che restano senza lavoro, il voucher per pagare piccoli lavori occasionali sempre nel periodo in cui il lavoratore resta senza occupazione fissa. Il pacchetto sarà sottoposto, come insieme di emendamenti, all'approvazione del Parlamento in sede di conversione del decreto-legge n. 5 del 2009 in materia di sostegno ai settori industriali in crisi. E' stato quindi previsto di accorciare i tempi per accedere agli ammortizzatori sociali, una forte accelerazione per gli anni 2009-2010 dei tempi di concessione e di erogazione degli ammortizzatori sociali, per evitare lunghe attese per i lavoratori e onerose anticipazioni per le imprese. Sono state inoltre previsti degli aumenti delle cd. indennità di reinserimento per i collaboratori a progetto con un solo committente (dal 10% al 20% di quanto percepito l'anno precedente, per una somma che va da € 1.000 a € 2.600 circa). Tra le altre misure ci sono norme che intendono incentivare la riassunzione. Difatti, se i lavoratori che hanno sussidi straordinari in deroga vengono assunti, potranno portare con sé i sussidi del rimanente periodo; inoltre, i lavoratori che ricevono dei sussidi potranno anche accettare piccoli lavori, purché il compenso non superi i 3.000 mila euro per la parte restante del 2009. Infine è stato disposto a carico dei Centri per l'impiego e delle Agenzie private di lavoro l'obbligo di divulgare tutte le opportunità di lavoro di cui sono a conoscenza, con lo scopo di facilitarne la più efficace diffusione.

 

Cassazione: indennità di accompagnamento? Va riconosciuta anche durante i ricoveri in ospedale

 

La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione (Sent. N. 2691/2009) ha stabilito che l'indennità di accompagnamento (prevista dalla L. 11.2.1980 n. 18 in favore di soggetti non deambulanti o non autosufficienti), va riconosciuta anche in caso di ricovero in ospedale pubblico. La Corte ha infatti precisato che "costituisce principio di diritto vivente nella giurisprudenza di questa Corte, quello secondo il quale ai fini del diritto all'indennità di accompagnamento […] rileva esclusivamente il requisito sanitario descritto dall'art. 1 della stessa legge mentre non si richiede anche la condizione del non ricovero dell'inabile in istituto, la quale si pone come elemento esterno alla fattispecie, e non costituisce ostacolo al riconoscimento del diritto all'indennità bensì all'erogazione della stessa per il tempo in cui l'inabile sia ricoverato a carico dell'erario e non abbisogni dell'accompagnatore".
La Corte ha altresì aggiunto che "il beneficio può spettare all'invalido grave durante il ricovero ove si dimostri che le prestazioni assicurate dall'Ospedale medesimo non esauriscono tutte le forme di assistenza di cui il paziente necessita per la vita quotidiana e che in tema di indennità di accompagnamento per coloro che subiscono trattamenti di chemioterapia il beneficio può spettare all'invalido grave anche durante il ricovero in ospedale pubblico ove si dimostri che le prestazioni assicurate dall'ospedale medesimo non esauriscono tutte le forme di assistenza di vita quotidiana.

 

Lavoro pubblico: il via della riforma con la

consultazione telematica

 

Il Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, di concerto con il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, hanno avviato una consultazione pubblica telematica, in vista della definizione dei decreti attuativi previsti dalla legge di riforma del lavoro pubblico. In particolare, la consultazione è stata avviata con lo scopo di raccogliere i contributi di circa 2900 operatori della PA e di circa 70 esperti selezionati sulle opzioni di attuazione della legge delega di riforma del lavoro pubblico.

E' stato quindi chiarito che il provvedimento (che fa parte della riforma della PA approvata dal Consiglio dei Ministri il 18.6.08 ed è legge dal 25.2.09) ha lo scopo di convergere gli assetti regolativi del lavoro pubblico con quelli del lavoro privato, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali, di migliorare l'efficienza e l'efficacia delle procedure della contrattazione collettiva, di introdurre sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture amministrative, finalizzati ad assicurare l'offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità, di valorizzare il merito e il conseguente riconoscimento di meccanismi premiali, di definire un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici, di introdurre strumenti che assicurino una più efficace organizzazione delle procedure concorsuali su base territoriale, di valorizzare il requisito della residenza dei partecipanti ai concorsi pubblici, qualora ciò sia strumentale al migliore svolgimento del servizio. Inoltre, i vincitori delle procedure di progressione verticale dovranno permanere per almeno 5 anni nella sede della prima destinazione e sarà considerato titolo preferenziale la permanenza nelle sedi carenti di organico.

venerdì, marzo 20, 2009

COMUNICATO N. 17/09

E IL C.C.I.M. VA…

MA LE STELLE STANNO A

GUARDARE…

Finalmente è iniziata ieri 19 marzo 2009, la tanto attesa discussione sul nuovo Contratto Collettivo Integrativo di Ministero sebbene sia scaduto il 31 dicembre 2007 e quello attualmente in discussione, avrà una valenza fino al 31 dicembre 2009…

Si può dire che il cerimoniale si è aperto, i soliti ed inutili preamboli dei sindacalisti separatisti CGIL e CISL che preferiscono discutere dei problemi dei lavoratori a tavoli disgiunti, facendo perdere moltissimo tempo alla risoluzione delle problematiche dei lavoratori e creando notevoli e ulteriori ritardi per il rinnovo del CCIM che, come già detto, solo adesso inizia la sua discussione. L' attuale Direzione Generale O.I.F., che eredita purtroppo una situazione pregressa di inefficienza e di completo abbandono, ha dovuto, con tutta fretta, predisporre la bozza del Contratto Integrativo, in pratica una ripassata del vecchio CCIM, con qualche modifica non sostanziale, se non l' aggiunta della nuova situazione determinata dalla continua riorganizzazione del Ministero, che purtroppo non trova pace, salvo ovviamente là dove si discute delle relazioni sindacali, si intravede il chiaro intendimento di voler ridimensionare il ruolo del sindacato, limitandone la partecipazione alla contrattazione decentrata periferica. Per quanto la discussione abbia avuto inizio sul materiale fornitoci dall' Amministrazione, mancava ovviamente tutta la documentazione inerente le piattaforme presentate dalle OO.SS., o meglio, è mancata la possibilità di una comparazione tra i testi e quindi si è proceduto ad una disamina frettolosa dell'

articolato che ha posto seri problemi per il prosieguo della trattativa che quindi sarà ripresa nella prossima riunione, con la speranza che l' Amministrazione, questa volta, ci fornisca in tempo debito, tutta la documentazione necessaria. Corre l' obbligo, da parte della scrivente Organizzazione sindacale, di descrivere il deplorevole comportamento dai toni assai rissosi e provocatori assunto dal rappresentante della CGIL già noto per simili fatti, sia nei confronti di chi la pensa diversamente, che nei confronti dell' Amministrazione centrale che, purtroppo, subisce e ne registra passivamente l' anomalo atteggiamento.

