lunedì, maggio 04, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 04-maggio-2009

Annullato una condanna per diffamazione inflitta ad un amministratore locale

 

Secondo la quinta sezione, negli anni si è verificata "una sorta di desensibilizzazione del significato offensivo di talune parole" per cui "la critica può esprimersi pure in termini che sarebbero definiti lesivi della reputazione di un comune cittadino"

Roma, 30 apr. (Adnkronos/Ign) - Via libera ai manifesti volti a "screditare" anche in maniera "graffiante" e "aspra" l'avversario politico. Parola di Cassazione che ha annullato una condanna per diffamazione inflitta in appello ad un esponente di un'amministrazione locale, condannato dalla Corte di Firenze per avere tappezzato la città di manifesti in cui affermava che il modo di fare politica del gruppo avversario e dei partiti che lo sostengono "è basato sulla calunnia e sulla ricerca affannosa e maniacale di gettare fango sugli amministratori". Secondo la Suprema Corte, che ha accolto il ricorso dell'amministratore annullando senza rinvio la sentenza impugnata poiché "il fatto non costituisce reato", in politica "è lecito adoperare toni aspri e pungenti di disapprovazione, giungendo a screditare la condotta degli avversari". Di diverso avviso era stata la Corte d'Appello di Firenze che, nel maggio 2008, aveva condannato l'uomo per il reato punito dall'art. 595 C.P. ritenendo che il contenuto dei manifesti politici non rientrasse nel diritto di critica. La quinta sezione penale è stata di diverso avviso e, con la sentenza 17686, ha annullato la condanna all'amministratore locale. E questo perché "sussiste l'interesse pubblico a garantire il dibattito tra tutti i gruppi politici, al fine di assicurare la trasparenza dei processi decisionali attinenti la gestione della cosa pubblica". Inoltre, annotano ancora i supremi giudici, fermo restando che deve essere "esclusa la liceità delle contumelie, del dileggio, della mera derisione", nell'ambito della lotta politica va registrato che negli anni si è verificata "una sorta di desensibilizzazione del significato offensivo di talune parole", per cui "la critica può esprimersi pure in termini che sarebbero definiti lesivi della reputazione di un comune cittadino".

 

Cassazione: turista scivola al museo? Comune risarcisca

 

Uno scivolone al museo? Il comune dovrà risarcire il danno. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha accolto la richiesta di una donna che mentre era in visita al castello di Gorizia, giunta nella 'Loggetta degli Stemmi', era caduta "a causa del pavimento scivoloso che era stato pulito e ricoperto con enorme quantità di materiale per lucidare i pavimenti a base di cera". In precedenza sia il Tribunale sia la Corte la Corte d'Appello avevano negato il diritto al risarcimento del danno ma ora la Cassazione ha ribaltato il verdetto e si dovrà fare un nuovo processo per accertare se il Comune "quale concessionario e gestore del castello" sia responsabile ai sensi dell'art. 2051 del codice civile in base alla quale e' tenuto a risarcire i danni al visitatore rovinato a terra. La norma infatti che riguarda il "Danno cagionato da cosa in custodia" dispone che "Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito". Lo scivolone sul pavimento era avvenuto nell'ottobre del 1986 ed ora la Cassazione (sentenza 9526/2009) ha rinviato la questione alla Corte d'appello di Trieste che dovra' verificare, sulla base del dettato di piazza Cavour, se il comune, come "concessionario e gestore" del castello sia tenuto a rifondere i danni. (Data: 01/05/2009 9.00.00 - Autore: Roberto Cataldi)

 

Cassazione: multe per passaggio con il semaforo rosso? Sono valide solo se contengono indicazioni precise

 

La Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 9888/2009) ha stabilito che deve essere annullata la multa elevata a un'automobilista che passa con il rosso se nel verbale non viene indicata l'esatta infrazione commessa. La Corte, nel caso di specie, ha evidenziato che "occorre, infatti, considerare che il rilievo, del tutto fondato, dell'indeterminatezza dell'addebito appare assorbente rispetto ad ogni altra questione. Infatti, nel caso in questione la contestazione era stata effettuata con riferimento all'avvenuto superamento dell'incrocio regolato da semaforo con luce rossa o con quella gialla, essendo evidente che si tratta di due fattispecie del tutto diverse e potendo il passaggio con luce gialla, ai sensi dell'articolo 41 decimo comma del Codice della Strada, risultare non sempre vietato. Occorre, altresì, osservare che il passaggio avvenuto ai sensi di quest'ultima disposizione costituisce eccezione alla regola imponente negli altri casi l'arresto anche con luce gialla, ma la contestazione risultava comunque generica in quanto formulante due ipotesi alternative, delle quali l'una escludeva l'altra. Si è di fronte quindi a due ipotesi di contestazione del tutto diverse, ancorché accomunate dallo stesso trattamento sanzionatorio di cui all'articolo 146, terzo comma, Codice della Strada". (Data: 01/05/2009 9.00.00 - Autore: Cristina Matricardi)

 

Un'ora di lavoro ogni 20 euro di pena pecuniaria

 

Anziché pagare le sanzioni in denaro i cittadini toscani potranno scegliere di dedicarsi a lavori di pubblica utilità, come aiutare gli anziani, rifare i letti negli ospedali e assistere i disabili. Lo prevede una proposta di legge regionale che il vicepresidente della Regione, Federico Gelli, porterà in giunta tra due settimane

Firenze, 27 apr. (Adnkronos) - Dipingere la cancellata di una scuola, aiutare gli anziani, rifare i letti negli ospedali, assistere i disabili, ramazzare i giardini pubblici. Sono alcuni dei lavori che i toscani potranno scegliere di fare invece di pagare una multa per divieto di sosta o per un passaggio in una zona a traffico limitato. E' quanto prevede una proposta di legge regionale che il vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, porterà in giunta tra due settimane. La proposta di legge, anticipa oggi il 'Corriere della Sera', prevede appunto di dare la possibilità, a chi ha commesso illeciti amministrativi, di non pagare neppure e saldare la sanzione facendo un lavoro socialmente utile: un'ora di lavoro ogni 20 euro di sanzione. ''Sarà il trasgressore a decidere se pagare o lavorare - spiega Gelli (Pd) - E se opterà per il lavoro saranno calcolate le ore in base alla multa e l'eventuale occupazione socialmente utile''. La norma contro il degrado e per la sicurezza urbana è composta da sedici articoli ai quali hanno lavorato esperti e polizie municipali. Una legge che ha già avuto l'assenso del presidente dell'Anci Toscana, Alessandro Cosimi. Tra le innovazioni contenute nella pdl, la nascita di una rete di 'mediatori' nei contenziosi giuridici tra cittadini, per evitare di ingolfare gli uffici giudiziari. Avete tirato sassi alla gente o l'avete bagnata con un secchio o con la gomma per annaffiare? La multa può arrivare a varie centinaia di euro. Non volete pagare? Le alternative ci sono: pulire i giardini comunali, spazzare le scuole, dare da mangiare agli anziani non autosufficienti. Si chiama ''lavoro volontario d'interesse pubblico'', ha precisato giovedì scorso Sandro Bennucci sul quotidiano 'La Nazione', ricordando che secondo la nuova legge regionale sul ''degrado urbano'' si potrà sostituire la pena pecuniaria nei ''comportamenti d'illecito amministrativo''. Che sono tanti: come lasciar vagare animali (soprattutto cani di grossa taglia) in modo incontrollato, far cadere oggetti dalla finestra di casa, accendere fuochi, camminare su tetti e cornicioni o sulle spallette dei fiumi. Ma la stessa legge prevede un altro tentativo di snellimento degli uffici giudiziari: la mediazione sociale. Che punta a forme di conciliazione e risoluzione bonaria di tanti conflitti: dalla lite di condominio a quella sul traffico. Sono cause che si trascinano per anni, con costi e ricadute pesanti sulla vita di tanta gente.

