
sabato, giugno 03, 2006
Sanità, corsa contro il tempo per gli aumenti

mercoledì, maggio 10, 2006
Giorgio Napolitano è il Capo dello Stato

venerdì, aprile 14, 2006
COMUNICATO STAMPA: SIMONE GARGANO, CAPOGRUPPO REGIONALE DEI POPOLARI UDEUR, LASCIA IL PARTITO

Alla luce delle incredibili, gravi e artatamente fantasiose accuse mosse alla mia persona dallo pseudo Segretario regionale del Partito e, nella convinzione che la ricerca di “colpevoli” ai quali addebitare l’insuccesso elettorale vada individuata in tutt’altra direzione, ritengo opportuno rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da Capogruppo e da iscritto ai Popolari Udeur del Lazio. Consiglio il Segretario Nazionale On. Clemente Mastella a valutare meglio le persone alle quali affidare il futuro del partito, perché con “questi santi non si và in paradiso”. Confermo la mia collocazione e quella degli amici che mi vorranno seguire nell’area di Centrosinistra “senza se e senza ma”, convinto che il nostro contributo sarà sicuramente utile al futuro Partito Democratico. Roma, 14 Aprile 2006
giovedì, aprile 13, 2006
La querelle sui brogli nei bunker della Cassazione. Decisione entro Pasqua

Roma, 13 aprile 2006 - Tutta la polemica sui presunti brogli e le irregolarità elettorali finisce in tribunale. I magistrati e le Corti d'Apello decideranno entro stasera sulle schede dubbie. Poi, sulle espressioni di voto non ancora assegnate toccherà deliberare all'Ufficio elettorale della Corte di Cassazione. Le schede si stanno accumulando al secondo piano del Palazzaccio e nei bunker arrivano anche i verbali delle votazioni dalle oltre 60mila sezioni elettorali. Berlusconi strepita, Prodi risponde piccato, ma intanto lo scrutinio della verità dovrebbe iniziare domani e concludersi entro Pasqua. Scrutinio della verità perchè sarà la Cassazione e il magistrato Giovanni Paolini a proclamare gli eletti della XV Legislatura. Intanto il servizio elettorale del ministero dell'Interno ha chiuso la sua missione e sta smobilitando. Pisanu ha dichiarato seraficamente che "la percentuale di voti non validi è diminuita fino al 66%".BERLUSCONI: "BROGLI". PRODI: "VADA A CASA"Ma tutto questo al momento non basta a placare le ire del premier. "Tanti brogli: sono fiducioso, il risultato deve cambiare...". Così si è espresso il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti uscendo da Palazzo Chigi. "Ma più che equamente divisi, sono brogli unidirezionali, assolutamente unidirezionali", ha aggiunto Berlusconi. Il premier ha chiarito di "averne parlato con il Capo dello Stato" nel suo colloquio di ieri sera. "Ci sono i verbali di 60 mila sezioni da verificare, uno per uno", ha aggiunto il premier, sottolineando che "il risultato deve cambiare perché ci sono brogli a non finire in diversi posti in tutta Italia. E questo emerge da cose precise. Pensavate di esservi liberati di me?". Prodi ha risposto a stretto giro di posta da Bologna: "Berlusconi continua a gettare veleno anche dopo la sconfitta. Dovrebbe andare a casa".IL LEADER DELL'UNIONE: "GOVERNO ENTRO MAGGIO""C'e' una maggioranza chiara. La legge elettorale non l'abbiamo fatta noi ma l'abbiamo subita e ci ha
fatto vincitori chiari, ora faremo il nostro governo entro maggio". E poi: "Non ci saranno dimissioni anticipate di Ciampi''. Lo dice il leader dell'Unione Romano Prodi a Ss Apostoli dopo un colloquio al Quirinale con il capo dello Stato. Prodi dice che il colloquio ''e' andato molto bene''. Secondo la scaletta temporale discussa assieme a Carlo Azeglio Ciampi, l'incarico per il nuovo governo dovrebbe arrivare nella prima metà di maggio. Ancora incertezza invece sulla questione del secondo mandato del presidente della Repubblica. Prodi ha spiegato di non averne ancora parlato con il diretto interessato. Il professore ha poi spiegato di voler ridurre il cuneo fiscale di 5 punti entro un anno."VIA LE TRUPPE DALL'IRAQ""Ritireremo le nostre truppe dall'Iraq in accordo innanzitutto con il governo di Bagdhad ed invieremo un contingente civile per aiutare la ricostruzione delle infrastrutture e delle istituzioni irachene'', ha detto invece Prodi in un articolo per 'Le Monde', nel quale osserva che ''l'intervento in Iraq era ingiusto ed ingiustificato". Ma poi ha precisato: "Con gli Usa vogliamo mantenere un rapporto onesto e leale".