Il nostro coordinamento nazionale, oltre che stigmatizzare l' increscioso episodio, ha contestato all' Amministrazione che non si è più disposti a tollerare alcuna prevaricazione, intolleranza o forme di intimidazione diretta o indiretta che possa impedire lo svolgimento di una serena discussione, non solo per le delegazioni sindacali, ma anche nei confronti della delegazione di parte pubblica.

La CONF.SAL/UNSA sta predisponendo le osservazioni utili alla discussione sulla prossima riunione, peraltro già calendarizzata per il giorno 26 marzo 2009, della quale come sempre vi forniremo dettagliata informativa.

martedì, marzo 17, 2009

COMUNICATO STAMPA

GIUSEPPE URBINO(SEGR.NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENICULTURALI):

" IL CONSIGLIO DI STATO

BOCCIA BONDI A CUI ORA

NON RESTANO CHE LE

DIMISSIONI"

"regole da rivedere, stop al super-manager proveniente da McDonald's Italia, Direzione Generale del Paesaggio salva e tanto altro ancora nei rilievi del Consiglio di Stato alla "riforma Bondi" - afferma Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal Unsa Beni Culturali – è l'ennesima dimostrazione che questa gestione del dicastero della cultura, a nemmeno un anno di governo Berlusconi continua a non brillare.

Nei fatti – prosegue il sindacalista – i Magistrati di Palazzo Spada – non hanno fatto altro che constatare la poca chiarezza nelle competenze che Bondi vuole a tutti i costi affidare al suo consigliere Mario Resca mettendolo alla guida di una direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale. Dubbi che tra l'altro erano sorti in tempi non sospetti al Prof. Salvatore Settis e a quasi tutto il Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici, dubbi che poi però costarono al Direttore della normale di Pisa la guida dello stesso Consiglio.

Pertanto – conclude Urbino – la politica culturale del Ministro Bondi non decolla, è un dato di fatto, al ministro poeta non rimangono che le dimissioni più volte annunciate, un atto importante che il mondo della cultura attende con ansia".

giovedì, marzo 12, 2009

COMUNICATO N. 13/09

 

DOMANI 13 MARZO 2009

Gossip   AL TAVOLO NAZIONALE

E…  DIVERSI SONO GLI ACCORDI DA CONTRATTARE, sempre a Tavoli separati…

 

Alle ore 12,00 si riunirà il Tavolo nazionale con i seguenti punti all'ordine del  giorno:

1.      Informativa in merito ai seguenti punti:

·         Contratto Collettivo Integrativo di Ministero – modalità di avvio della sessione di contrattazione;

·         progetto nazionale "Apertura quotidiana con orari ampliati nei giorni festivi dei musei, delle gallerie, dei monumenti, dei siti archeologici, degli archivi e delle biblioteche" – avvio mappatura dell'orario di apertura al pubblico;

·         informativa in merito ai successivi argomenti della contrattazione.

 

2.             Contrattazione in ordine a:

·            bozza di accordo sullo sviluppo professionale dell'attuale  profilo dei capo tecnici;

·            bozza di accordo sulle procedure di riqualificazione dei capo tecnici;

·            bozza di accordo per le aperture straordinarie del 1° maggio.

 

La riunione, come sempre, Amministrazione piacendo, si svolgerà a tavoli separati e se tutti fanno i bravi, le delegazioni si riuniranno, a conclusione, per la sottoscrizione di accordi….

 

 

…MA… noi della CONF.SAL-UNSA Beni culturali vorremmo trattare anche della RIQUALIFICAZIONE TRA LE AREE, nonostante l'atteso parere dell'Avvocatura Generale dello Stato … dato che ha visto l'Amministrazione soccombente dopo la mole di ricorsi e dei conseguenti contenziosi rispetto alle procedure relative alla riqualificazione dall'Area ex B all'Area ex C, posizione economica di ex C1.

Pertanto in occasione della prossima riunione ci aspettiamo la definizione formale della posizione dell'Amministrazione relativamente a tutto il contenzioso che verte sul tema dell'anzianità di servizio.

…MA… MA…  come se non bastasse, arriva in bozza "Accordo per i

profili professionali Area III", dopo il repentino capolavoro presentato all'ultimo minuto dell'Accordo nazionale sui Profili professionali dell'amministrazione, firmato a Roma lo scorso 18 febbraio e trasmesso a tutti gli Istituti con Circolare ministeriale n. 49 del 18 febbraio, che di fatto a messo tutti sullo stesso piano – a parte la progressione economica (e meno male!) – per quanto riguarda la l'esperienza professionale, la responsabilità e le mansioni….

 

Questa la bozza, e… non riusciamo a capire tutta questa fretta e tutto questo parlare sottovoce…

 

Accordo sui profili professionali della Terza area e relativa individuazione delle declaratorie  dei profili professionali  di "Funzionario tecnico" e "Funzionario diagnosta"

 

L'Amministrazione e le OO.SS.

