mercoledì, gennaio 14, 2009

LAVORO - SETTIMANA CORTA

I sindacati hanno chiesto la convocazione di un tavolo anticrisi per individuare una strategia generale operativa comune con il precipuo scopo di difendere i posti di lavoro.

In questa ottica è emersa in queste settimana l'ipotesi di introdurre la settimana corta nella filosofia di lavorare meno, lavorare tutti, quale strumento di solidarietà per chi è destinato a perdere il posto di lavoro, come, ad esempio, tanti lavoratori precari o dipendenti di piccole e medie imprese.

Pertanto nel settore privato l'idea non è tutta da respingere a priori perché, in momenti di crisi profonda ed eccezionale, lo strumento della solidarietà, cioè dei contratti di solidarietà, può trovare maggiore consenso condiviso.

Questa soluzione dal punto di vista etico sociale è più positiva rispetto alla normativa attuale che vede la corresponsione della indennità di disoccupazione a chi non lavora, richiedendo un grande impegno di spesa per la copertura sociale a carico di tutta la collettività.

La settimana corta avrebbe il vantaggio di ridurre questa copertura sociale limitatamente a quella parte differenziale del salario, non retribuita per via dell'applicazione del nuovo modello di lavoro.

In altri Paesi europei la modifica della durata del lavoro settimanale sta trovando un apprezzabile consenso.

 

 

             Cordialità e saluti.

 

                                                                                              IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                                              Renato Plaja

RIFORMA DEL MODELLO CONTRATTUALE

Più volte nei nostri comunicati abbiamo affrontato il tema della riforma del modello contrattuale, tenuto conto che l'attuale disciplina, che risale all'accordo del 23 luglio 1993, non è stata, e non lo è ancor più oggi, in grado di dare una adeguata risposta ai fini delle difesa del potere di acquisto dei salari in sede di definizione degli accordi contrattuali.

Ci sono sul tappeto due importanti convocazioni che riguardano la definizione del nuovo modello contrattuale e l'apertura di un tavolo sulla crisi economica e finanziaria che attraversa il Paese.

Sulla riforma del modello contrattuale spingono i sindacati che negli ultimi tempi hanno sottoscritto insieme molti accordi (Cisl-Uil-Confsal), senza aver potuto registrare il consenso della CGIL che, ferma su posizioni prevalentemente ideologiche, programma nuovi scioperi per il mese di febbraio, invece di dialogare per raggiungere accordi.

Eppure su molti punti delle contrattazioni svolte lo scorso anno sono state valutate soluzioni condivise, come l'esigenza di un contratto unico pubblico e privato con le diverse necessarie specificità; la triennalità della durata dei contratti sia normativi che economici; il ridimensionamento delle competenze del contratto nazionale; la contestuale rivalutazione della contrattazione integrativa quale sede più idonea a definire il salario della produttività;   altre ipotesi volte a recuperare il potere di acquisto del salario.

Purtroppo le resistenze continuano a ritardare le conclusioni per il passaggio alla fase operativa, per cui il Ministro Brunetta sta preparando un testo, che dovrebbe rassegnare quanto prima ai sindacati, per definire un modello contrattuale per il pubblico impiego da confrontare ed omogeneizzare con quello privato dove, pur essendo le difficoltà da smussare più rilevanti, sono da registrare le chiusure di cinque accordi di categoria su otto.

Sul tavolo richiesto dai sindacati per concordare le misure anticrisi, il Ministro Sacconi ha mandato segnali di possibili aperture alle parti sociali e alle regioni in ordine alla definizione di un contratto collettivo unico, alla estensione degli ammortizzatori sociali anche ai precari, ai dipendenti di impresa inferiore a 15 dipendenti, ai lavoratori del terziario, apprendisti, interinali e collaboratori a progetto, ad un ampliamento dei corsi di formazione, ai contratti di solidarietà, e, dulcis in fundo, alla settimana corta.

Dare contenuto definitivo a tutte queste problematiche sarà una impresa ardua ma di grande valore strategico per superare la grave crisi economica che da più parti viene annunciata per l'anno 2009.

           

          Cordialità e saluti.