 

Legittimo il licenziamento del lavoratore che durante la malattia svolge attività in contrasto con il dovere di cura e riposo

 

Commento alla recentissima sentenza della Cassazione del 21 aprile 2009 n° 9474 a cura dell´Avv. Maurizio Danza - Arbitro Pubblico Impiego Lazio e Collaboratore della Rivista LavoroPrevidenza.com

Di particolare interesse la pronuncia della Suprema Corte che interviene sul delicato tema tra aspettativa del lavoratore per motivi di salute ed interesse del datore alla reintegrazione psicofisica, confermando un orientamento giurisprudenziale ormai più che decennale. Il caso de quo riguarda la pronuncia della Cassazione adita da una clinica napoletana privata a seguito di ricorso presentato nel 2006 avverso la sentenza della Corte di appello di Napoli.

La sentenza accoglie il motivo principali del ricorso formulato ,cassando la sentenza di primo grado e fissando il principio di diritto con rinvio del processo di merito alla Corte di appello in diversa composizione. La vicenda nasce intorno al 2002 a seguito di ricorso di un aiuto medico specialista in geriatria con rapporto di lavoro a tempo parziale di 30 ore settimanale con la suindicata clinica privata, ma che in contemporanea e fino ad una certa data ricopriva il ruolo di direttore sanitario,circostanza ben nota però alla clinica . Durante un periodo di malattia successivo ad un precedente periodo di aspettativa per motivi di salute, causato da una insorgenza in capo al medico di coxoatrosi post necrotica,il medesimo si era visto contestare degli illeciti disciplinari non archiviati anche a seguito delle controdeduzioni e culminati con il licenziamento per giusta causa irrogatogli dalla clinica.Il medico aveva impugnato il licenziamento chiedendo al Tribunale partenopeo la reintegra nel posto di lavoro nonché il risarcimento del danno per avere riportato una crisi di tipo ansioso depressivo a causa del licenziamento. Il Tribunale aveva però respinto la domanda dell'attore rivolta principalmente alla reintegra ma la Corte di appello a parziale riforma della sentenza di primo grado,aveva invece ordinato la reintegrazione e la corresponsione delle retribuzioni "medio tempore" maturate, ma non riconoscendo il danno richiesto dall'attore. La Corte di Appello- ed è questo il punto su cui si incentra la pronuncia accoglitiva del gravame da parte della Cassazione- aveva ritenuto che lo stato invalidante era stato accertato dal Giudice di primo grado e che dunque su tale punto la sentenza fosse passata in giudicato. La pronuncia della Suprema Corte invece, incentrando il suo ragionamento proprio in relazione alla dimostrazione dello stato di malattia, ritiene che il giudizio della Corte di Appello di Napoli sia erroneo e che dunque "la circostanza della possibilità di guida della moto e di essersi recato al mare,doveva far ritenere quanto meno sussistente un attività dell'attore in contrasto con gli obblighi di cura e riposo in modo da non compromettere ulteriormente la guarigione". La Cassazione ritiene pertanto che è erroneo il giudizio in base al quale questi comportamenti non furono ritenuti idonei a compromettere l'interesse del datore di lavoro ad una pronta guarigione del lavoratore, peraltro in contrasto con i principi già espressi dalla Corte medesima; in particolare la sentenza della Corte di Appello non si è attenuta rispettivamente alle sentenze della Cass.7 giugno 1995 n° n°6399 e Cass. 1 luglio 2005 n°14046 . Infine la Suprema Corte applicando i suddetti principi alla fattispecie in esame e concludendo per l'accoglimento del ricorso limitatamente al primo motivo del ricorso con rinvio alla Corte di Appello di Napoli in diversa composizione stabilisce il seguente principio di diritto "l'espletamento di altra attività lavorativa ed extralavorativa da parte del lavoratore durante lo stato di malattia è idonea a violare i doveri contrattuali di correttezza e buona fede nell'adempimento dell'obbligazione,posto che il fatto di guidare una moto di grossa cilindrata,di recarsi in spiaggia e di prestare una seconda attività lavorativa,sono di per sé indici di una scarsa attenzione del lavoratore alla propria salute ed ai relativi doveri di cura e di non ritardata guarigione,oltre che dimostrativi del fatto che lo stato di malattia non è assoluto e non impedisce comunque l'espletamento di un'attività ludica o lavorativa". Maurizio Danza –Arbitro Pubblico Impiego Lazio

