Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali.
Il Ministero si articola in 9 Direzioni Generali Centrali e in 17 Direzioni Regionali coordinate dal Segretario generale.
La riforma tende a razionalizzare e ad assicurare maggiore efficienza gestionale attraverso l' attribuzione a due Direzioni Generali, rispettivamente, dei compiti di gestione delle risorse umane e quelli relativi al bilancio, alla programmazione degli investimenti ed al controllo della spesa del Ministero.
Notevole attenzione è stata dedicata alla tutela del paesaggio, attraverso l'istituzione di una Direzione generale che dovrà occuparsi anche delle nuove competenze attribuite dal Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di copianificazione paesaggistica con le Regioni e di qualità architettonica. La medesima direzione si occuperà anche della promozione dell'architettura e dell'arte contemporanea.
Sul territorio, sono state chiarite le competenze rispettivamente delle Direzioni regionali e delle Soprintendenze, restituendo a queste ultime la funzione di effettivi ed insostituibili presidi di tutela e concentrando in capo alle Direzioni regionali le funzioni di stazione appaltante. La norma di organizzazione è da leggere in combinato anche con la nuova disciplina in materia di servizi aggiuntivi (art.14 del decreto legge n.159) che prevede l'integrazione di tutti i servizi aggiuntivi erogati in ambito regionale mediante concessioni centralizzate a livello regionale)
Allo scopo di conseguire i risparmi di spesa imposti dalla legge finanziaria 2007, si è proceduto all'accorpamento di alcune Soprintendenze (Archeologiche di Napoli e Pompei; Cagliari e Sassari) e di due Istituti centrali (Istituto per la patologia del libro e Centro per la fotoriproduzione).
Sono state eliminate, sul territorio, duplicazioni di competenze esercitate sia dalle Soprintendenze che dai Poli museali, affidando solo a questi ultimi i compiti attinenti al patrimonio storico-artistico.
Sul regolamento sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari, le cui osservazioni sono state recepite in larga parte nel testo.
In particolare, è stato precisato che l'attività consultiva del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici si estende anche a questioni di interesse di Stati esteri o di enti territoriali.
E' stato istituito il Centro per il libro e la lettura dando così seguito al Protocollo d'intesa firmato il 25 ottobre 2006 con le istituzioni e le categorie interessate. Il Centro, che viene dotato di autonomia scientifica, organizzativa e finanziaria, potrà adottare tutte le necessarie iniziative per la promozione e la diffusione del libro, della lettura e degli autori italiani, utilizzando non solo risorse pubbliche, ma anche quelle che dovessero provenire da privati.
Sono state inoltre indicate le nuove dotazioni organiche del personale mediante la stabilizzazione del personale precario del Ministero. Sul punto va sottolineato che, già dal 1° ottobre, sono stati assunti 1391 precari (i cosiddetti giubilari), mentre l'entrata in vigore del regolamento permetterà l'assunzione di 1220 assistenti tecnici museali di cui 610 immediatamente e altri 610 dopo le conclusioni delle procedure di autorizzazione della Funzione Pubblica (Pubblicato il 30/10/2007 http.mibac)