                                                                                              IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                                              Renato Plaja

PAGAMENTI RINNOVI CONTRATTUALI

I pagamenti degli aumenti relativi ai CCNL dei comparti Ministeri e Agenzie fiscali, rinnovati nella prima quindicina di dicembre 2008, dovrebbero essere erogati nella busta paga di gennaio, mentre quelli dei comparti Scuola e Parastato, rinnovati nella seconda quindicina, potrebbero slittare al successivo mese di febbraio, a causa dei tempi richiesti dalle procedure di liquidazione.

         

   Gli aumenti, come già riferito nei precedenti comunicati, saranno all'incirca della seguente misura:

COMPARTO MINISTERI:

- ANNO 2009 - aumento lordo mensile medio   € 70

COMPARTO AGENZIE FISCALI:

            - ANNO 2009 - aumento lordo mensile medio   € 78

COMPARTO SCUOLA:

            - ANNO 2009 - aumento lordo mensile medio   € 77,5 per il personale docente

                                               "           "       "           "          € 55,4 per il personale Ata

COMPARTO ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI:

            - ANNO 2009 - aumento lordo mensile medio    € 78

 

A parte vanno considerati gli importi relativi all'indennità di vacanza contrattuale del 2008, nonché le quote destinate alla produttività.

            Per i comparti Ministeri e Agenzie fiscali occorre tenere conto che dal 1° gennaio 2009 scattano i tagli, previsti dal legge di conversione 133/08, delle risorse relative rispettivamente ai Fondi Unici di Amministrazione e quelle relative alle leggi speciali utilizzati per la produttività.

            Queste risorse tagliate, complessivamente pari a 720 milioni di euro, dovranno essere restituite entro il 30 giugno p.v., a seguito del protocollo d'intesa firmato con il Governo il 30 ottobre da Cisl – Uil – Confsal, oltre Ugl e Usae.

 

             Cordialità e saluti.

 

                                                                                              IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                                              Renato Plaja

martedì, dicembre 23, 2008

comunicato unsa 269-2008

                                   FINANZIARIA 2009 IN CORSO DI PUBBLICAZIONE SULLA G.U.

TUTTO IL PUBBLICO IMPIEGO NELL'ART. 2.

 

COMMA 27: RINNOVO CONTRATTI

"Per il biennio 2008-2009, in applicazione dell'articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale, in aggiunta a quanto previsto dall'articolo 3, comma 143, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, sono quantificati complessivamente in 1.560 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009."

 

COMMA 32: TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO

"A decorrere dall'anno 2009 il trattamento economico accessorio dei dipendenti

delle pubbliche amministrazioni è corrisposto in base alla qualità, produttività e capacità innovativa della prestazione lavorativa utilizzando anche le risorse finanziarie di cui all'articolo 61, comma 17, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133."

 

COMMI 33 E 34: RISORSE CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA

Comma 33

"La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica e il Ministero dell'economia e delle finanze verificano periodicamente, con cadenza semestrale, il processo attuativo delle misure di riorganizzazione e di

razionalizzazione delle spese di personale introdotte dal decreto- legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, allo scopo di riscontrare l'effettività della realizzazione dei relativi risparmi di spesa. Ove in sede di verifica venga riscontrato il conseguimento di economie aggiuntive rispetto a quelle già considerate ai fini del miglioramento dei saldi di finanza pubblica o comunque destinate a tale scopo in forza di una specifica prescrizione normativa, con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono definiti i limiti percentuali e le modalità di destinazione delle predette risorse aggiuntive al finanziamento della contrattazione integrativa delle amministrazioni indicate nel comma 5, o interessate all'applicazione del comma 2, dell'articolo 67 del citato decreto-legge n. 112 del 2008. La presente disposizione non si applica agli enti territoriali e agli enti, di competenza regionale o delle province autonome di Trento e di Bolzano, del Servizio sanitario nazionale.

 

Comma 34

"Ai sensi e con le modalità di cui al comma 33, nel quadro delle generali compatibilità economico-finanziarie, può essere, altresì,devoluta al finanziamento della contrattazione integrativa delle amministrazioni ivi indicate una quota parte delle risorse eventualmente derivanti dai risparmi aggiuntivi rispetto a quelli già considerati ai fini del miglioramento dei saldi di finanza pubblica o comunque destinati a tale scopo in forza di una specifica disposizione normativa,realizzati per effetto di processi amministrativi di razionalizzazione e di riduzione dei costi di funzionamento dell'amministrazione, attivati in applicazione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133."