 

            VISTO l'accordo sottoscritto il 17 settembre 2001, per la definizione dei profili professionali dell'Amministrazione, sulla base di quanto stabilito dal CCNL del Comparto Ministeri 1998/2001;

            VISTO il CCNL del Comparto Ministeri 2006/2009, ed in particolare il Titolo III – capi I, II e III;

            VISTO l'accordo sottoscritto il 18 febbraio 2009 con cui sono stati stabiliti i criteri per la definizione dei profili professionali dell'Amministrazione, sulla base di quanto stabilito dal citato CCNL del Comparto Ministeri 2006/2009;

            RITENUTO di dover operare nell'ottica  di semplificare e ridurre la frammentazione e la parcellizzazione nei profili professionali  per rispondere in modo più efficiente alle necessità funzionali dell'Amministrazione;

            RITENUTO di sottoscrivere un accordo-stralcio, che definisca, nell'ambito della Terza area, le tipologie dei profili professionali al fine di migliorare la funzionalità degli Uffici;

            RITENUTO di definire prioritariamente le declaratorie dei profili professionali di "Funzionario tecnico" e "Funzionario diagnosta" al fine di attivare gli sviluppi professionali all'interno dell'area stessa per i dipendenti che vi saranno inquadrati, non coinvolti nelle procedure di riqualificazione già realizzate;

 

stipulano il presente accordo

            Art. 1) Sono approvati i seguenti profili appartenenti alla Terza area:

1.      FUNZIONARIO ARCHEOLOGO

2.      FUNZIONARIO ARCHITETTO

3.      FUNZIONARIO ARCHIVISTA

4.      FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO

5.      FUNZIONARIO INGEGNERE

6.      FUNZIONARIO STORICO DELL'ARTE

7.      FUNZIONARIO RESTAURATORE

8.      FUNZIONARIO INFORMATICO

9.      FUNZIONARIO DIAGNOSTA

10.     FUNZIONARIO AMMINISTRATIVO

11.     FUNZIONARIO TECNICO

12.     FUNZIONARIO COMUNICATORE E PER LA DIDATTICA

13.     FUNZIONARIO SCIENTIFICO

 

 

Art. 2) Con successivi accordi si definiranno le declaratorie dei singoli profili professionali e i requisiti d'accesso previsti nella posizione economica F1, nonché eventualmente altri profili professionali che si rendesse necessario individuare.

 

Art. 3) Sono approvate le declaratorie dei seguenti profili professionali di:

·             "Funzionario tecnico" (All. 1)

·             "Funzionario diagnosta" (All. 2)

 

Art 4) Confluisce nel profilo professionale di "Funzionario informatico", nelle diverse e corrispondenti posizioni retributive, il personale attualmente inquadrato nel profilo professionale di "Statistico", "Statistico direttore", "Statistico direttore coordinatore".

           

Art 5) Confluisce nel profilo professionale di "Funzionario scientifico", nelle diverse e corrispondenti posizioni retributive, il personale attualmente inquadrato nei seguenti profili professionali:

·         chimico, chimico direttore, chimico direttore coordinatore;

·         fisico, fisico direttore, fisico direttore coordinatore;

·         geologo, geologo direttore, geologo direttore coordinatore;

·         paleontologo, paleontologo direttore, paleontologo direttore coordinatore;

·         antropologo, antropologo direttore, antropologo direttore coordinatore

·         biologo, biologo direttore, biologo direttore coordinatore,

·         esperto di produzione tecnico-artistica.

 

    Art 6) Confluiscono, a domanda, nei profili professionali di "Funzionario tecnico"e "Funzionario diagnosta" i dipendenti attualmente inquadrati nel profilo di Capo tecnico a seconda delle funzioni esercitate e delle mansioni svolte.

 

         Art. 7) Il presente accordo sarà inviato all'ARAN per la verifica di coerenza con il vigente CCNL.

Roma,

 

 

… A questo punto dobbiamo ben ben vigilare, affinché qualche interesse a noi oscuro passi per una necessità di tutti ed invece… è una virtù solo per alcuni….

Il dibattito è aperto e vi terremo, comunque, costantemente informati.

Con l'occasione, si inviano cordiali saluti.

           LA SEGRETERIA NAZIONALE

BOLLETTINO SINDACALE del 12-marzo-2009

 

FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA

CONSIGLIO GENERALE – 11 MARZO 2009

 

 

In data odierna si è svolto il Consiglio Generale della Federazione Confsal-Unsa di cui si riporta la Mozione Conclusiva ai fini della più ampia diffusione tra gli iscritti e simpatizzanti.

 

«MOZIONE CONCLUSIVA

Il Consiglio Generale della Federazione Confsal-Unsa, riunito in Roma il giorno 11 marzo 2009, presso la sede sociale – Via Napoli, 51

 

UDITA

la relazione del Segretario Generale e dopo un approfondito dibattito L'APPROVA.

Il Consiglio Generale

APPROVA,

altresì,      dopo il dovuto esame, il bilancio consuntivo anno 2008, il bilancio consuntivo

– rateo 1° gennaio/24 febbraio 2009 e il regolamento amministrativo contabile.

 

CONDIVIDE

la linea politica rivendicativa espressa dalla Confsal attraverso l'inserimento della confederazione nelle scelte sulle grandi tematiche sociali del paese divenendo decisiva nel calcolo delle maggioranze sui grandi accordi di politica sociale.

 

RITIENE

fortemente positivo il grado di rappresentatività ottenuto dalla Confsal nei comparti di contrattazione pubblica e privata e nel conseguimento della Vice Presidenza nella CESI –Confederazione Europea Sindacati Indipendenti di Bruxelles, da parte del Segretario Generale Marco Paolo Nigi.

 

ESPRIME

il compiacimento per l'efficace funzionamento del nuovo assetto statutario della Federazione sul piano organizzativo, contabile e amministrativo, anche per l'introduzione del nuovo sistema informatico.

 

 

ASSICURA

la crescita della consapevolezza, nelle strutture e nei Coordinamenti, del ruolo statutario assunto e svolto dalla Federazione e del sempre maggior rigoroso rispetto dovuto alle scelte politiche rivendicative e gestionali della Federazione.  

 

RECEPISCE

totalmente i processi di riorganizzazione delle Federazione e l'operatività sindacale espressa dalla Segreteria Nazionale, in particolare in materia di sottoscrizione di intese, accordi e protocolli, così come riportata nella relazione del Segretario Generale.

 

RIVENDICA

l'inderogabile impegno assunto dal Governo di recuperare le risorse economiche per eliminare i tagli ai fondi unici di amministrazione e ai fondi speciali, previsti dalla legge 133/2008, a decorrere dal 1° gennaio 2009.

