lunedì, marzo 09, 2009

COMUNICATO N. 11/09

TRA I CORRIDOI del  MIBAC,

si dicono diverse cose… che…  a giorni ne accadranno delle belle e… i risultati li vedremo a maggio, per poi, pentircene a giugno e settembre... tanto che se ci sarà un nuovo Ministro verrà riproposto un altro nuovo Regolamento di Ministero… quanto su Organici, Orari di apertura dei Musei e… TURISMO…

e Bye Bye DIRIGENTI

Dirigenti  CHE STANNO IN STAND-BY…

   CHE PARTONO

  E CHE  ENTRANO

 

Dirigenti  CHE ENTRANO

Assegnate le rispettive sedi ai vincitori del concorso di Dirigente Archivista, che di seguito indichiamo:

1 - TOCCAFONDI Diana,  Sovrintendenza Archivistica Toscana

2 - VITALI Stefano,  Archivio di Stato di Lucca

3 - GIANNETTO Maria,  Diritto D'autore – Roma

4 - FERRUZZI Ferruccio,  Archivio di Stato de L'Aquila

 

 

5 - TOSTI CROCE Mauro,  Archivio di Stato di Ancona

6 - PROCACCIA Micaela,  Sovrintendenza Archivistica Piemonte

7 - VANTAGGIATO Eugenia,  Archivio di Stato di Bari

8 - SAVOJA Maurizio,  Archivio di Stato di Parma

 

Nei prossimi giorni saranno assegnate anche le sedi ai vincitori del concorso di Dirigente Architetto, appena l'Ufficio Centrale del Bilancio del Mibac avrà restituito il relativo decreto di nomina, mentre entro giugno si conosceranno i vincitori dei concorsi per Dirigenti Amministrativi e Storici dell'Arte.

 

 

Dirigenti che partono

Tra questi ricordiamo quelli che oramai hanno raggiunto i 40 anni di anzianità contributiva ed i 65 anni di età e si ritrovano nell' applicazione della norma.

Infatti, la legge 133, la circolare del 'famoso' Brunetta, la n. 10 di attuazione dell'art. 72, a cui ha fatto seguito l'Atto d'indirizzo del Ministro Bondi del 14 gennaio 2009 (Circolare n. 39 dell'11 febbraio 2009) intervengono su diversi aspetti del rapporto di lavoro dei dipendenti Ministeriali e quindi, l'attuazione di tali atti

ha determinato che

l'Amministrazione ha avviato il procedimento per la risoluzione del rapporto di lavoro – per ora – nell'arco di 6 mesi a: 4 Direttori Generali, 1 Soprintendente Speciale  e  9  Dirigenti di seconda fascia

De Santis Bruno  (Presidente Secin)

Carini Paolo  (Direttore Regionale Marche)

Giacomazzi Alfredo  (Direttore Regionale Basilicata)

Sassano Raffaele  (Direttore Regionale Calabria)

Spinosa Nicola  (Soprintendente Speciale Polo Museale Napoletano)

 

Cavarra Angela Adriana (Biblioteca Casanatense – Roma)

Dall'Acqua Marzio  (Soprintendenza Archivistica di Bologna)

Dentoni Litta Antonio  (Servizio ispettorato)

Murtas Valentina  (Servizio Ispettorato)

Papaldo Serena  (Ist. Naz. per la Grafica – Roma)

Pastura Maria Grazia  (D.G. Archivi – Servizio II)

Ricci Aldo  (Archivio Centrale dello Stato – Roma)

Ventura Francesco  (D.G. Cinema – Servizio II)

Vinciguerra Rosa  (D.G. Beni librari)

 

 

Dirigenti  CHE STANNO IN STAND-BY…

Come sapete, la scorsa settimana, in occasione dell'approvazione della Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al C.N.E.L. (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) e alla Corte dei Conti, la norma che prevedeva ai fini della risoluzione dei rapporti di lavoro al raggiungimento di 40 anni di anzianità contributiva a prescindere dall'età e del servizio effettivo, è stata modificata 'in meglio', così correggendo: "…al raggiungimento di 40 anni di anzianità massima di servizio". Infatti, ora la legge dispone:

 

« 3.  Al comma 11 dell'articolo 72 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole: «dell'anzianità massima contributiva di 40 anni» sono sostituite dalle seguenti: «dell'anzianità massima di servizio effettivo di 40 anni».

