S. Marcello al Corso è una chiesa di grande importanza, per la sua antichità e per le opere d’arte in essa conservate.
La tradizione vuole sia stata fondata intorno al 310 dall’omonimo pontefice, poi martirizzato sotto Massenzio. Fu ricostruita nel XII secolo, e, dopo un incendio, nuovamente a partire dal 1519, invertendo l’orientamento in origine opposto all’attuale, su progetto di Jacopo Sansovino, sostituito nel 1527 da Antonio da Sangallo il Giovane e Annibale Lippi, per essere completata nel 1592. La facciata fu invece eretta da Carlo Fontana nel 1682-86, mentre la decorazione interna proseguì nel Settecento.
L’ omonima Piazza sembra quasi abbracciare la facciata della Chiesa mettendo in maggior risalto l
a sua bellezza architettonica. Chi transita per Via del Corso, ha quasi l’ impressione di trovare una piccola ma stupenda oasi tra i tanti e immensi palazzi che la compongono. Purtroppo, anche questa Piazza sta vivendo un lento declino e, come spesso accade, è proprio per colpa dell’ incuranza e trascuratezza sia dei
cittadini che delle Istituzioni chiamate a vigilare.Da tempo, all’ ingresso della Piazza, è stato apposto un cartello di segnaletica che indica la piazza come “area pedonale” e, nel contempo, autorizza il parcheggio ai portatori di handicap forniti di apposito permesso.In realtà c’è un equivoco in quanto i
posti per portatori di handicap sono solo 4, come si può vedere dalla foto.
Tutte le altre vetture o hanno il contrassegno invalidi, ma non per questo hanno il diritto di parcheggiare, oppure non hanno alcun contrassegno. Il risultato finale lo possiamo ammirare nella fotografia a destra.
A questo punto sorge spontanea la domanda: perché nessuno interviene? Qualche volta si vedono i Vigili Urbani multare qualche macchina, ma ogni giorno il problema si ripresenta. Inoltre, molto spesso ci risulta che sono multate solo le macchine prive di contrassegno invalidi mentre, il parcheggio è vietato a tutte le vetture tranne le quattro che hanno il loro apposito spazio con tanto di cartello.
ATTENDIAMO FIDUCIOSI.
Stefano Innocentini: "Sindacato - Cultura - Lavoro" mensile dell' UNSA BENI CULTURALI Marzo 2006