 

RECLAMA

- Il rilancio di un serio contrasto all'evasione fiscale, contributiva ed al lavoro sommerso;

- la difesa contro la grave caduta  del potere di acquisto della stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che vanno ad aumentare la preoccupante area delle nuove povertà;

- l'adeguamento delle retribuzioni ai trattamenti dei dipendenti pubblici europei;

- la stabilizzazione di tutti i precari del pubblico impiego;

 

IMPEGNA

la Segreteria Generale ad esprimere per l'anno 2009, con la massima determinazione, la difesa dei diritti e degli interessi della categoria, tenendo in particolare attenzione:

-sul piano rivendicativo sindacale

      - la definizione dei decreti delegati della riforma della P.A. – legge n.15/2009;

      - la tutela delle dipendenti della P.A. in materia di elevazione del limite di età di 60

 anni per il collocamento in pensione;

- la definizione del nuovo modello contrattuale;

- la regolamentazione del diritto di sciopero;

- la revisione del sistema dei distacchi, permessi ed aspettative;

- la definizione del fondo pensione integrativa "Sirio";

- sul piano organizzativo

      - il Consiglio Generale dà mandato alla Segreteria Generale di procedere: alla convocazione del Congresso Nazionale della Federazione, fissando la data in anticipo rispetto a quella del congresso della Confederazione; agli adempimenti pre-congressuali; alla stesura del regolamento congressuale;

- sul piano operativo

      Il Consiglio Generale condivide le strategie proposte in ordine alla pubblicazione di un inserto sul giornale della Confsal ed alla istituzione di corsi di formazione Confsal-form.

      Il Consiglio Generale plaude per la pubblicazione del libro sul CCNL 2006-2009, esprimendo un vivo ringraziamento all'autore Gerardo Infantino.

 

RACCOMANDA

ancora una volta, ai coordinamenti nazionali ed alle strutture periferiche della Federazione di coinvolgere maggiormente i colleghi delle RSU nello svolgimento dell'attività sindacale, tenuto conto dell'importante e vitale impegno delle elezioni del novembre 2010. »

 

Si allega la Relazione del Segretario Generale Dr. Renato Plaja disponibile anche on-line, sul sito della Federazione www.confsal-unsa.it , nella sezione Documentazione.

 

 

 

RELAZIONE DEL SEGREARIO GENERALE

 

CONSIDERAZIONI POLITICO-SINDACALI

     

-          Lo scenario politico, finanziario ed economico del Paese è talmente in profonda mutazione che appare difficile prevederne gli esiti. Una cosa appare certa: il 2009 sarà un anno di preoccupante crisi economica.

-          Le dimensioni indefinibili della crisi finanziaria, priva di confini e limiti per le caratteristiche mondiali che la governano, ha scompaginato i punti di riferimento tradizionali sui quali poggiava la politica sociale ed economica del paese.

-          I due grandi poli partitici trovano grandi difficoltà a raccordarsi al loro interno per il fatto di non riconoscersi in sintonia su alcune tematiche che traggono origine da organizzazioni con culture diverse.

-          Se perde compattezza l'opposizione perché, ad esempio, nel Partito Democratico con le diverse culture sociali e politiche presenta problemi di convivenza, con la sinistra radicale e con la componente dell'ex margherita democristiana che da segni di attenzione nei confronti del centro, così da rendere ipotizzabile un terzo polo politico. In questo gioco delle parti, di antica lettura nella storia politica del nostro paese, si rende difficile il ruolo del sindacato che potrebbe vedere compromessa l'unità per i diversi radicalismi che si potrebbero accentuare.

-          Il sindacato tende a perdere l'antica sua identità perché avverte l'insufficienza a riempire le esigenze della società che cambia per cui si diffonde nelle varie organizzazioni la ricerca di nuovi spazi organizzando, come ad esempio la Cisl, specifici forum di intese con associazioni religiose o di credi socio-ideologici volti a coinvolgere interessi più diffusi e coinvolgenti.

-          A fronte di un possibile ridimensionato del ruolo del sindacato, di una conseguente ricaduta dell'acquisizione di ritenute di iscrizioni sindacali e di una "razionalizzazione" delle libertà sindacali, si impone una seria riflessione sulla ricerca di finanziamenti alternativi o integrativi attraverso lo sviluppo di servizi di assistenza sociale.

-          In governi della nuova società hanno perso di vista "la persona" che non è più al centro delle regole associative ed in questo marasma il sindacato cerca una sua identità difficile da individuare. E' impossibile reclamare nuove risorse economiche per concludere i contratti di lavoro quando nel contempo masse di lavoratori perdono l'occupazione; oppure conciliare la sussidiarietà con le rivendicazioni specifiche.

-          Il decentramento, meglio conosciuto come federalismo, modifica le strutture dello Stato e la solidarietà fra enti territoriali non si realizza con un atto unico centralizzato, perché diventa una mutualità che cerca a livello locale la sussidiarietà;

-           Se il federalismo svuota di contenuto il centro decisionale di Roma per aumentare  l'operatività  decisionale della periferia, proprio per essere più vicino ai problemi dei cittadini, anche il  sindacato dovrà diversamente caratterizzare la propria organizzazione strutturale dando più spazio alla periferia e riducendo quella centrale;

-          le diversità che oggi sotto vari aspetti ancora esistono, in particolare nel sindacalismo autonomo, devono essere meglio disciplinate ed orientate per poter interpretare più incisivamente le aspettative e le esigenze dei lavoratori;

-          l'evasione e l'elusione fiscale, il lavoro sommerso e minorile sono un male endemico che deve essere comunque eliminato, o quanto meno ridotto, perché le risorse sottratte alla collettività costituiscono un reato sociale e morale che non può essere più consentito in una fase di grande crisi economica e sofferenza sociale;

-          il conseguimento di un quadro sindacale semplificato è un obiettivo da conseguire perché non è più tollerabile persistere in stagioni contrattuali lunghe, tardive e disarmoniche.