Però, nei giorni scorsi, il Governo ha dichiarato che nel corso del Consiglio dei Ministri, probabilmente quello di venerdi prossimo od un'altro, modificherà la norma richiamata, riportandola di nuovo ed effettivamente all'anzianità massima contributiva di 40 anni.

Ovviamente, adesso occorre aspettare le vere decisioni del Consiglio dei Ministri, poiché, come potete immaginare, in queste ore esiste una processione di Direttori Generali, Capi Dipartimento, Segretari Generali presso i membri del Governo per non far modificare la legge approvata la settimana scorsa.

Tuttavia se la norma ripristinerà effettivamente i 40 anni di anzianità contributiva l'impatto che ci sarà nel Mibac riguarda molti altri Dirigenti (l'elenco è meramente indicativo) quali:

Malara Bruno  (Direttore Regionale Liguria)

Marchetti Luciano  (Direttore Regionale Lazio)

Pittarello Liliana  (Direttore Regionale Piemonte)

Guzzo Piero  (Soprintendente Soprintendenza Speciale Napoli –Pompei)

Napoleone Laura  (Dirigente Generale di Staff)

Proietti Giuseppe  (Segretario Generale)   in tal caso la norma verrebbe non applicata in ragione

      dell'incarico fiduciario connesso al perdurare dell'incarico del Ministro

Andreassi Giuseppe  (Sopr. Beni Archeologici di Taranto)

Arduini Franca  (Biblioteca Mediceo-Laurenziana – Firenze)

Cuffaro Lea  (Archivio di Stato di Arezzo)

Cutini Clara  (Archivio di Stato di Perugia)

De Divitiis Maria Rosa  (Archivio di Stato di Napoli)

Ferrai Cocco Ortu Marinella  (Archivio di Stato di Cagliari)

Fornari Scianchi Lucia  (Sopr. P.S.A.E. di Parma)

Giacobello Bernard Giovanna  (Biblioteca Universitaria di Genova)

Giannone Francesco  (Ispettorato)

Malchiodi Guglielmo  (Sopr. B.A.P.  di Pisa - Livorno)

Migliardi O'Riordan Giustiniana  (Soprintendenza Archivistica di Venezia)

Monti Guglielmo  (Sopr. B.A.P. di Trieste)

Nava Maria Luisa  (Sopr. Beni Archeologici di Salerno e Avellino)

Prunai Maria  (Biblioteca Marucelliana – Firenze)

Spantigati Carla Enrica  (Sopr. P.S.A.E. di Torino)

 

 

 

A presto per altre novità…

Cordiali saluti,

LA SEGRETERIA NAZIONALE
 

 

venerdì, marzo 06, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 05 marzo 2009

Stralcio dal notiziario Confsal n.38-09:

 

«LA CONFSAL A PALAZZO CHIGI

 

Oggi, alle ore 17,30, la Confsal congiuntamente alle altre Parti Sociali più rappresentative del Paese, incontrerà il Governo che ha promosso una riunione "con riferimento all'intesa sottoscritta il 22 gennaio e all'impegno assunto per un'ulteriore consultazione prima delle deliberazioni del CIPE".

Nell'incontro verranno esaminate le problematiche afferenti le "Politiche per l'economia sociale di mercato".

Sugli esiti della riunione saranno inviate ulteriori informazioni.