 

INTESA SUL "MODELLO CONTRATTUALE"

NEL PUBBLICO IMPIEGO

 

Si riporta qui di seguito il notiziario n. 56 del 30.04.09 della Confsal relativo alla sottoscrizione, avvenuta oggi presso il Ministero per la Pubblica Istruzione e l'Innovazione, dell'Intesa per l'applicazione dell'Accordo Quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22/01/2009 ai comparti contrattuali del settore pubblico.

Il testo dell'Accordo è anche disponibile nel sito della Federazione www.confsal-unsa.it  nella sezione "novità".

 

«Si comunica che oggi, 30 aprile 2009, al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione è stata sottoscritta l'Intesa per l'applicazione dell'Accordo Quadro sulla Riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti ed alle aree contrattuali del Pubblico Impiego.

La Confsal era rappresentata dal Segretario generale, Marco Paolo Nigi.

L'Intesa è stata sottoscritta, per il Governo, dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, On. Renato Brunetta e dal Sottosegretario di Stato all'Economia e alle Finanze, On. Giuseppe Vegas e dalle Organizzazioni Sindacali firmatarie dell'Accordo Quadro di Palazzo Chigi del 22 gennaio 2009.

Il testo dell'Intesa è allegato al presente Notiziario.

Al termine dell'incontro la Segreteria Generale della Confsal ha diramato il seguente Comunicato Stampa:

 

MODELLO CONTRATTUALE NEL PUBBLICO IMPIEGO

 

LA  CONFSAL  SOTTOSCRIVE  L'INTESA  E RILANCIA  L'URGENZA  DI  NUOVE  E ORGANICHE  REGOLE  SULLA  RAPPRESENTATIVITA' SINDACALE

 

Roma, 30 aprile.   La Confsal, la maggiore confederazione dei sindacati autonomi dei lavoratori italiani, ha sottoscritto al Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione l'Intesa per l'applicazione ai comparti e alle aree contrattuali del settore pubblico dell'Accordo quadro fra il Governo e le parti sociali sulla "riforma degli assetti contrattuali" del 22 gennaio 2009.

 

La Confederazione autonoma, già firmataria dell'Accordo quadro di Palazzo Chigi, ha potuto così dare seguito al suo impegno programmatico a favore della concreta innovazione del modello contrattuale.

Durata triennale normativa ed economica, nuovo indice previsionale inflattivo di riferimento negoziale, due livelli di contrattazione, valorizzazione del secondo livello contrattuale e relativo più favorevole trattamento fiscale e semplificazione dell'iter negoziale porteranno, a parere della Confsal, una maggiore produttività del lavoro pubblico e una più evoluta efficienza della pubblica amministrazione.

Dopo la sottoscrizione dell'Intesa il Segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ha dichiarato: "Con la firma dell'Intesa per il settore pubblico è stato compiuto un ulteriore decisivo passo verso la valorizzazione professionale ed economica dei lavoratori pubblici".

"Ora – ha concluso Nigi – è improcrastinabile la definizione di una nuova e organica normativa sulla rappresentatività/rappresentanza dei soggetti interagenti nel sistema delle relazioni industriali".

lunedì, aprile 27, 2009

BOLLETTINO SINDACALE del 27 aprile 2009

 TERREMOTO REGIONE ABRUZZO PROSEGUE LA SOLIDARIETÀ

 

La Segreteria Generale delle Federazione, riunita a Roma il 21 scorso ha esaminato le diverse iniziative assunte dai Coordinamenti i favore dei colleghi in servizio nei ministeri di propria competenza ed è venuta nella determinazione di elencarle in modo di consentire un reciproco riscontro per una più proficua sinergia.