 

2008 - CONSUNTIVO DI UN ANNO

 

- RIORGANIZZAZIONE DELLA FEDERAZIONE

 

o        l'anno 2008 è stato l'anno del collaudo dell'attività della nuova Federazione;

o        è stato realizzato il trasferimento delle deleghe di iscrizioni dai sindacati federati, divenuti coordinamenti, alla federazione - salvo il completamento in corso per alcuni coordinamenti.

o        la federazione ha assunto la titolarità della rappresentanza e della rappresentatività sindacale, divenendo il soggetto interlocutore nelle relazioni esterne e nella contrattazione;

o        abbiamo realizzato insieme un progetto di grande rilievo trasformando l'Unsa da contenitore vuoto a soggetto sindacale di forte impatto contrattuale nel sindacalismo autonomo nazionale;

o        abbiamo subito la perdita del sindacato Salfi che, superando la soglia minima della rappresentatività nel Comparto Agenzie fiscali, ha potuto assumere la veste di federazione. Un'operazione che ha prodotto una perdita del potere contrattuale sia all'esterno con la controparte pubblica sia all'interno con la Confederazione Confsal;

 

- OPERATIVITÀ SINDACALE 2008

 

E' stato un anno caratterizzato da importanti accordi sindacali che hanno visto la nostra Federazione e la Confederazione soggetti primari delle relazioni sindacali e che dovranno essere ancora di più presenti nelle prossime tornate di confronto.

      Gli atti  più rilevanti sono così sintetizzabili:

 

o        26/09/2008: sottoscritto definitivamente il CCNQ all'Aran per la ripartizione dei distacchi e permessi delle organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti nel biennio 2008-2009.

o        17.10.2008: La Federazione Confsal-Unsa aveva proclamato, a seguito della decurtazione delle risorse disponibili per gli emolumenti dei pubblici dipendenti introdotte dal D.L. 112-2008 convertito poi in Legge n. 133-2008, n. 3 giornate di sciopero rispettivamente per il 3/11/08 per le regioni del Centro Italia, del 7/11/08 per le regioni del Nord Italia e del 14/11/08 per le regioni del Sud Italia e le Isole

o        30.10.2008: Protocollo di Intesa tra Governo e OO.SS.  :

-          sul rinnovo contrattuale e sulle corrispondenti risorse rese e tornate disponibili dopo le decurtazioni previste dalla Manovra d'Estate del Governo (ex Decreto Legge 112-2008) (in data 23.10.2008 il Protocollo presentato dal Ministro Brunetta era stato rifiutato dalle OO.SS.). - 12.11.2008: Ipotesi di CCNL comparto ministeri biennio economico 2008-2009, sottoscritto in via definitiva in data 23.01.2009, con Cisl e Uil.

-          Nella parte finale dello stesso Protocollo di Intesa è presente l'indicazione –condivisa da Governo e Parti Sociali firmatarie- del rinnovo del modello contrattuale, poi definitivamente sottoscritto in data 22.01.2009 ("Accordo Quadro – Riforma degli Assetti Contrattuali").

-PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI DEL GOVERNO

o        28.05.2008: Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, diffonde il Piano Industriale per la Pubblica Amministrazione.

o        04.06.2008: lo stesso Ministro diffonde il Piano di Riforma del Lavoro Pubblico e della Contrattazione Collettiva. Nel documento si esprime l'opportunità:

§         di innovare il sistema della contrattazione collettiva, riducendo i comparti e le aree di contrattazione, rivendendo la durata dei contratti, facendo coincidere la durata giuridica ed economica del contratto

§          introdurre la cultura della valutazione, di una riforma della Dirigenza e dei suoi compiti sempre più manageriali, modificare in senso di irrigidimento la parte delle sanzioni disciplinari per il dipendente, individuare modelli di promozione di eccellenza basati sul costumers' satisfaction (valutazione dei cittadini dei servizi ricevuti)

o        25.06.2008: Decreto Legge n. 112-2008: disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria

o        06.08.2008: Legge n. 133-2008 di conversione, con modifiche, del D.L. 112-2008.

o        Il Piano Industriale si traduce in una proposta di Legge, l'Atto Camera 1441, che subirà, vista la sua corposità e complessità in 3 collegati alla Manovra Finanziaria per l'anno 2009.

§         A/C 1441-bis "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competività nonché in materia di processo civile."  Approvato il 2 ottobre 2008, ora all'esame in Commissione del Senato, come A/S 1082.

§         A/C 1441-ter "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia". Approvato il 4 novembre 2008, ora all'esame in Commissione del Senato, come A/S 1195.

§         A/C 1441-quater "Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi», nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali". Approvato il 28 ottobre 2008, ora all'esame in Commissione del Senato, come A/S 1167.

RIFORMA P.A. – MINISTRO BRUNETTA

o                          26.06.2008: presentato in Senato l'A/S 847 recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti", approvato dal Senato in data 18.12.2008, poi approvato dalla Camera con modifiche il 12 febbraio 2009 e attualmente al nuovo esame del Senato che lo ha definitivamente approvato il 25.02.2009 e pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 53 del 5 marzo 2009. I contenuti di questa legge delega, che saranno rappresentati in particolare dai decreti delegati, dovranno essere per il sindacato momenti di attenzione e di confronto per le ricadute che si avranno sugli assetti normativi ed economici dei dipendenti pubblici, come sintetizzati nell'allegato 1)

ANNO 2009 – PREVISIONI PROGRAMMATICHE

 

- SUL PIANO RIVENDICATIVO SINDACALE:

 

§         DEFINIZIONE DECRETI DELEGATI ATTUATIVI DELLA RIFORMA BRUNETTA SULLA P.A.

·         PER I DIPENDENTI DEL COMPARTO DOVRANNO ESSERE OGGETTO DI PARTICOLARE ATTENZIONE I SISTEMI DI VALUTAZIONE, I PROCESSI DI MOBILITA' E I PRINCIPI FINALIZZATI A FAVORIRE IL MERITO E LA PREMIALITA';

·         PER I DEPENDENTI DELLE AREE DIRIGENZIALI L'ATTENZIONE ANDRA' RIVOLTA IN PARTICOLARE ALLA MODIFICA DELLA DISCIPLINA DELLA DIRIGENZA, ALLA AUTONOMIA E RESPONSABILITA', AI CRITERI DI VALUTAZIONE, ALLA MOBILITA'INDIVIDUALE, AL TRATTAMENTO ACCESSORIO, AI CRITERI DI ACCESSSO.