(Romaone)
giovedì, settembre 15, 2005
LA TUTELA DELLE PERSONE CON HANDICAP E LE LACUNE DELL’ ATTUALE NORMATIVA

Nel caso specifico, una lavoratrice aveva chiesto all’INPS di poter fruire del congedo straordinario della durata di due anni, previsto dall’art. 42, quinto comma del decreto legislativo 26 marzo 2001, per poter prestare assistenza al fratello convivente, portatore di handicap grave.
L’ interessata aveva precisato che suo padre era deceduto e che sua madre era affetta da invalidità totale, con diritto all’indennità di accompagnamento.
Purtroppo la normativa in questione prevede il diritto, per il fratello o la sorella del soggetto portatore di handicap, al congedo straordinario, solo nel caso di decesso di entrambi i genitori.
Per questo motivo l’I.N.P.S. aveva rigettato la domanda e anche il Tribunale di Vercelli, chiamato a dirimere la questione, aveva ritenuto valide le tesi dell’I.N.P.S..
Successivamente, la Corte d’appello di Torino ha sollevato la questione di illegittimità costituzionale, per contrasto con l’art. 3 della Costituzione, della norma di legge in discorso rilevando che l’art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, regola in modo differente situazioni simili.
La Corte Costituzionale con sentenza n. 233 del 16 giugno 2005, ha ritenuto la questione fondata e ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 nella parte in cui non prevede il diritto di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi con soggetto con handicap in situazione di gravità a fruire del congedo ivi indicato, nell’ipotesi in cui i genitori siano impossibilitati a provvedere all’assistenza del figlio handicappato perché totalmente inabili”.
Questa Sentenza è una conferma dell’estrema lacunosità di questa normativa, piena di carenze e contraddizioni che, nata per tutelare le persone affette da handicap, si è dimenticata proprio dei diretti interessati.
Infatti, i possibili fruitori del congedo straordinario biennale sono, secondo il legislatore, una cerchia ristrettissima di persone e se la ratio è quella di rendere compatibile l’attività lavorativa del soggetto portatore di handicap grave con la tutela della sua salute, è impensabile che, per arrivare a quest’obbiettivo, ci si discosti da quanto previsto dalla Legge 5 Febbraio 1992, n.104 (LEGGE-QUADRO PER L''ASSISTENZA, L'INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE).
Infatti, l’articolo 33 della Legge 104/92, in tema di agevolazioni individua i destinatari proprio nel genitore, il familiare lavoratore e, naturalmente, la persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità.
Inoltre, altra cosa grave e purtroppo passata quasi inosservata, l’articolo 33 della Legge 104/92 è stato modificato dall’'art. 19 della Legge n. 53/2000 e, pertanto, mentre la normativa precedente prevedeva per il lavoratore con handicap grave, la possibilità di usufruire, nel corso del mese lavorativo, di due ore di permesso giornaliero e tre giorni di permesso mensile, adesso, in base alla nuova normativa, ne può usufruire alternativamente ovvero, così com’è stato interpretato dall’INPS e dall’INPDAP, se un lavoratore con handicap grave un mese decide di usufruire delle due ore di permesso orario giornaliero, non può, nel corso dello stesso mese, usufruire dei tre giorni di permesso retribuito.

Purtroppo quest’orientamento legislativo, invece che dare maggiori diritti a cittadini svantaggiati, preferisce togliergli quelle poche agevolazioni che sono state create proprio per favorirne l’integrazione sociale.
E’ auspicabile che quanto prima il legislatore si renda conto di quest’amara realtà e modifichi le due norme dando nuovamente il diritto, al lavoratore in condizioni di handicap grave di usufruire, nel corso dello stesso mese lavorativo, sia delle due ore di permesso retribuito giornaliero, che dei tre giorni di permesso mensile e, per quanto riguarda il congedo straordinario biennale, sia data la possibilità di usufruirne innanzitutto al soggetto interessato, ovvero il lavoratore portatore di handicap grave, nonché ai familiari a lui più vicini, come ad esempio il coniuge.
Sarebbe finalmente una vittoria del buon senso e della concreta solidarietà a beneficio delle persone handicappate e dei propri familiari, utile anche a quella parte di mondo politico che, occupandosi di tali problematiche, riacquisterebbe maggiore credibilità.
Stefano Innocentini: n. 36 del 15 settembre 2005, settimanale "Società - Cultura - Lavoro" della Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori . CONF.S.A.L.
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