Come è noto (vedi Comunicato 77/09) una delegazione, guidata dal Vice Segretario Generale della federazione, Massimo Battaglia, si è recata a L'Aquila visitando le tendopoli in cui si trovano alcuni nostri colleghi, recando assistenza materiale e finanziaria. Altri Segretari di Coordinamenti Nazionali hanno in programma iniziative del genere.

L'attenzione delle Federazione nei confronti dei terremotati permane vigile ed attiva, continuando a monitorare le iniziative in programma, per non dimenticare le conseguenze di una così immane tragedia.

 

RIFORMA BRUNETTA LEGGE 15 /2009 - DIRIGENZA

 

Il decreto legislativo in cantiere al ministero della Pubblica Amministrazione e dell'Innovazione, capeggiato dal Ministro Brunetta, sarà prossimamente presentato al Consiglio dei Ministri, per dare inizio alla concreta attuazione della gravosa legge di riforma radicale di importanti istituti che disciplinano la P.A.

Cerchiamo di sintetizzare i possibili cambiamenti, suffragati da notizie ufficiose e non controllabili, osservando prioritariamente che esiste un nesso di relazione che interferisce fra la legge 15/09 e l'accordo sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009, in particolare per le conseguenze dovute alla unicità del contratto fra il settore pubblico e quello privato.

 

Personale delle qualifiche dirigenziali.

-              Una importante considerazione riguarda l'accentuazione del profilo privatistico che era emerso sin dalle originarie impostazioni del provvedimento legislativo di richiesta della delega per quanto riguarda i dirigenti pubblici, seguendo una scaletta degli aspetti che emergono dalla stessa legge;;

 

-              Più rilevante responsabilità in materia di:

o               Organizzazione degli uffici;

o               Attribuzione di funzioni al personale sotto ordinato;

o               Programmazione delle attività;

o               Distribuzione dei fondi che ogni tre anni vengono attribuiti .

 

-              Restrizioni di carriera:

o               Accesso ala prima fascia esclusivamente per concorso;

o               I vincitori dovranno obbligatoriamente seguire, per almeno sei mesi, presso un Stato dell'UE o comunque internazionale, un corso di formazione;

o               La mobilità – conferme e trasferimenti nonché l'esclusione dall'accesso ai ruoli – per coloro che sono stati destinatari di cariche politiche e/o sindacali nel biennio antecedente all'incarico. Incentivazione della mobilità tra le diverse amministrazioni anche in considerazione dei nuovi comparti di contrattazione ipotizzabili;

 

-                      Interventi di natura retributiva:

o               Riduzione delle retribuzioni in caso di comprovata insufficiente vigilanza sugli standard di qualità del personale sotto ordinato, parametrata con criteri di omogeneità;

o               Le citate riduzioni retributive possono arrivare sino all'80%, sentito il Comitato dei garanti appositamente costituito;

o               La retribuzione accessoria di produttività legata ai risultati dovrà, invece,  essere almeno pari al 30% della retribuzione collettiva;

 

-                      Provvedimenti disciplinari:

o               Principi cardini: Responsabilità del dirigente e autonomia dell'Amministrazione;

o               Licenziamenti per giusta causa:

§                 Assenze ingiustificate per tre giorni consecutivi;

§                 Falsa attestazione di presenza;

§                 Giudizio di scarsa valutazione delle prestazioni lavorative reiterato per un intero biennio;

§                 Assenze per malattia – controlli in tempi ristretti, regole rigorose e obbligatoria trasmissione telematica dei certificati da parte dei medici.

 

-              Innovazioni in materia di contrattazione:

o               Si ipotizza un primo comparto nel quale è incluso tutto il personale dirigente pubblico, non compreso nel secondo comparto;

o               Un secondo comparto nel quale è incluso il personale della Sanità, delle regioni e degli altri enti locali.

o               La contrattazione integrativa rafforzata sarà svolta a livello territoriale e limitata nei suoi contenuti specificatamente individuati.