·         L'INTERPELLO INFORMATICO LANCIATO IL 2 MARZO U.S. E DA COMPLETARE ENTRO IL 22 DELLO STESSO MESE, E' UN PERICOLOSO  SEGNALE PER IL RISPETTO DELLE TRADIZIONALI RELAZIONI SINDACALI.

§         DEFINIZIONE NUOVO MODELLO CONTRATTUALE:

·         PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA DEFINIZIONE DELLA RAPPRESENTANZA SINDACALE I CUI CRITERI DOVRANNO ESSERE ARMONIZZATI FRA IL SETTORE PUBBLICO E QUELLO  PRIVATO. CON L'ACCORDO DEL 22 GENNAIO 2009 LE PARTI SI SONO DATE TRE MESI DI TEMPO PER RAGGIUNGERE UNA INTESA. IN QUESTO SENSO APPAIONO POSITIVI I SEGNALI DI CONDIVISIONE EMERSI NEL MONDO SINDACALE.

 

§         DISEGNO DI LEGGE DELEGA "PER LA REGOLAMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI CONFLITTI COLLETTIVI DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELL PERSONE." (Ministro SACCONI ) –VEDI ALLEGATO N.2)

§         PUR CONSIDERANDO CHE IL PROVVEDIMENTO E' MIRATO A DISCIPLINARE IL SETTORE DEI TRASPORTI, NON POSSIAMO NON SOTTOVALUTARE IL RISCHIO CHE POSSA TRATTARSI DI UN PRIMO FORTE SEGNALE I CUI EFFETTI POTRANNO COMUNQUE IN SEGUITO INCIDERE SUL DIRITTO DI SCIOPERO DI TUTTI GLI ALTRI SETTORI.

 

 - PENSIONAMENTO DELLE DIPENDENTI P.A.

- LA POSIZIONE E' STATA ESPRESSA DALLA CONFSAL NEL NOTIZIARIO N. 38/09 DEL 4.2.2009 E DALLA FEDERAZIONE CON IL COMUNICATO N. 9/09 DEL 12 GENNAIO 2009.

- TRATTASI DI UN NORMA SOLLECITATA DALLA CORTE DI GIUSTIZIA DEL LUSSEMBURGO DEL 13 NOVEMBRE 2008 CHE CHIEDE LA PEREQUAZIONE DELL' ETA' DI PENSIONAMENTO DI VECCHIAIA DELLE DONNE A 65 ANNI COME PREVISTO PER GLI UOMINI. NELLA RIUNIONE DEL 6 U.S. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NE HA DISCUSSO IPOTIZZANDO UN GRADUALE AUMENTO DELL'ETA' SINO A 65 ANNI CON SCATTI BIENNALI.

- L'ATTUALE NORMATIVA GIA' PREVEDE IL COLLLOCAMENTO IN PENSIONE DI VECCHIAIA PER UOMINI E DONNE A 65 ANNI, CON LA DIFFERENZA CHE LE DONNE HANNO LA FACOLTA' DI RICHIEDERLO A 60 ANNI, ANCHE SE DIVERSE DECINE DI MIGLIAIA DI DIPENDENTI DONNE ATTUALMENTE ULTRA SESSANTENNI SONO IN SERVIZIO E AVANZANO ISTANZA DI PERMANENZA SINO A 67 ANNI.

- NON APPARE ANCORA CHIARO SE LO STRUMENTO LEGISLATIVO DA UTILIZZARE SIA LA STESSA LEGGE COMUNITARIA O UN APPOSITO DISEGNO DI LEGGE.

- IN REALTA' L'OPERAZIONE APPARE APPETIBILE PERCHE' RENDERE OBBLIGATORIO PER LE DONNE LA PERMANENZA IN SERVIZIO SINO A 65 ANNI PROCUREREBBE AL GOVERNO UN TAGLIO DI SPESA DI CIRCA 7 MILIARDI DI EURO NELL'ARCO DEI PROSSIMI SETTE ANNI.

- UNA RECENTE IPOTESI DI EMENDAMENTO PREVEDEREBBE L'INNALZAMENTO DELL'ETA' PENSIONABILE OBBLIGATORIA DA 60 A 62 ANNI, LASCIANDO LA FACOLTA' DI PERMANENZA IN SERVIZIO SINO A 65 E/O 67 ANNI.

- LA NOSTRA LINEA, SE PROPRIO DOVESSE SUSSISTERE L'OBBLIGO DI CORRISPONDERE ALLA RICHIESTA DELL' U.E., RIAFFERMA LA PROPOSTA CHE RESTINO FERMI TRE PRINCIPI: A) FLESSIBILITA' E VOLONTARIETA';B) GRADUALITA'; C) REINVESTIMENTO DELLE ECONOMIE DI SISTEMA A FAVORE DEL WELFARE DELLE DONNE.

 

DEFINIZIONE FONDO INTEGRATIVO SIRIO:

·             SI TRATTA DEL FONDO INTEGRATIVO PER IL PERSONALE DEL COMPARTO MINISTERI ED ALTRI CHE DOPO UN LUNGO PERCORSO DI TRATTATIVE E' DA MESI IN STATO DI FASE DI ATTESA PER LA RICERCA DELLA SOLUZIONE RELATIVA ALLA NOMINA DEI  COMPONENTI DEGLI ORGANI STATUTARI.

 

- SUL PIANO ORGANIZZATIVO:

 

§             CONGRESSO CONFEDERAZIONE – LA CONVOCAZIONE DEL  CONSIGLIO NAZIONALE DELLA CONFSAL, INSERITA NELL'O.D.G. DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL 25 MARZO P.V., POTRA' AVVENIRE PER  I PRIMI GIORNI DI APRILE PROSSIMO E POTRA' PREVEDERE LA FISSAZIONE DEL CONGRESSO VERSO LA FINE DEL 2009 OD I PRIMI DEL 2010.

 

§             CONGRESSO FEDERAZIONE  - DI CONSEGUENZA QUESTO CONSIGLIO DOVRA' DARE DELEGA E MANDATO ALLA SEGRETERIA GENERALE DI PROCEDERE ALLA CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE IMMEDIATAMENTE PRIMA DI QUELLO DELLA CONFEDERAZIONE.