 

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi

 

 

Dal notiziario Confsal n.39-09 del 4 marzo 2009:

 

VISITA DI CONTROLLO DEI DIPENDENTI IN MALATTIA

Parere del Consiglio di Stato- Sez. III - del 16 dicembre 2008 n. 3991/08

Il Consiglio di Stato, con il parere n. 3391/08 ha ritenuto legittima la decurtazione economica del trattamento economico disposta dall'Amministrazione, in applicazione dell'art. 5, comma 14, del D.L. 12 settembre 1983 n. 463, convertito nella L. 11 novembre 1983 n. 638 (secondo cui "qualora il lavoratore, pubblico o privato, risulti assente alla visita di controllo senza giustificato motivo, decade dall'intero trattamento economico per l'intero periodo sino a dieci giorni e nella misura della metà per l'ulteriore periodo, esclusi quelli di ricovero ospedaliero o già accertati da precedente visita di controllo"), nei confronti di un dipendente che sia risultato assente in occasione della visita medica di controllo, a nulla rilevando che l'assenza sarebbe stata giustificata dall'esigenza del dipendente stesso di recarsi presso lo studio del medico curante proprio durante la "fascia di reperibilità", nel caso in cui il dipendente non abbia provato né l'effettivo orario di visita, né la sussistenza di situazioni cogenti che gli rendevano impossibile recarsi dal medico curante in fasce orarie diverse da quelle di reperibilità e neppure l'esistenza di uno stato patologico tale da richiedere una visita medica urgente che giustificasse l'allontanamento dal proprio domicilio.

 

GIURISDIZIONE IN MATERIA DI CONCORSI INTERNI

 

Corte di Cassazione, sez. Unite civili - sentenza 9 febbraio 2009 n. 3055

La giurisdizione del giudice amministrativo in materia di concorsi non solo sussiste per le controversie relative a concorsi aperti a candidati esterni (la possibilità di vincitori "esterni" da assumere priva di rilevanza la partecipazione anche di soggetti già dipendenti della P.A.. - cd. concorsi misti - restando ascritta la procedura, unitariamente considerata, ai concorsi pubblici di cui all'art. 97 Cost. e D.Lgs. n. 165 del 2001, art. 35), ma si estende ai concorsi per soli candidati interni indetti per il passaggio da un'area funzionale ad un'altra (pure in questo caso non rileva la natura "mista", cioè la partecipazione anche di dipendenti già inquadrati nell'area superiore); di conseguenza, la giurisdizione del giudice ordinario nelle controversie concorsuali si atteggia come residuale, in quanto relativa ai concorsi per soli candidati "interni" che comportino progressione nell'ambito della medesima area professionale. La pretesa allo "scorrimento" della graduatoria di concorso si colloca, di per sè, fuori dell'ambito della procedura concorsuale ed è conosciuta dal giudice ordinario quale controversia inerente al "diritto all'assunzione", salva la verifica del fondamento di merito della domanda, esulante dall'ambito delle questioni di giurisdizione.

Rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo in materia di concorsi la controversia relativa ad una delibera con la quale la P.A., piuttosto che utilizzare una graduatoria di concorso ancora valida ed efficace, ha stabilito di coprire i posti vacanti e disponibili mediante un concorso interno. In tal caso, infatti, la controversia ha come oggetto il controllo giudiziale sulla legittimità dell'esercizio del potere autoritativo di bandire un concorso interno per la progressione a categoria diversa e superiore rispetto a quella di inquadramento dei dipendenti. Ne discende l'appartenenza alla categoria degli interessi legittimi delle situazioni giuridiche soggettive dedotte in giudizio, la cui tutela è demandata al giudice cui spetta il controllo del potere amministrativo ai sensi dell'art. 103 Cost..

 

TRASPORTO ALUNNI DISABILI

 

Corte di Cassazione, Sez. Unite Civili - Ordinanza 9 febbraio 2009 n. 3058

Rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo una azione con la quale i genitori esercenti la potestà su di un minore portatore di handicap hanno chiesto nei confronti di un Comune il riconoscimento del diritto al trasporto gratuito del proprio figlio, dalla abitazione alla scuola e la condanna del Comune stesso ad assicurare tale trasporto, con idoneo mezzo, nonchè al risarcimento del danno. Tale controversia, infatti, rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, sia perchè la posizione del disabile è di interesse legittimo, non lamentandosi la lesione del diritto allo studio, ma della mancata attivazione di un mezzo di trasporto idoneo, la quale investe valutazioni degli interessi coinvolti e delle disponibilità finanziarie, sia perchè in ogni caso si versa in ipotesi di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 33 del D.Lgs. n. 80 del 1998.

Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi

 

venerdì, febbraio 27, 2009

Bollettino sindacale del 27-02-09

Stralcio dai notiziari Confsal n.34 e 35-09

 

DECRETO-LEGGE ANTIVIOLENZA

 

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2009, il decreto-legge n. 11 del 23 febbraio 2009, contenente misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori. Il decreto inserisce nell'ordinamento il reato di stalking, che sanziona  gli episodi di molestie e minacce reiterate prima che possano degenerare in condotte più gravi; le pene vanno da sei mesi a 4 anni, con aggravanti se il reato è commesso da un ex partner o marito o ai danni di soggetti particolarmente deboli. La vittima potrà inoltre rivolgersi al questore che può 'ammonire' il colpevole, ed è previsto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Tra le altre novità introdotte, l'obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per reati particolarmente gravi (violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile e pedopornografia, turismo sessuale), nonché l'esclusione dei benefici dell'affidamento in prova e della semilibertà per i condannati.

 

EQUIPOLLENZA DEI TITOLI DI STUDIO

 

Consiglio Di Stato, Sez. V - Sentenza 17 febbraio 2009 n. 865

Il consiglio di Stato ha ritenuto  legittimo il provvedimento di esclusione di un soggetto da un concorso pubblico per l'assunzione alle dipendenze della P.A., motivato con riferimento al difetto del possesso del titolo di studio espressamente richiesto dalla lex specialis, nel caso in cui non esista alcuna legge od alcun provvedimento amministrativo a carattere generale che abbia sancito la equipollenza del diploma di laurea richiesto dal bando, con quello effettivamente posseduto dal soggetto escluso dal concorso. Nel caso di specie, l'interessato era in possesso della laurea in matematica con indirizzo numerico, mentre il bando di selezione richiedeva espressamente e alternativamente, ai fini della partecipazione, la laurea in informatica, fisica ed ingegneria informatica. I giudici amministrativi hanno precisato che, in materia di concorsi finalizzati all'accesso a posti di pubblico impiego, la esclusione del candidato dal concorso, per mancanza dei requisiti previsti dal bando, non è normalmente provvedimento che consegue ad un sub-procedimento avente connotati di autonomia e specialità rispetto all'unico procedimento concorsuale finalizzato alla selezione dei vincitori; di guisa che non è configurabile di norma un autonomo incombente partecipativo a carico della amministrazione procedente. Da tanto discende che nessun onere di comunicazione di avvio del procedimento può profilarsi, ex art. 7 L. 241/90, in relazione alla esclusione di un soggetto dalla selezione pubblica per la riscontrata carenza di un requisito partecipativo.

 

LA FALCRI ADERISCE ALLA CONFSAL

 

Il Segretario Generale della Confsal ha partecipato ai lavori del Consiglio Nazionale della FALCRI – Federazione Autonoma Lavoratori del Credito e del Risparmio Italiani – tenutosi a Peschiera del Garda.

All'ordine del giorno anche l'adesione alla Confsal che è avvenuta con voto unanime del Consiglio Nazionale.

Si riporta, di seguito, il Comunicato Stampa congiunto diramato ieri, 25 febbraio, al termine dei lavori:

 

LA FALCRI, SINDACATO AUTONOMO DEI BANCARI,

ENTRA NELLA CONFSAL

 

Peschiera del Garda, 25 febbraio. E' arrivata al termine della tre giorni del Consiglio nazionale della Falcri – lo storico sindacato autonomo presente da 60 anni nel mondo del credito – la notizia dell'adesione alla Confsal, la maggiore confederazione italiana dei sindacati autonomi e la quarta in assoluto.