 

Nei prossimi comunicati esamineremo gli aspetti del nuovo modello contrattuale e gli aspetti del personale delle qualifiche funzionali.

Renato Plaja

 

 

"Contributo in favore degli studenti del Conservatorio A. Casella – L'Aquila"

 

 

Riceviamo dalla dott.ssa Antonella D'Ambrosio, nostra dirigente sindacale del Lazio la seguente lettera che pubblichiamo volentieri.

 

Carissimi soci e amici di Pianeta Donna,

 

Ho ritenuto di scrivervi dopo aver parlato con Beatrice Gargano, socia fondatrice di Pianeta Donna e docente di musica al Conservatorio A. Casella de L'Aquila.

Insieme abbiamo deciso di fare concretamente qualcosa in favore degli studenti del Conservatorio che, a causa del terremoto, hanno subito la distruzione dei loro strumenti musicali.

Rivolgiamo quindi un appello alla sensibilità dei nostri soci e degli amici che ci seguono per raccogliere un contributo da destinare a questi giovani, già provati dalla catastrofe, per aiutarli a continuare la loro formazione musicale e acquistare nuovi strumenti.

La somma che raccoglieremo  verrà devoluta direttamente agli studenti del Conservatorio tramite Beatrice Gargano, portavoce della loro istanza..

Chi vorrà partecipare a questa iniziativa potrà inviare il suo contributo tramite il conto corrente bancario sotto indicato, specificando la seguente causale:

 

"Contributo in favore degli studenti del Conservatorio A. Casella – L'Aquila"

 

IBAN : IT 54 M 03512 03222  82414 

BIC : ARTIITM2 - Credito Artigiano - Agenzia n.22 di Roma

 

Un sentito ringraziamento da parte di tutti noi di Pianeta Donna e degli studenti per la solidarietà che vorrete dimostrare,  pregandovi di diffondere questa iniziativa.

Gabriella Mori

 

giovedì, aprile 16, 2009

COMUNICATO unsa 77-09

TERREMOTO ABRUZZO

 

FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA – INIZIATIVE MIRATE A FAVORE DEI NOSTRI ISCRITTI.

 

SONO IN CORSO INIZIATIVE DIRETTE DA PARTE DEI NOSTRI COORDINAMENTI NAZIONALI A FAVORE DEI COLLEGHI ISCRITTI COLPITI DAGLI EVENTI SISMICI DELLA REGIONE ABRUZZO.

UNA DELEGAZIONE CONDOTTA DAL VICE SEGRETARIO GENERALE, MASSIMO BATTAGLIA, SI È RECATA IERI NEL CAPOLUOGO L'AQUILA DOVE HA INCONTRATO IL SEGRETARIO REGIONALE UNSA, NICOLA CAVALIERE PER LE OPERE DI IMMEDIATO INTERVENTO.

TUTTI GLI ALTRI COORDINAMENTI CI HANNO RIFERITO CHE CONTATTI DIRETTI SONO STATI PRESI CON I SINGOLI PROPRI ISCRITTI DELLA REGIONE E SONO CONCORDATE SPECIFICHE INIZIATIVE CON I COLLEGHI DANNEGGIATI PER LA EROGAZIONE DI CONCRETI CONTRIBUTI, ANCHE DI NATURA ECONOMICA.

LA FEDERAZIONE, PERTANTO, CONTINUA AD ESSERE VICINO ALLE NOSTRE COLLEGHE E COLLEGHI COLPITI DAL TERREMOTO CHE PER QUALSIASI NECESSITÀ POTRANNO RIVOLGERSI ALLA NOSTRA SEDE NAZIONALE CHIAMANDO IL NUMERO TELEFONICO 06-4828232 O IL FAX 06-4828090.