 

COMMA 35: RISORSE CONTRATTAZIONE, EROGAZIONE.

"Dalla data di presentazione del disegno di legge finanziaria decorrono le trattative per il rinnovo dei contratti del personale delle amministrazioni pubbliche. Dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria, le somme previste per i benefici possono essere erogate, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

Per i rinnovi contrattuali del biennio economico 2008-2009, la disposizione si applica in relazione alle risorse previste e con riferimento al solo anno 2009, mantenendo ferma l'erogazione per l'anno 2008 dell'indennità di vacanza contrattuale. Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale i relativi oneri sono posto a carico dei rispettivi bilanci."

 

NOTA ORGANIZZATIVA: APERTURA UFFICI

 

Gli Uffici di questa Segreteria Generale, in occasione delle festività natalizie e di inizio anno, saranno aperti nei giorni 29 e 30 dicembre e 5 gennaio 2009.

Si rinnovano i migliori e sentiti auguri a tutti voi e alle vostre famiglie.

 

 

Cordialità e saluti

IL SEGRETARIO GENERALE

Renato Plaja


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lunedì, dicembre 22, 2008

COMUNICATO STAMPA

GIUSEPPE URBINO(SEGRETARIO NAZIONALE CONFSAL-UNSA BENICULTURALI):

"PRIMO CDA DI ARCUS SPA PER RICOMINCIARE IN TRASPARENZA E CON REGOLE CERTE.

 

SODDISFAZIONE PER LA NUOVA PRESIDENZA AFFIDATA ALL'ESPERIENZA DEL PROF. SALVATORE ITALIA.

 

"Finalmente dopo le numerose nostre osservazioni sulla " malagestione " di Arcus – sostiene Giuseppe Urbino, Segretario Nazionale della Confsal –Unsa Beniculturali- Arcus, la società per azioni del Ministero per i beni e  le attività culturali in condominio con quello delle infrastrutture, ha ripreso la sua piena attività nominando un nuovo Cda guidato dal  Prof. Salvatore Italia.

 

La nomina di Salvatore Italia – prosegue il sindacalista - è stato un primo passo verso il ritorno alla normalità per una società che, ha sempre avuto la spada di Damocle addosso dei Magistrati della Corte dei Conti, Magistrati che hanno quasi sempre bocciato l'azione di Arcus.

Con la presidenza  Italia,  Arcus si avvarrà di una grande esperienza maturata in tanti anni di dirigenza trascorsi al Ministero. Nuovo corso quindi, regole certe, trasparenza e accesso ai finanziamenti con requisiti da dimostrare a differenza delle passate gestioni in cui Arcus era divenuta un'agenzia che distribuiva danaro pubblico a pioggia e a fondo perduto.

 

Rimane ora l'ultimo scoglio da superare – continua Urbino – la nomina del nuovo Direttore Generale di Arcus,  auspichiamo che non si proceda alla riconferma dell'attuale direttore, serve discontinuità nella dissennata passata gestione di Arcus.

 

Anche l'On. Gabriella Carlucci (PDL)  dichiarò che Arcus sperperava denaro pubblico : "La capillarizzazione dello sperpero – disse la  Carlucci - parte dalla sede di Arcus, voluta a tutti i costi in via Barberini dal  management, per un canone di locazione mensile pari a 18mila euro. Non si comprende - spiegò l'esponente del Pdl - perche' sprecare soldi quando il Mibac ha sedi idonee per accogliere un numero esiguo di persone quante sono quelle che lavorano per Arcus (all'incirca otto persone). Altra anomalia e' come mai una societa' che dovrebbe contenere i costi, cosi' come ha sempre affermato la Corte dei Conti, paga invece stipendi di 95mila e 65mila euro a un direttore centrale non indispensabile, e di circa 65mila euro al responsabile amministrativo".

 

Se fallimento c'è stato – conclude il sindacalista della Confsal Unsa Beni culturali,

 – è bene che si proceda  anche alla  sostituzione del Direttore Generale".