 "I problemi del mondo del lavoro sono ormai trasversali e non vanno affrontati in un'ottica ristretta e settoriale - ha dichiarato il segretario generale Falcri, Aleardo Pelacchi -. Questa consapevolezza ci ha portato ad aderire alla Confsal con cui condividiamo obiettivi e valori, in primis la difesa dell'autonomia sindacale, condizione essenziale per un serio impegno dalla parte dei lavoratori".

"In questo momento di crisi, è il mondo del lavoro – ha proseguito Pelacchi - a correre il rischio di pagare, ancora una volta, il prezzo più alto in termini di tagli alle retribuzioni, licenziamenti, cassa integrazione, scarsa e precaria occupazione per i giovani. Nel settore del credito, il prezzo per i lavoratori sarebbe ancora più alto perché particolarmente ingiusto, data la responsabilità pesantissima proprio dei vertici del settore".

Marco Paolo Nigi, segretario generale Confsal, ha dichiarato: "La nostra alleanza poggia su valori saldi: l'autonomia sindacale, la dignità del lavoratori che rappresentiamo, il rispetto per i nostri interlocutori, la trasparenza dei dati sui nostri iscritti. Sono parole dette molto spesso, ma per noi, che non ci appoggiamo né a ideologie né a partiti, e tanto meno a compagnie di giro politico-mediatiche, sono il fondamento stesso dell'esperienza. Ci aspetta una grande sfida: il sindacato o sarà autonomo o, nel giro di poco tempo, non sarà. Quantomeno non sarà più sindacato".

Con l'adesione della Falcri (più di 20.000 iscritti e firmataria dei relativi contratti di comparto) la Confsal si rafforza sia per rappresentatività sia per prestigio, in particolare nel settore bancario dove conta anche la Falbi-Confsal, sindacato maggioritario in Banca d'Italia. .(Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi)»

giovedì, febbraio 26, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 25-febbraio-2009

DDL BRUNETTA: E' LEGGE

 

Il disegno di legge A/S 847, dopo essere stato approvato dalla Camera (A/C 2031) con modificazioni del testo originale, è tornato al Senato per la definitiva approvazione, avvenuta questa mattina con 154 voti favorevoli e uno contrario e con l'astensione dell'opposizione.

Avevamo dato conto delle importanti novità introdotte dal DDL nell'ambito sia della contrattazione che del lavoro pubblico, in precedenti comunicati della Federazione Confsal-Unsa ai quali si rimanda (vedi sito internet www.confsal-unsa.it i n. 51 del 16.02.09; n. 43 del 10.02.09; n. 7 del 9.01.09; n. 245 del 26.11.089.

Nei prossimi due mesi, il tempo necessario secondo le previsioni del Ministro Brunetta, saranno emanati i decreti attuativi per realizzare la riforma della Pubblica Amministrazione contenuta nella norma, che si riferisce alla modifica dei rapporti tra norme di legge e norme derivate dalla contrattazione, alla riforma dell'Aran, all'istituzione di un'autorità per la valutazione dell'efficienza della P.A., alla dirigenza, ai doveri dei dipendenti pubblici, ecc. (Il Segretario Generale Renato Plaja)

 

 

GARANTITA  PENSIONE MINIMA IN CASO DI CONGUAGLIO FISCALE

 

Con nota operativa n.4 del 5/2/09  l'INPDAP ha comunicato che dal 2008, nel caso di conguaglio fiscale a debito del pensionato e, qualunque sia la somma da trattenere, la pensione erogata non potrà essere mai inferiore ad €.458,20, e cioè alla pensione minima.

Questa nuova procedura si è resa necessaria in quanto fino ad ora molti pensionati, in sede di conguaglio fiscale passivo, si erano visti decurtare l'intera pensione per una o più mensilità, lasciando l'ignaro pensionato senza alcun sostentamento economico. È recente il caso di una pensionata che si è vista attribuire una pensione di soli 2 €.

In pratica, con la suddetta nuova procedura, l'INPDAP, in caso di conguaglio fiscale a carico del pensionato, potrà prelevare solo le somme che eccedono la pensione minima di €.458,20, per tutti i mesi necessari ad estinguere il debito fiscale.