 

§             ADEMPIMENTI CONGRESSUALI PRELIMINARI – SI DOVRA' CONSEGUENTEMENTE PROCEDERE NEI TEMPI DOVUTI A TUTTI GLI ADEMPIMENTI PRECONGRESSUALI PREVISTI DALLO STATUTO O DAL REGOLAMENTO DA PARTE DI TUTTE LE STRUTTURE CENTRALI, PERIFERICHE NONCHE' DEI COORDINAMENTI.

-

§             ELEZIONI R.S.U. – NOVEMBRE  2010 – IN QUESTO CONTESTO ORGANIZZATIVO NON PUO' SFUGGIRE ALL'ATTENZIONE L'APPUNTAMENTO CON LE ELEZIONI DELLE RSU PREVEDIBILI PER NOVEMBRE 2010, DAL QUALE DIPENDE IL MANTENIMENTO DELLA RAPPRESENTATIVITA' DELLA FEDERAZIONE.

 

§             SITUAZIONI ISCRITTI ALLA FEDERAZIONE - CON LA GESTIONE CENTRALIZZATA DELLE DELEGHE DEGLI ISCRITTI ALLA FEDERAZIONE, REGISTRIAMO UNA PUR CONTENUTA CRESCITA DEGLI ISCRITTI, DATA DALLA COMPENSAZIONE TRA COORDINAMENTI IN CRESCITA ED ALTRI IN REGRESSIONE, CHE COSTITUISCE COMUNQUE UN VALIDO RISULTATO.

 

- SUL PIANO OPERATIVO SINDACALE:

 

OCCORRE PORRE ALLA NOSTRA ATTENZIONE ALCUNE INIZIATIVE PER DARE PIU' INCISIVITA' ALLE METODOLOGIE OPERATIVE DELL'INTERA FEDERAZIONE  E PER DARE UNA RISPOSTA PIU' TANGIBILE AI NOSTRI ISCRITTI, ATTRAVERSO UNA SERIE DI PROPOSTE COSI' RIASSUMIBILI ED OVVIAMENTE IMPLEMENTABILI:

 

§             PUBBLICAZIONE DI UN INSERTO MENSILE DELLA NOSTRA FEDERAZIONE NEL GIORNALE QUINDICINALE CONFSAL, PER DARE ORGANICITA', UNIVOCITA' E RILEVANZA ESTERNA ALLA NOSTRA INFORMAZIONE;

 

§             ISTITUZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE CONFSAL-FORM – UN SETTORE IN FORTE SVILUPPO NELLA CONFEDERAZIONE CHE DOVRA' VEDERCI FORTEMENTE IMPEGNATI PER I BENEFICI CHE NE POSSONO DERIVARE E NELLA QUALE DOVREMO ESSERE SICURAMENTE PIU' DIRETTAMENTE PARTECIPI;

 

§             PUBBLICAZIONE LIBRO CCNL – COMPARTO MINISTERI  2006-2009 – UN FIORE ALL'OCCHIELLO DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE ED UN SEGNALE TANGIBILE DI ATTENZIONE FORMATIVA E CULTURALE ANCHE NEI CONFRONTI DELLE NOSTRE STRUTTURE CENTRALI E PERIFERICHE PER L'AUSILIO INDIPENSABILE CHE NE DERIVA IN SEDE DI CONTRATTAZIONE.

 

CONCLUSIONI

 

        L'ANNO 2009, APPESANTITO DALLE GRAVI PREVISIONI DELLA PERSISTENTE CRISI FINANZIARIA ED ECONOMICA INTERNAZIONALE E QUINDI ANCHE DEL NOSTRO PAESE, SARA' DENSO DI AVVENIMENTI CHE INCIDERANNO FORTEMENTE ANCHE SULLO STATO GIURIDICO ED ECONOMICO DEI PUBBLICI DIPENDENTI, SUL PESO DEL SINDACATO NELLE RELAZIONI POLITICHE E SUI PREANNUNCIATI CAMBIAMENTI RADICALI DEGLI ASSETTI ISTITUZIONALI,  COSTITUZIONALI ED ORGANIZZATIVI DEL NOSTRO PAESE.

        IL QUADRO DELLA SITUAZIONE, DESCRITTO CON LA PRESENTE RELAZIONE, METTERA' A DURA PROVA LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE E POTRA' ESSERE SUPERATO SOLO CON IL CONSENSO CONVINTO DI TUTTI, CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA E TRASPARENTE DI CIASCUNO DI NOI, NELLA INELUDIBILE CONSIDERAZIONE CHE SOLO CON UNA EQUIPE, ANCHE DI POCHE UNITA', COESA E QUOTIDIANAMENTE PRESENTE, SI POTRANNO FRONTEGGIARE GLI IMPEGNI, COSI' DIVERSI ED IMPORTANTI, COSI' VARIEGATI E DIFFUSI, DESTINATI A MUTARE GLI ASSETTI ISTITUZIONALI E COSTITUZIONALI DEGLI ULTIMI DECENNI DEL NOSTRO PAESE.

 

LE LINEE RIVENDICATIVE ED OPERATIVE DELLA FEDERAZIONE RICHIEDONO ASSOLUTA CONDIVISIONE,  FORTE COERENZA E RIGOROSA DISCIPLINA PER IL CONSEGUIMENTO DEL SUCCESSO SINDACALE.

 

 

                                                           IL SEGRETARIO GENERALE Renato Plaja

 

ALLEGATO 1)

 

Sintesi d.d.l. Brunetta ottimizzazione P.A.

§         RIFORMA RAPPORTO LEGGE – CONTRATTI P.A.