 

INTERVENTI INPDAP

 

L'ISTITUTO HA DATO ATTUAZIONE AI SEGUENTI INTERVENTI A FAVORE DEI DIPENDENTI PUBBLICI COLPITI DAGLI EVENTI SISMICI DELL'ABRUZZO:

 

-         PAGAMENTO ANTICIPATO DELLA PENSIONE DI MAGGIO;

 

-         POSSIBILITA' DELLA RISCOSSIONE PRESSO QUALSIASI UFFICIO POSTALE;

 

-         APERTURA DI DUE POSTAZIONI MOBILI, UNITAMENTE A POSTE ITALIANE  E INPS;

 

-         APERTURA DI UN CONTO CORRENTE BANCARIO DI SOLIDARIETA';

 

-         SUSSIDIO STRAORDINARIO DI TRE MILA EURO A FAVORE DEI DIPENDENTI PER L'INAGIBILITA' DELL'ABITAZIONE.

 

Cordialità e Saluti

IL SEGRETARIO GENERALE

Renato Plaja

venerdì, aprile 10, 2009

COMUNICATO STAMPA GIUSEPPE URBINO (Segretario Nazionale Confsal Unsa Beni Culturali):

 

"Settimana della Cultura" sia previsto una donazione/prezzo simbolico di €. 1,00 quale momento di solidarietà, da devolversi integralmente alla popolazione della Regione Abruzzo

 

ROMA - Un prezzo simbolico per l'ingresso nei musei in occasione della "XI settimana della cultura". Un modo per aiutare le popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto. E' la proposta lanciata dalla CONF.SAL-UNSA Beni culturali. Il segretario nazionale dell'organizzazione sindacale Giuseppe Urbino ha scritto al ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi e agli stati maggiori del dicastero per chiedere un aiuto concreto in favore delle popolazioni terremotate.

"Visto l'imminente appuntamento con la "XI Settimana della Cultura", che il Ministero da oltre trenta anni dedica ogni anno con l'organizzazione di eventi e l'apertura gratuita di tutti i luoghi statali che, anno dopo anno, registra un successo crescente di eventi e di partecipazione di pubblico propone, per quest'anno, che per ogni ingresso durante la "Settimana della Cultura" sia previsto una donazione/prezzo simbolico di €. 1,00 (o 2,00), quale momento di solidarietà, da devolversi integralmente alla popolazione della Regione Abruzzo, colpita recentemente dal grave sisma che ha visto la distruzione di un immenso patrimonio storico-artistico e abitativo" scrive Urbino.

Questo anche tenendo conto che negli ultimi anni sono stati oltre 900mila i visitatori in tutti i luoghi culturali durante detta Settimana della Cultura che, quest'anno, saranno ulteriormente incrementati, considerato che nei 9 giorni della "Settimana" sono compresi ben tre giorni festivi.

giovedì, aprile 09, 2009

E' PREVALSA LA RAGIONE: APPROVATO IL NUOVO PROGETTO STRAORDINARIO PER LA COSTITUZIONE DI SQUADRE DI EMERGENZA PER IL TERREMOTO IN ABRUZZO

RIFORMULATO SISTEMATICAMENTE IL PROGETTO ESECUTIVO E AMPLIATO IL BUDGET SIA PER I PARTECIPANTI ALLE SQUADRE CHE PER I LAVORATORI IN SITUAZIONE DI DISAGIO IN SERVIZIO PRESSO LE SEDI DELL' ABRUZZO

 

     Come avevamo previsto, l'ipotesi di accordo del 7 aprile 2009, sottoscritta dalle sole tre sigle CGIL-CISL-FLP, da sola non bastava per costituire un vero e proprio progetto straordinario, così come si richiedeva dal punto di vista della correttezza amministrativa e contabile, dal momento che l'atto di per sé serviva esclusivamente ad impegnare una somma di denaro individuata e prelevata dal F.U.A. ( fondo che, si ricorda, è composto da soldi di tutti i lavoratori).

     Quindi, considerato che l'accordo di cui sopra risultava del tutto "monco", tanto da far riconoscere dalla stessa Amministrazione che occorreva presentare un progetto vero e proprio che esplicitasse dettagliatamente, in forma seria e costruttiva, le necessità organizzative, finanziarie e le relative risorse umane da impiegare per tali finalità.