La rateizzazione sarà effettuata da Marzo a Dicembre 2009 con la maggiorazione degli interessi dello 0,50% al mese.

L'INPDAP, qualora il debito fiscale non si estingua entro Dicembre 2009, si riserva di richiedere al pensionato il saldo entro il 15 gennaio 2010.

Se, però, il pensionato percepisce una pensione inferiore a quella minima, ed è il caso di circa 4 mila pensionati, l'INPDAP tratterrà un quinto di detta pensione, rateizzando sempre la somma dovuta con gli interessi mensili dello 0,50% .

Nel caso in cui intervenga la cessazione della corresponsione della pensione sulla quale la rateizzazione è ancora in corso, il debito residuo sarà comunicato agli eredi, i quali saranno chiamati ad estinguerlo entro il 15 gennaio 2010. (Il Segretario Generale Renato Plaja)

 

 

Dal notiziario Confsal n. 33-2009 del 23.02.2009:

 

NOTIZIE DALLA CESI

 

Giovedì 19 febbraio si è tenuta a Lussemburgo la prima riunione della Presidenza della CESI – Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti – dopo la celebrazione del 5° Congresso svoltosi a Bruxelles nei giorni 1 e 2 dicembre 2008.

Per la Confsal ha partecipato alla riunione il Segretario Generale nella sua qualità di Vicepresidente.

All'ordine del giorno, in particolare, i rapporti dei Presidenti e del Segretario Generale sull'attuale momento politico-sindacale. Nei rapporti in questione sono state analizzate le problematiche connesse con la crisi economico-finanziaria ed i riflessi negativi della stessa sul lavoro e sui lavoratori.

La Presidenza ha, inoltre, approvato il bilancio consuntivo 2008 ed ha preso atto dei progressi registrati dal gruppo di lavoro sulla revisione dei regolamenti interni della CESI. A latere dei lavori, la Presidenza ha, inoltre, partecipato alla riunione del Consiglio di Amministrazione dell'Accademia Europa: ha eletto il nuovo Presidente, ha apprezzato le relazioni sui programmi operativi 2009 e 2010, ha approvato i bilanci 2008 (consuntivo) e 2009 (preventivo).(Il Segretario Generale, Prof. Marco Paolo Nigi)»

venerdì, febbraio 20, 2009

comunicato n. 11/09

ELEZIONI CONSIGLIO SUPERIORE:

PREVALE L' ASTENSIONISMO!

 

 

L'impegno che ci siamo assunti nell'appena conclusa campagna elettorale del Consiglio Superiore, era quello di invitare i lavoratori ad astenersi dal voto, quale segno di protesta contro le politiche nefaste dei sindacati confederali, sindacati pseudo - autonomi e quelli cosiddetti di ultrasinistra, che per anni si sono serviti della fiducia dei lavoratori per il raggiungimento di scopi politici e logiche di potere.

Infatti, il primo elemento che è emerso da quest'ultima tornata elettorale è l'altissima percentuale di astensionismo che trova forte motivazione non solo nell'invito da noi rivolto, ma soprattutto nella completa sfiducia verso i sindacati confederali che operano all'interno del MiBAC, i quali nel corso di questi anni hanno prodotto una serie di guasti indescrivibili che hanno mortificato e privato di dignità i lavoratori, dal momento che non si è mai addivenuti ad una vera e propria perequazione in busta paga, ad una reale e sostenibile riqualificazione per tutti, ad un effettivo incremento delle risorse finanziarie del salario accessorio, nonché alla completa salvaguardia delle attività proprie del Dicastero, contro le privatizzazioni ed esternalizzazioni selvagge.

Ringraziamo pertanto chi ha inteso seguire la nostra linea politica di astensionismo strategico.

Il non voto ha fatto, in quest'occasione, più clamore del voto stesso. Ciò significa che ancora una volta il nostro sindacato ha visto bene e non si è mischiato nelle logiche di spartizione e di potere del Palazzo, ma semplicemente ha voluto dare un rapporto di continuità alla lotta per i diritti dei lavoratori e il rafforzamento della democrazia sindacale.