§         MECCANISMI PREMIALI PER SINGOLI DIPENDENTI

§         PROGRESSIONE VERTICALE DI CARRIERA

§         COMPETENZA DELLA LEGGE E DELLA CONTRATTAZIONE

§         RIORDINO DELLA CONTRATTAZIONE IN COERENZA CON IL SETTORE PRIVATO

§         RIFORMA DELL'ARAN:

o        COSTITUZIONE DI UN ORGANISMO DI SUPPORTO E COLLABORAZIONE AI FINI DELLA VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLA P.A.;

o        RAFFORZAMENTO INDIPENDENZA DAI SINDACATI

o        RAFFORMANETO DEI COMITATI DI SETTORE

§         RIDUZIONE NUMERO COMPARTI ED AREE DI CONTRATTAZIONE

§         MODIFICAZIONE DELLA DURATA DEI CONTRATTI

§         RAFFORZAMENTO CONTROLLO CONTRATTI INTEGRATIVI

§         AGEVOLAZIONE MOBILITA', ANCHE VOLONTARIA PER RIDURRE CONSULENZE, COLLABORAZIONI, ECC., nonché QUELLA INTERCOMPARTIMENTALE;

§         RESPONSABILITA' DEL DIRIGENTE : NON E' QUELLA DI UN DATORE DI LAVORO MA DI UN SOGGETTO CHE ESERCITA I POTERI DEL DATORE DI LAVORO.

§         COLLOCAMENTO IN PENSIONE  - ANZIANITA' MASSIMA CONTRIBUTIVA DI 40 ANNI SOSTITUITA DA ANZIANITA' MASSIMA DI SERVIZIO EFFETTIVO DI 40 ANNI;

§         RELAZIONE DEL GOVERNO A PARLAMENTO E CORTE DEI CONTI SU ANDAMENTO SPESA RELATIVA ALL'APPLICAZIONE DEGLI ISTITUTI CONNESSI ALLE PREROGATIVE SINDACALI A FAVORE DEI DIPENDENTI DELLA P.A.

§         OBBLIGO DEL CARTELLINO IDENTIFICATIVO PER IL PERSONALE DI SPORTELLO E TARGHETTA SULLA SCRIVANIA;

§         VICEDIRIGENZA – RINVIO ALLA CONTRATTAZIONE;

§         CNEL RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO E GOVERNO SULLA

§         P.A. ED ARCHIVIO CONTRATTI;

§         CORTE DEI CONTI – NUOVI COMPITI E RIFORMA DELL'ORDINAMENTO

 

ALLEGATO N. 2

 

Sintesi del d.d.l. Sacconi su regolamentazione diritto di sciopero settore trasporti.

 

·         IL DISEGNO DI LEGGE E' DESTINATO AL SETTORE TRASPORTI IN CUI SONO PRESENTI 31 SIGLE SINDACALI;

·         NON E' ESCLUSO CHE POSSA IN FUTURO COSTITUIRE DA APRIPISTA PER UN ALLARGAMENTO AD ALTRI SETTORI PUBBLICI E PRIVATI;

·         POSSONO PROCLAMARE LO SCIOPERO I SINDACATI CHE HANNO NEL SETTORE PIU' DEL 50%;DI RAPPRESENTATIVITA';

·         I SINDACATI CHE NON RAGGIUNGONO TALE REQUISITO MA CHE POSSIEDONO PIU' DEL 20% DI RAPPRESENTATIVITA' DEVONO INDIRE UN REFERENDUM PREVENTIVO OBBLIGATORIO NEL QUALE HANNO CONSEGUITO UN VOTO FAVOREVOLE DI ALMENO IL 30 % DEI LAVORATORI INTERESSATI;

·         SCIOPERO VIRTUALE PER QUELLE CATEGORIE PROFESSIONALI CHE POSSONO DETERMINARE LA CONCRETA IMPOSSIBILITA' DI EROGARE IL SERVIZIO PRINCIPALE ED ESSENZIALE;

·         CONGRUA ANTICIPAZIONE DELLA REVOCA DELLO SCIOPERO PER ELIMINARE I PREGIUDIZI DELLA NOTIZIA DELLO SCIOPERO – C.D. EFFETTO ANNUNCIO;

·         RAREFAZIONE TRA UNA PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO E LA SUCCESSIVA;

·         ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER LE RELAZIONI DI LAVORO – SOSTITUTIVA DELL ATTUALE COMMISSIONE DI GARANZIA;

·         REVISIONE E POTENZIAMENTO DELLE SANZIONI;

·         RISCOSSIONE MEDIANTE RUOLO DELLE SANZIONI;

·         REDAZIONE DI UN TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DIRITTO DI SCIOPERO ENTRO DUE ANNI DALLA LEGGE DELEGA.

 

 

COLLOCAMENTO IN PENSIONE

DELLE DONNE NELLA P.A.

 

Come noto la Corte di Giustizia delle Comunità Europee nella sentenza del 13 novembre 2008 ha condannato la Repubblica italiana poiché la normativa sulle pensioni nel pubblico impiego realizza una discriminazione di genere prevedendo una diversa età per uomini e per donne (con la conseguenza di una diversa determinazione della pensione spettante) per il collocamento in pensione. Ciò è stato tradotto in Italia con l'idea di dover innalzare l'età pensionabile delle donne allo stesso livello degli uomini.

Nella riunione del Consiglio dei Ministri Europei del Lavoro, tenutasi a Bruxelles, il sottosegretario Viespoli, in sostituzione del Ministro Sacconi, ha chiesto ed ottenuto il rinvio ad aprile del termine ultimo del 13 marzo prossimo per adeguare la normativa italiana, previsto dalla sentenza della Corte del Lussemburgo.

Su tale questione, il Senato, nell'ambito della discussione in aula del il d.d.l. Comunitario 2008, non ha concesso alcuna delega al Governo per realizzare l'allineamento dell'età pensionabile tra uomini e donne nel pubblico impiego, in quanto proprio ieri è stato ritirato l'emendamento che fissava, secondo un principio di attuazione graduale della norma, un'età unica per andare in pensione sia per uomini che per donne compresa tra i 62 e i 67 anni.

Da più parti, durante i lavori, si è convenuto di non procedere in modo affrettato.

Ci auspichiamo che il Governo –come già assicurato dal Ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi- ricerchi la soluzione insieme alle parti sociali.

In ogni caso è opportuno che gli eventuali risparmi di spesa siano reinvestiti nel welfare familiare, attraverso il potenziamento degli asili nido ed  il riconoscimento di benefici di carriera e di retribuzione. A nostro giudizio dovrebbe essere riconosciuta l'agevolazione, da tempo richiesta dalla Confsal, per la fruizione degli anni di assenza legata alla crescita dei figli, attraverso la istituzione della banca del tempo, che consentirebbe il recupero a fine carriera degli anni di assenza dal servizio. (IL SEGRETARIO GENERALE Renato Plaja)