     Pertanto, la riunione ha avuto luogo con una prolusione da parte del Direttore Generale Arch. Antonia Pasqua Recchia la quale ha precisato che, vista la particolare situazione di emergenza, non era possibile fare un ulteriore approfondimento in merito alla proposta in discussione, anche perché ci sono già molte persone che intendono partecipare al progetto, così come esiste una differenza tra il progetto presentato e l'attività dei volontari che si esplica con modalità diverse.

     Rispetto a quanto si era prospettato, il numero dei destinatari è stato ampliato, così come è prevista una rotazione di due settimane lavorative salvo, ovviamente, ridurle a una settimana, se richiesto dai lavoratori.

     Inoltre, occorre che vi sia almeno un giorno di affiancamento tra la squadra che smonta e quella che monta.

     Per quanto concerne la nostra richiesta di ricercare più fondi per gestire l'emergenza, il Direttore Generale ha precisato che da parte dell'Amministrazione già sono in atto tutte le procedure per l'assegnazione di fondi per lo stato di emergenza e per la gestione delle relative missioni (trasporto, alloggio, buoni pasto aggiuntivi, ecc.) e spese organizzative.

     Altresì l'Amministrazione sta predisponendo uffici mobili a l'Aquila, forniti gratuitamente dalla Regione Abruzzo, anche se si è ipotizzato di utilizzare anche gli uffici delle sedi territoriali.

     Per meglio organizzare tale attività di rilevamento, l'Amministrazione fornirà alle persone che fanno parte delle squadre, l'equipaggiamento necessario ai fini di una più completa sicurezza, nonché computer portatili, macchine fotografiche digitali e quant' altro dovesse occorrere ed, inoltre, due fuoristrada.

     Per quanto concerne le modalità di reclutamento, sarà emanato un bando delle professionalità nel quale sarà richiesto il curriculum, affinché si possa procedere ad un reclutamento equilibrato che in tempi rapidissimi dovrà consentire di acquisire tutte le professionalità necessarie.

     In modo particolare è stata evidenziata la necessità di Restauratori, non solo perché si va al momento a valutare il danno, ma soprattutto perché c'è bisogno anche di effettuare i restauri.

     Va da sé che il progetto abbia una durata necessaria alla fase di intervento e per questo è stato dimensionato all'effettiva portata dell'intervento, anche se l'Amministrazione e le OO.SS. potranno poi, a seguito di verifica, elaborare un nuovo progetto.

     Per una maggiore sicurezza di coloro i quali interverranno sul territorio,           ( procedure per i lavori all' esterno e necessari sopralluoghi) su richiesta delle OO.SS., l' Amministrazione ha assicurato, la piena copertura assicurativa da parte dell' INAIL, che avviene d' ufficio in conformità alla normativa vigente.

     Il tavolo ha ritenuto di dover includere nel progetto di cui sopra anche la possibilità di far percepire ad ogni lavoratore in situazione di disagio e in servizio presso le sedi dell' Abruzzo la somma di Euro 1.000.

     Pertanto il Coordinamento Nazionale Beni Culturali della CONF.SAL-UNSA ancora una volta ha avuto la sua soddisfazione in quanto è caduta la pregiudiziale del tavolo separato e l'implicita imposizione di una parte del tavolo che ha dovuto invece sottostare alla riunione a tavolo congiunto, così come è miserevolmente caduta l'intesa dei "Tre" che volevano a tutti i costi far firmare la pseudo intesa del giorno precedente anche alle altre Organizzazioni.

     Infine, l' Amministrazione ci ha informato che la prosecuzione della trattativa su CCIM avverrà a tavoli separati nei seguenti giorni: mercoledi 15 aprile CGIL-CISL; giovedi 16 aprile CONF.SAL-UNSA, UIL, FLP, RDB. Il giorno 17 aprile 2009 sarà invece dedicato all' esame dell' accordo per gli A.T.M.

     Non appena l'Amministrazione ci invierà l'accordo relativo al progetto sottoscritto in data odierna, sarà nostra cura, come sempre, trasmetterlo tempestivamente.